« pretty boy » taekook [ita]

★ sunny days

capitolo quarantacinque ;; sunny days
terza persona
°☆.。.:*・°☆

"Piccolo," sussurra Taehyung la mattina dopo, il suo respiro che si spegne sul collo pallido dell'altro che sembra molto più caldo di ieri, baci leggeri e accecanti dietro la nuca, "piccolo, è ora di alzarsi." Continua con la voce impastata dal sonno. Era riuscita a tirare fuori un ragazzo assonnato dai suoi sogni d'oro contornati da scenari felici.

Ciononostante Taehyung si imbatté in un sorriso dolce e contento al risveglio di Jeongguk, girava il suo piccolo corpo con le sue braccia ora forti per fronteggiare l'altro, sollevando una mano delicata per accarezzare il viso abbronzato che si librava sopra al suo. Forse era un modo per darsi ancora un po' di tempo, riposare ancora un po' prima di partire per gli eventi del giorno. Invece di essere preoccupati e spaventati, i due ragazzi rimasero piuttosto sorridenti.

La rugiada del primo mattino era adagiata sul terreno umido su cui Jeongguk desiderava camminare a piedi nudi, una cosa che faceva da piccolo, e Taehyung vide i suoi occhi pieni di desiderio fissare fuori dalla finestra accanto a loro con tanto stupore e meraviglia. In qualche modo, il cielo brulicante di nuvole e di sfumature azzurre sembrava tanto più bello di prima, assorbendo tutto il resto. Tutti bramavano la bellezza delle cose. Uno dei due ragazzi lascia l'altro corpo caldo dopo aver ricevuto un bacio sulla fronte. Gli occhi gli si chiusero solo per un attimo prima che il piumino non gli fu strappato via e Jeongguk quasi corse fuori dalla porta, con un'energia talmente nuova che Taehyung era quasi traboccante di lacrime felici.

La sua persona preferita sembrava così felice.

E il ragazzo barcollò giù per la grande scalinata. La camicia larga e bianca gli cadeva giù dalle spalle e rivelava le clavicole affilate, mentre i pantaloncini neri gli arrivavano intorno a metà coscia. Taehyung lo seguì da vicino, facendo ridere forte Yoongi che guardò i due come se fossero pazzi. Jimin era al suo fianco, gli occhi spalancati ed emozionati a differenza del nonnetto dai capelli verdi.

Con la sua mano tozza afferrò sulla manica del maglione di Yoongi, tirandola verso una grande porta che avrebbe portato fuori, una porta che Jeongguk aveva appena sfondato, "Yoongs, dai, voglio giocare fuori come Jeongguk e Taehyung". Si lamenta Jimin trascinandosi dietro uno Yoongi riluttante.

L'erba verde si estendeva per almeno quindici metri, il cortile di Taehyung e Yoongi si estendeva fino a tanto con alberi sparsi e un boschetto dietro. Jeongguk teneva i piedi all'estremità del cemento. Le dita dei piedi sfioravano solo qualche filo d'erba, quasi esitante nel mettere i piedi nudi sul terreno umido e soffice, o forse aveva più paura di ferirsi, cadere e farsi male. In ogni caso, quelle preoccupazioni nella sua mente furono allontanate e poste alle spalle. Voleva tornare bambino solo per un breve istante. Si era ripromesso di dedicarsi a questo obiettivo.

Senza dire altro, Jeongguk salta letteralmente nell'erba. La sensazione dei fili d'erba appuntiti che venivano schiacciati sotto alla pianta del piede per poi sbucare fuori dagli spazi vuoti tra le dita facevano venir voglia di sorridere. Le dita dei suoi piccoli piedi si muovevano su e giù nella galassia fatta di un verde acceso, respirando a pieni polmoni e sentendo gocce di rugiada cadere dai fili d'erba e atterrare sulla sua pelle pallida. Non aveva idea di cosa gli fosse preso, ma forse tutto ciò che Jeongguk voleva— aveva bisogno— era un momento ancora molto lungo per riprendersi.

Taehyung osservava con le braccia incrociate ed uno sguardo compiaciuto che danzava sulle sue labbra carnose. Voleva stamparsi quel momento nella mente, al contrario tirò fuori il telefono e scattò una foto mentre gli occhi adoranti di Jeongguk si affacciavano sul cielo. Poi il moro va ad accucciarsi accanto al loro piccolo letto di fiori mentre l'altro ragazzo inizia a vagare all'ombra degli alberi, probabilmente desiderando Taehyung al suo fianco.