★ awkward duet

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capitolo venti ;; awkward duet
jeongguk's perspective
°..:*°

Definirlo imbarazzante era anche poco. Dopo l'accaduto di quattro giorni fa, il momento in cui le mie labbra avevano finalmente imparato come fosse stare nella dolce beatitudine di Taehyung, le cose non sembravano proprio le stesse. A quanto pareva, a Taehyung non era sembrato necessario parlare della situazione. Era stato zitto e io avevo fatto lo stesso.

Seokjin era arrivato, chiedendoci cosa fosse successo. Guarda caso sapeva che Taehyung mi avesse portato fuori, ed era stato lui a suggerirgli quel bellissimo ristorante in cui volevo disperatamente tornare. Il modo in cui mi aveva guardato dall'altra parte del tavolino mi faceva rabbrividire. La mia unica risposta era stato un piccolo sorriso ed un 'niente di che'. Nel caso Taehyung non me ne avesse parlato, io non avrei toccato l'argomento con nessun altro perché, ovviamente, lui non voleva avere niente a che fare con me. Ero un singolo petalo di rosa ondeggiante in un abisso.

Faceva male, sapere che non ci fosse nient'altro in cui sperare, e mi odiavo per aver fatto il primo passo. Nonostante il piacere di sapere che Taehyung provasse delle immense emozioni, l'idea di avere questa nuova barriera tra di noi faceva un male cane. Credevo, volevo, speravo e venivo spogliato da quei sentimenti, lui ne era il possessore. La sua capacità di controllarmi come un cucciolo faceva paura, girando e roteando al singolo movimento del suo polso che io ero solito stringere.

Ci scambiavamo delle occhiate con le mani legate e le bocche serrate. Taehyung aveva almeno pensato a cosa fosse successo? Sicuro, l'aveva fatto, ecco perché mi stava evitando. Era ovvio che lo stesse facendo. Non c'era più un bel ragazzo assillante affianco al mio armadietto o con me a pranzo, era stato rimpiazzato da qualcun'altro, ancora una volta da Jimin. Lui non si chiedeva il motivo per cui Taehyung non mi stesse più intorno, ma penso che ne fosse grato. Anzi no, sapevo fosse felice che non mi stesse più accanto.

Tutte le volte che Taehyung ed io passavamo per i corridoi affollati, le nostre spalle si sfioravano, e io imprecavo perché lui tornasse. Adesso la persona per cui avevo provato ad arrossire era Jimin, ma i miei tentativi erano falliti. Era tornato tutto come prima del mio trasferimento nella classe avanzata d'Inglese che mi tormentava di vividi ricordi. Sono già pronto a dire addio al pensiero di uscire ancora con Taehyung, aggiungendo un'altra targhetta alle persone che avevo conosciuto e amato.

Una parte di me sentiva di star esagerando all'intera situazione. Gli amici smettono di parlarsi tutti i giorni, ma forse era la vicinanza ciò che volevo più di ogni altra cosa. È il modo in cui le cose si erano interrotte, come quando tornando a casa, nella sua macchina dicevo il suo nome. Usciva come un sussurro e quasi debole, troppo terrorizzato di essere sentito. E forse, solo forse, Taehyung avrebbe ascoltato di più se io avessi parlato più forte.

Un braccio mi avvolge le spalle, avvicinandomi, ricevendo poi un piccolo bacio sulla guancia. La differenza d'altezza non era più la stessa. Inconsciamente, il mio corpo desiderava ancora la sensazione di sentire i dieci centimetri di differenza, ma quella persona non faceva nulla per farlo succedere. Le labbra di Jimin non sembravano così tanto soffici, e le sue mani non si adattavano bene alle mie cosce come facevano quelle di Taehyung. Io e Jimin ci eravamo avvicinati parecchio, inclusa la distanza tra noi due.

"Jeonggukie," Dice Jimin allegramente, sorrido falsamente, emettendo un bagliore spento e opaco, "Mi chiedevo se potessi venire a casa tua a giocare a quel nuovo videogioco di cui parlavi." Il suo tono era un po' troppo acuto siccome le mie orecchie si erano abituate a quello tenue di Taehyung.

Ero stato stupido a parlargli del videogioco, se non l'avessi fatto, non sarei stato obbligato a dire di sì, "Certo che puoi, vieni a cercarmi alla fine delle lezioni."

« pretty boy » taekook [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora