capitolo quarantaquattro ;; would you love me
terza persona
°☆.。.:*・°☆"Mi ameresti se non potessi parlare?"
"Certamente."
"Mi ameresti se non potessi camminare?"
"Certo che ti amerei."
"Mi ameresti se fossi calvo, mi troveresti carino e degno?"
"La tua apparenza non implica il mio amore per te, Guk."
"Mi ameresti se fossi sempre freddo?"
"Sarebbe solo un motivo per tenerti al caldo."
"Mi ameresti se fossi tutto pieno di ferite?"
"Sarebbe un motivo per essere più delicato."
"Mi ameresti se fossi in pura agonia, implorando di morire?"
"Certo che lo farei, senza mai lasciarti morire."
"E se tu non avessi scelta sulla mia morte o sulla mia vita?"
"Allora non saprei cosa fare."
"Mi... mi ameresti se fossi sul mio letto di morte, e il cancro si diffondesse in tutto il mio corpo ed io non sapessi cosa fare, non avendo modo di muovermi o non sembrando carino come lo sono adesso, senza capelli e coperto di lividi, dolore puro nei miei occhi mentre la stanchezza grava su di me fino al mio ultimo respiro?"
"Come ho già detto tutte le volte, Jeongguk, ti amerò finché non riuscirai più ad amare. Ci sarà sempre un posto per te nel mio cuore, anche se potresti non essere qui." Stavano ripetendo la stessa cosa da un lasso di tempo di venti minuti, facendo domande con lo stesso significato ma con una formulazione diversa. Jeongguk annuì lentamente, appoggiandosi al petto caldo di Taehyung mentre entrambi sedevano insieme su un comodo divano. Una coperta cadeva sui loro corpi vicini. Altre domande avrebbero dovuto aspettare. Non voleva più disturbare Taehyung. Essere una spina nel fianco era sempre stato facile per il minore, o almeno ai suoi stessi occhi, "A loro quando glielo vuoi dire?" La voce di Taehyung si fa improvvisamente dolce, diventando più bassa mentre il respiro alla menta si diffonde lungo il suo collo e contro un orecchio roseo.
Jeongguk tira un pesante sospiro, accoccolandosi ulteriormente alla fonte di calore e lasciando cadere la testa all'indietro, appoggiandosi sulla spalla. In realtà, stava cercando di non pensare a cose del genere. Un momento nel quale tutte le responsabilità e i problemi erano stati spinti di lato era tutto ciò che desiderava. Una delle sue paure era quella di far trapelare la verità sulla sua salute.
Forse era per l'intorpidimento che si scatenava nel corpo di Jeongguk, dentro e fuori con regolari raffreddori. Si era abituato al costante dolore che gli scorreva nelle vene doloranti. I suoi globuli bianchi immaturi stavano invadendo il suo sistema e pullulavano di tante precauzioni e preoccupazioni. A caso si scatenavano esplosioni di dolore che si moltiplicavano e aumentavano, portando la sua mano fragile ad afferrare saldamente qualcosa per reggersi, ma ahimè, Jeongguk aveva nascosto quei momenti a Taehyung.
"Glielo dirò quando saprò in che modo dirglielo..." Risponde Jeongguk pigramente. I suoi occhi si abbassano leggermente facendo brillare le iridi marroni semi-nascoste attraverso le lunghe ciglia.
Taehyung continua a far scorrere l'indice lungo lo zigomo immacolato di Jeongguk. Conservare un ricordo come questo, di qualcuno di una bellezza ancora sana e felice era il suo obiettivo principale. Taehyung capì cosa sarebbe presto apparso all'orizzonte. Il maggiore si aspettava così tanti giorni di torture e lacrime, ma sapeva anche che per loro c'era una possibilità alta di superare tutto.
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« pretty boy » taekook [ita]
Fanfictionun viaggio speciale tra un grazioso junior chiamato jeon jungkook, amante dei glitter ed un senior dalle buone maniere di nome kim taehyung, giocatore di football. ©sourprincess | traduzione