capitolo cinquantanove ;; epilogue
terza persona
°☆.。.:*・°☆Taehyung si alzò lentamente, con gli occhi intontiti e la voce rauca. Era cresciuto adesso. Se n'era andato già di casa e aveva finito il college, ma il ventiquattrenne non potè non sospirare vedendo che il posto affianco a lui era in effetti vuoto. Era così quasi ogni mattina, si alzava da un nuovo letto sempre da solo.
Si mise a sedere con lentezza, le sue ossa scrocchiano e la sua pelle è più pallida. Taehyung dava la colpa al suo lavoro, doveva stare seduto per un sacco di ore ma allo stesso tempo si spaccava il culo; faceva l'allenatore di football. I suoi genitori non avevano aiutato molto economicamente. Anni fa Taehyung aveva espresso il suo desiderio di essere indipendente e di non usare i tanti soldi della sua famiglia.
Il rumore dei passi risuonò nell'alloggio, una grande mano scorreva tra i capelli ora tutti neri. A Taehyung mancava sempre quella combinazione di verde e castano, il ricordo del passato e di come era solito essere, ma c'era stato un disperato bisogno di cambiare dopo tutto ciò che era successo.
L'adesso uomo cammina senza fretta e tende l'orecchio sentendo una melodia familiare rimbombare nell'appartamento, guardando le foto di famiglia appese al muro e sulle mensole, sentendo la sonnolenza mattutina andare via con il passare dei secondi. Taehyung era senza ombra di dubbio triste oggi, anche dopo tutto questo tempo. Quei ricordi vividi non intendevano lasciare la sua mente, non importa quanti anni siano passati. Erano rimasti forti come un film in Technicolor, come un tatuaggio sull'interno delle sue palpebre. Sembrava ancora come se tutto fosse successo ieri, e si ritrovava a dover scuotere la testa per liberarsi di quei pensieri pietrificanti.
I passi continuarono, guardando una foto in particolare appesa di lato, una foto di poco più di sei anni fa. Un ragazzo pallido e piccolo sedeva con gli occhi luminosi ed un bellissimo sorriso che designava la più cruda delle adolescenze, affianco ad un ragazzo di un solo anno più grande, dalle ciocche verdi tra i capelli castani. Taehyung riusciva a sentire le acclamazioni gioiose del suo amato dopo che Taehyung ebbe vinto un'altra partita.
Continuò dopo essersi stiracchiato un po' fermandosi poi alla stanza sul retro. Il bellissimo suono di un piano risuonava attraverso lo spiffero della porta aperta, e il cuore di Taehyung si riscaldò immediatamente, aprendo la porta di legno dipinta di bianco che rivelò il retro di una testa. Ciocche castane di capelli scompigliati si trovarono di fronte a Taehyung, e il maggiore continuò a guardare l'altro che suonava felicemente al piano una dolce apertura.
"Hey." Dice Taehyung dopo che la musica si fermò. Un viso olivastro si mostrò alla voce familiare.
"Mi hai spaventato." La sua voce era bassa e vellutata, quasi qualcosa di inimmaginabile. Taehyung fece solo una risatina e avanzò nella stanza per sedersi accanto all'altro, "Vai a lavoro oggi?"
Taehyung scuote la testa, "Sai che oggi non vado," dice con ovvietà, facendo scrollare le spalle all'altro, "e so che lo troverai stupido, ma significa tanto per me, piccolo." Gli occhi di Taehyung trovano un nuovo luccichio di gioia, "Parlando di piccoli, dove sono Jisu e Sungmin?"
Come l'avesse fatto apposta, due piccoli bambini entrarono correndo nella stanza con due grandi sorrisi, anche se Jisu cadde sulla sua povera faccia. Ciononostante si alzò come se non fosse successo niente e trotterellò verso il pianoforte. Senza aiuto, la bambina di due anni si arrampica sul sedile liscio, sedendosi affianco al ragazzo che stava suonando, e d'altra parte, Sungmin prese posto in braccio di Taehyung, sorridendo luminosamente e iniziando a ridacchiare quando Taehyung iniziò a cullarlo.
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« pretty boy » taekook [ita]
Fanfictionun viaggio speciale tra un grazioso junior chiamato jeon jungkook, amante dei glitter ed un senior dalle buone maniere di nome kim taehyung, giocatore di football. ©sourprincess | traduzione