★ moonlight

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musica nei media ☆彡
Moonlight - Ariana Grande

capitolo quarantotto ;; moonlight
terza persona
°..:*°

I piedi di Jeongguk colpiscono l'erba rigogliosa dirigendosi fuori. Lo stravagante giardinetto di Taehyung comprendeva anche una piscina, ma era troppo tardi per farne uso. Le stelle brillavano come glitter, e il minore aveva ascoltato le parole dolci del maggiore mentre erano a letto. Le sue braccia si erano avvolte attorno ad una persona piccola e ferita, e quella stessa persona girovagava adesso senza meta, vagabondando con dei soli pantaloncini addosso.

La luce blu gli attraversò la pelle a ondate, creando un effetto di luce rapida. All'improvviso, delle braccia si aggrappano lui da dietro e lo racchiudono al sicuro, seguite da dolci baci sul collo. All'inizio il ragazzo dai capelli corvini sobbalza prima di rilassarsi facilmente nel conforto dato, sapendo esattamente chi lo ha donato.

"So che," bacio ", andiamo," bacio ", dal dottore," bacio ", domani," bacio ", quindi volevo," bacio ", fare qualcosa di speciale." Un ultimo bacio viene lasciato sulla pelle liscia del collo, e Jeongguk rabbrividisce alla sensazione, presto guidato verso i gradini della piscina.

Taehyung è il primo a metterci un piede dentro, guardando oltre la sua spalla grande e tonica prima di continuare. Jeongguk era rimasto sul bordo mentre il maggiore se ne stava già con mezzo busto in acqua, le dita dei piedi si arricciavano sopra al bordo di cemento rivestito di piastrelle lisce, su cui era facile scivolarci sopra una volta bagnato. Gli occhi marroni continuavano a guardarlo, aspettandolo in silenzio mentre le rane intorno gracidavano, e i grilli frinivano in armonia assieme alle cavallette, ondeggiando con i rami degli alberi. Tutto si svolgeva sotto la dolce luce della luna, e ciò fu il motivo che spinse finalmente Jeongguk ad entrare.

L'acqua tiepida gli scorreva lungo le caviglie, salendo su e scendendo ad ogni passo, arrivando alla profondità di un metro, proprio dove Taehyung se ne stava allegro. Mostrò un sorriso sincero al minore, che si crogiolò in lui mentre l'acqua ondeggiava calmamente lungo la pelle nuda. Quelle meravigliose onde venivano create dai loro stessi corpi, e lì capirono che avrebbero potuto e avrebbero fatto altre bellissime cose, come una famiglia composta da due, tre, quattro persone, come un appartamento, come una piccola casa piena di vita e di tranquillità.

Voleva un futuro con la persona che camminava davanti a lui, non importa quanto sembrare  un cliché. Voleva passare ogni notte tra quelle braccia abbronzate e svegliarsi con quegli occhi marroni e caldi che lo fissavano, e ciò fece sì che sgranasse leggermente gli occhi. Una rivelazione forte e significativa, incapace di attenuare i sentimenti ronzanti che sferzavano in una mente così annebbiata. Jeongguk è completamente stordito dai suoi pensieri, tutto grazie alla luna.

"Tutto bene?" Sussurra Taehyung dopo alcuni minuti trascorsi nel silenzio, allungando le dita bagnate per sfiorare le guance morbide dell'altro.

Jeongguk alzò lo sguardo con occhi inespressivi, sembrando continuamente perso come un disco rotto ma anche consapevole del fatto che Taehyung sarebbe rimasto lì in piedi con un cerotto in mano, pronto ad aiutarlo e curarlo— prendersi cura di lui. Oh dio, stava cadendo così giù. Il minore si sentiva come se il maggiore non riuscisse semplicemente a capire, non poteva semplicemente comprendere quanto cazzo fosse innamorato, trovandolo così stupido e folle, come se migliaia e migliaia di infiniti pensieri su Taehyung e Taehyung stesso fossero appesi alle sue piccole spalle. Finora Jeongguk si sentiva come se non avesse amato abbastanza.

