★ tapping

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capitolo cinquantaquattro ;; tapping
terza persona
°..:*°

Il piede di Taehyung sbatteva furiosamente, in modo quasi innaturale e terrificante. Chiunque stesse occupando la sala d'attesa in quel momento sembrava fissare il giovane ragazzo, col corpo piegato in avanti e lo sguardo completamente vuoto, anche se tante cose gli stavano passando davanti agli occhi. L'indice e il pollice della sua mano destra stavano rigirando l'anello su quella sinistra pensando profondamente.

Gli altri non erano ancora arrivati. Le lezioni erano finite, per questo motivo c'era molto traffico. Gli autobus stavano sicuramente bloccando l'uscita del parcheggio come al solito, e i genitori probabilmente in seconda fila ad aspettare. Anche pensare a quante persone stessero davanti ai cinque ragazzi, divisi in quattro macchine, lo faceva infuriare.

Le mani tremanti si alzarono, andando a sorreggere un faccia apparentemente malata. Una pelle solitamente bellissima e olivastra era adesso impallidita, come scolorita. Taehyung era scolorito, il suo cervello ne aveva fin troppo; ed era più che sollevato dopo aver sentito dei passi dirigersi verso di lui nel corridoio seguito da altri passi.

Yoongi fu il primo a presentarsi di fronte a Taehyung, col respiro ancora irregolare, come se avesse corso dalla sua macchina. Jimin fu il secondo. Si era stretto a Yoongi con ansia e bisogno di essere confortato.

Per il bene di suo fratello, Yoongi si era avvicinato e aveva appoggiato la mano sulla schiena di Taehyung con esitazione, sedendosi sulla sedia affianco a lui. Era di plastica rigida, scomoda, ma ne valeva la pena, perché il maggiore avrebbe fatto di tutto per il suo fratellino. Taehyung era sobbalzato al tocco improvviso ma si era calmato subito dopo e aveva accettato la mano che si alzava e abbassava sulla sua schiena.

"Nessuna novità?" Sussurra Yoongi, cercando di non esagerare o Taehyung sarebbe esploso.

"N—No." Balbetta Taehyung, con gli occhi chiusi e la voce tremante, "Non sono usciti da quella cazzo di stanza da quando mi sono seduto."

"Forse sta solo risposando," Dice a bassa voce Jimin, sorridendo appena con le labbra rosate.

"Oppure starà fottutamente morendo." Borbotta Taehyung con paura e rabbia, una combinazione quasi perfetta per un disastro. Taehyung sa che dovrebbe essere almeno un po' ottimista. Dovrebbe sperare per il meglio e non passare il tempo a preoccuparsi e a tremare, tuttavia la luce dell'ambulanza e il suono distante della sirena gli facevano tremare le mani e le gambe in modo violento.

"Taehyung, sai che non dovresti pensarla in quel modo—." Una signora dal camice bianco interruppe Yoongi. Sembrava giovane, probabilmente sulla venticinquina, con i capelli biondi e corti. Dei tacchi rossi aumentavano la sua statura di cinque centimetri, e una cartella era stretta al suo petto.

"Jeon Jeongguk è finalmente in grado di ricevere visite, ma non è ancora del tutto sveglio, quindi probabilmente si riprenderò finché starete con lui." Sorride, "Potete entrare tutti insieme, se volete."

Non appena la gentile ragazza ebbe finito con le sue parole rapide e dolci, Seokjin, Namjoon e Hoseok corsero giù per il corridoio. I loro passi facevano rumore sulle mattonelle, e Seokjin era miseramente inciampato appena, "Sta bene?" Il biondo fu il primo a parlare, con gli occhi sgranati.

"Sta solo abbastanza bene da poterci vedere." Dice Yoongi. Sapeva che Taehyung non fosse nella giusta posizione per poter spiegare tutto. Troppe sensazioni represse stavano finalmente uscendo, come una diga rotta.

"P—Possiamo vederlo tutt'insieme in una volta?"

"Hmm," lei pensò per un attimo, sembrando decidere qualcosa, "il massimo è di cinque in una stanza, ma voi siete sei, perciò...va bene. È nella stanza cinque-tredici, ma vi ci porto io."

« pretty boy » taekook [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora