capitolo tredici ;; thank you for taking care of me
jeongguk's perspective
°☆.。.:*・°☆Mi ero svegliato nel mezzo della notte per colpa di un forte tuono iniziato da un luminoso fulmine. Mentre la mia testa ancora intontita osserva fuori dalla finestra vicina al mio letto, guardo pigramente la pioggia scivolare su di essa e la luce dei fulmini illuminare l'universo, e me come in un film horror. Un sospiro scappa dalle labbra del ragazzo che da dietro mi tiene stretto al petto, praticamente accoccolando il mio corpo al suo.
La mia mano funge da imbottitura extra per cullarmi la testa, e sento la bile salirmi in gola qualvolta ho un conato. So già che presto dovrò andare in bagno, a provare di vomitare ciò che non ho. Il reflusso acido è sempre stata una dolorosa battaglia per me. Questo problema mi obbligava a prendere una pastiglia due volte al giorno, ma era stato facile abituarsi.
Il punto è che non prendevo la pasticca da almeno un mese e mezzo. Ero stato sciocco, lo so, ma volevo vedere quanto avrei resistito senza prenderla. Adesso mi stavo pentendo perché il sapore che avevo in bocca era rivoltante. In qualche modo, le mie papille gustative sapevano captare tutto ciò che avessi di acido nello stomaco ancor prima che risalisse. Sono grato di questa cosa poiché è una specie di presagio di ciò che succederà tra qualche minuto.
Taehyung mi tira verso di sé mormorando parole incomprensibili. Ero ancora frustrato per ciò che era successo poco prima, il modo in cui ero crollato senza motivo e il fatto che non capissi cosa stesse succedendo. Il mio cervello era del tutto spento, e credevo che Taehyung fosse un'altra persona, per questo mi ero scagliato contro di lui in quel modo. L'ansia e la paura si erano accumulate dentro di me finché non si sono riversate contro il mio tutto, "V..." Le mie mani raggiungono le sue con lentezza, cercando di slegare la forte presa che esercitavano attorno al mio busto, "ti prego, lasciami. Devo andare." Il senso di nausea mi invade la testa, trasformando la mia faccia in disgusto alla sensazione putrida.
Finalmente spalanco le sue braccia, scivolando via da esse prima di scattare fuori dalla stanza e verso il bagno, sbattendo la porta. Non avevo avuto nemmeno il tempo di accendere la luce, ed eccomi piegato sul gabinetto, sulle ginocchia, preso dai conati di vomito nel buio. I brividi scorrono sulla mia spina dorsale mentre il mio corpo cerca disperatamente qualcosa da buttare fuori- qualsiasi cosa, e allora il processo diventa ancora più doloroso quando sento salire su qualcosa senza nessun liquido ad aiutare.
"Jeongguk..." Una voce familiare risuona al di fuori della porta. La calma e la serenità di quella voce bassa aiutano giusto di un poco, "Sto entrando, va bene?" Continua, e senza una mia risposta, Taehyung apre la porta per poi assistere al mio vero momento peggiore dopo aver acceso la luce.
Mi aspettavo di vederlo uscire di nuovo, disgustato alla vista di me che tossivo e che praticamente piangevo senza singhiozzare, ma i suoi passi leggeri e decisi si fecero solo più vicini. Le sue ginocchia scrocchiano non appena si abbassa al mio fianco, posando la sua grande mano sulla mia minuta schiena e scorrendola su e giù. Finalmente, qualcosa riesce ad uscire con un dolore quasi straziante, e allora inizio a singhiozzare, "Shhhh, shhhh, stai calmo, stai bene." Sussurra Taehyung, guardandomi, e strizzo gli occhi mentre più cose lasciano il mio stomaco. Mi brucia la gola e tutto ciò che voglio è che questa sensazione se ne vada via.
La mano di Taehyung abbandona la mia schiena solo per un momento prima di tornarci, stavolta assicurandosi di infilarla sotto la mia larga maglietta bianca. Le lacrime scivolano sul mio viso e un'altra ondata di conati mi percorre ad una velocità terrificante. I tuoni continuano a rimbombare, uguagliando il mio stato d'animo mentre la pioggia denota le mie lacrime. Sento del calore sulla fronte grazie a Taehyung che aveva spostato la mia frangia dietro l'orecchio per riuscire a liberare il mio viso, "Jeongguk-ah," inizia, afferrando una una delle mie mani che si reggono con forza ai lati della tazza del gabinetto e la tiene dentro la sua, "hai la febbre alta, la tua faccia va praticamente a fuoco. Oggi starai a casa, e io rimarrò con te, okay?" Annuisco vigorosamente mentre l'orribile dolore comincia lentamente a spegnersi e il vomito si ferma. Taehyung prende la carta igienica e tira via alcuni strappi prima di porgermeli, "Pulisciti la bocca mentre vado a prenderti un bicchiere d'acqua fresca."
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« pretty boy » taekook [ita]
Fanfictionun viaggio speciale tra un grazioso junior chiamato jeon jungkook, amante dei glitter ed un senior dalle buone maniere di nome kim taehyung, giocatore di football. ©sourprincess | traduzione