"Mai stato meglio." Risponde Jeongguk dolcemente, mostrando un sorriso piccolo e timido, catturato in un bacio di limone e ciligia, durato solo un po', "Ti amo". Dice in un respiro dopo essersi staccato, le loro fronti appoggiandosi l'una contro l'altra.

Taehyung ridacchia, facendo scorrere le dita ruvide tra i capelli morbidi, provocando le fusa compiaciute del minore, rendendosi conto che quelle stesse dita avevano toccato tutto il suo corpo, afferrando i suoi fianchi e le sue cosce, sfiorando la sua pelle indenne. Jeongguk voleva baciargli la punta delle dita. Così fece, mandando la testa di Taehyung in tilt, facendogli immaginare James Dean. I due erano totalmente intrecciati in uno yin e yang così equilibrato e immacolato.

"Sei così etereo, Jeongguk." E quelle parole erano completamente vere. Taehyung pensava solo a quello, agganciando le mani alle cosce sottili del minore e sollevando il suo corpo più piccolo, avvolgendo le gambe attorno alla sua vita. Tutto ciò che il maggiore voleva fare era crogiolarsi in Jeongguk anziché nelle onde, ogni contatto visivo, ogni nuvoletta d'aria qualvolta respirasse, ogni parola e ogni frase che ti toglievano il fiato, ogni espressione del viso. In effetti era dipendente— drogato della persona che stava muovendo le sue labbra contro le sue.

Non importa quanto Taehyung fosse stato autoritario in passato, non importa quanto chiassoso e sciocco, non c'era mai stato un momento di tristezza, ed era stato questo ad allettare sul serio Jeongguk. Questo era ciò che lo aveva davvero fatto restare, che gli aveva fatto desiderare di rimanere, in ogni litigio e dubbio, "Sei così bello, Taehyung", Sussurra Jeongguk dopo aver separato le loro labbra per un secondo, le sue parole erano scivolate rapide per ricollegarle ancora una volta, "così— così incredibilmente perfetto, molto meglio di...meglio di quanto io possa descrivere a parole—" il suo stesso discorso fu interrotto da labbra disperate, e dalle mani altrettanto disperate di Taehyung.

Oh dio, era così giusto, sembrava destinato ad esserlo. Non importa quanto i due si stessero comportando in modo sdolcinato, non c'era semplicemente modo di trattenere tali amorevoli parole. Si stavano praticamente stringendo contro le loro stesse costole, implorando di parlare e di essere ascoltati dai timpani impazienti l'uno dell'altro. Jeongguk aveva un modo tutto suo di descrivere Taehyung, pensandolo inconsapevolmente in modo adorabile.

L'invecchiare non sembrava essere un problema in quel preciso istante, un sorriso rettangolare che aspettava di essere mostrato e di far illuminare di gioia quegli occhi pieni di lacrime. In attesa di far scivolare la freschezza lungo le dita quasi saltando dall'euforia e preparando le bocche a tanti altri baci. Nulla sarebbe riuscito ad interferire con i pensieri di Taehyung, fargli aprire gli occhi e voltare le spalle, fargli fare cose già fatte. La sua mente si era fissata sull'andare avanti, accettando che forse, ma solo forse i suoi giorni con il ragazzo che avrebbe presto compiuto diciotto anni e che ora stava piagnucolando sarebbero durati per un altro paio di mesi.

Quella paura ben conosciuta si insinuava in entrambe le loro menti, mentre due corpi attaccati l'uno all'altro fluttuavano con noncuranza, facendo solo velocizzare i passi di quella determinata destinazione. Il tempo stringeva, quasi come una specie di bomba ad orologeria. Al momento non esisteva una vera separazione dalle sciocchezze tipiche dell'amore adolescenziale ed il vero, innegabile affetto che sarebbe durato per decenni. Potevano solo sedersi l'uno con l'altro e sperare che finisse per essere la seconda ipotesi. I due ragazzi stavano costantemente tirando i dadi.

Ma Jeongguk aveva scoperto una cosa quella notte sotto le stelle scintillanti; non sapeva che il chiaro di luna si potesse tenere fra le mani.

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« pretty boy » taekook [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora