« pretty boy » taekook [ita]

★ jealousy

capitolo dieci ;; jealousy
taehyung's perspective
°☆.。.:*・°☆

Mi faceva ridere il fatto che la scuola fosse così noiosa in questi giorni.

Non che mi piacesse, ma era meglio all'inizio. I drammi erano dappertutto e le persone si lasciavano e si rimettevano insieme a destra e manca, ma ora erano tutti una coppia fissa e non c'era più movimento. Era così prima che arrivasse Jeongguk, che ha cambiato un po' le cose. Ne stavo diventando più cosciente, e sentivo come se stesse per arrivare una tempesta.

Sai, tutto inizia a sembrare perfetto- troppo perfetto, quasi arrivando al punto di sembrare finto. Io, per principio, ero sempre bravo a capire quando le cose sarebbero successe. Era la mia dote in un certo senso. La mia testa sapeva che lui sarebbe stato mollato anche prima di saperlo. Sapevo che Hoseok sarebbe stato colpito dalla tipa che aveva lasciato. Ogni tanto, penso che sia per questo che Hoseok abbia voltato le spalle alle ragazze. Non lo biasimo nemmeno, le ragazze possono far davvero male a volte. Ero venuto a conoscenza di una cosa riguardante una celebrità esattamente prima di averne visto una battuta su Tumblr.

Mi ero accorto che un qualche tipo di battaglia stesse per scoppiare, che fosse mentale, fisica, emotiva, o tutte e tre. In ogni caso sarebbe successa e ci sarebbe stato un bene ed un male, ovviamente. Solo che io non sapevo in quale parte sarei finito, e poi non sapevo quale volessi. Certe volte, finire nella parte perdente era la cosa migliore.

"Taehyung?" Chiede Jeongguk mentre parcheggio a caso nello spazio davanti alla scuola. Era come se le persone sapessero che questo era il posto dove parcheggiavo la mia macchina e non volessero azzardare a prenderlo.

"Hm?" Grugnisco, guardando il ragazzo che si era tirato su il cappuccio e aveva messo le cuffiette nelle orecchie. Mi feriva, sapere che le intenzioni di Jeongguk erano di ignorarmi.

"Ti vedranno camminare con me adesso?" Mi domanda, stringendo la sua oversized nei pugni.

"Be', cioè... sì, immagino. Tu non vuoi?" Gli chiedo continuando a stringere il volante e avvicinandomi di più a lui così da poter vedere il suo viso coperto dal cappuccio.

"N-No." Risponde flebilmente con la paura nella voce e si allontana da me.

Sospiro e lo fisso per un po' prima di scuotere la testa deluso. Raggiungo la maniglia della portiera e la tiro, aprendola e uscendo dopo aver afferrato il mio backpack, "Dai, Jeongguk, o faremo tardi." Dico prima di chiudere la portiera con un po' troppa forza. Ero rimasto sorpreso dalla mia stessa azione.

Jeongguk sgattaiola rapidamente fuori dalla macchina, tenendo la testa bassa. Mi mordo il labbro inferiore, osservandolo mentre continuava a tremare sul posto. Avendone abbastanza di tutta quella tensione, raggiungo Jeongguk e abbasso lentamente il suo cappuccio, avendo paura di spaventarlo. Il suo corpo si irrigidisce per un istante, ma gradualmente si abitua al mio tocco.

Continuando col mio compito, lascio che le punte delle mie dita struscino leggermente contro l'orecchio di Jeongguk prima di tirar via entrambe le sue cuffiette, afferrando il telefono dalla sua presa lenta e chiudendo l'app della musica.

"Non aver paura di me." Sussurro, ricevendo come risposta le sue labbra schiuse e gli occhi da cerbiatto.

"N-Non ho paura."

"Sì che ne hai."

"No, non ne ho."

"Non dirmi bugie, Jeongguk." Dico con decisione, agganciando la mano alla sua e portandomelo più vicino, "So che sei spaventato, e non voglio che tu ti senta così quando sei con me. È un fastidio che non mi piace avere in testa." Continuo con la voce bassa, avvicinando il viso al suo.