★ car ride

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capitolo nove ;; car ride
taehyung's perspective
°..:*°

Apro gli occhi, abituandomi alla stanza estremamente luminosa e sconosciuta. Quasi non sobbalzai dalla mia comoda posizione sul letto morbido prima di realizzare di non riuscire affatto a muovermi. Sentivo un peso indefinito sul lato del mio corpo, che mi rilassava senza nemmeno che me ne accorgessi. La luce che entra dalle tapparelle della finestra di Jeongguk ci ricopre di scriscette, così abbasso lo sguardo su Jeongguk che stava attaccato a me come se la sua vita ne dipendesse.

La sua frangetta scura copre i suoi occhi chiusi, un leggero russare esce dalle sue labbra rosate che sono un po' schiuse. Il suo braccio avvolge la mia vita ed io mi ritrovo aggrappato a lui. Non avevo mai dormito con un ragazzo in questo modo, e mi piaceva perché era molto rilassante. Ovviamente, era capitato che passassi la notte a casa di Hoseok con Yoongi, Seokjin, e Namjoon, e avevo dormito insieme con loro almeno una volta ma non li mai avevo abbracciati così.

Jeongguk mormora, e io lo porto vicino a me ancora una volta.

Lui subito combatte contro la mia presa, quasi dimenandosi, così lo lascio immediatamente, terrificato e mi affretto a scendere dal letto per poi cadere a terra. Il suo corpo scatta in avanti e rimane seduto per qualche istante, con gli occhi sgranati e l'affanno.

Le sue labbra sono del tutto schiuse, così mi prendo un istante di serenità per osservare il suo profilo, e anche se non dura per molto Jeongguk abbassa lo sguardo su di me.

"V?" Chiede incredulo, strisciando sul bordo del letto per incontrare il mio sguardo. Sono sulla moquette, con le braccia incrociate sul suo letto, e con il bisogno di guardarlo.

Il viso di Jeongguk è vicinissimo al mio, portandomi a deglutire, "Sì?" Chiedo piano al minore inginocchiato sul letto.

"Pe-Perché sei qui?" La testa di Jeongguk si piega da un lato, ed io faccio lo stesso, sentendomi la nostalgia addosso.

"Perché me l'hai chiesto tu." Rispondo, alzando la testa per guardare meglio la sua espressione confusa, scorrendo inconsciamente l'indice sul dorso della sua mano. Anche Jeongguk sembra non accorgersene.

"L'ho fatto?"

"L'hai fatto," Gli sorrido, trovando questa scena fin troppo carina, "non ti ricordi di avermi chiamato?"

"No, non proprio." Dice Jeongguk, guardando il mio indice sulla sua mano. Non fa nulla per fermarmi, accettandolo e mettendomi a mio agio.

"Mi hai chiamato la scorsa notte mentre piangevi." Gli spiego teneramente, per non farlo sentire in imbarazzo anche se poi arrossisce comunque, facendomi ridacchiare.

"Dio, è così imbarazzante." Mormora Jeongguk e abbassa poi la testa, poggiando la fronte sul mio braccio.

"Non lo era." Gli rispondo subito, per non farlo dispiacere, "Mi è piaciuto aiutarti."

La sua testa si alza immediatamente, incrociando i miei occhi, "D-Davvero?" Balbetta confuso.

"Be', sì," Mi fermo un attimo, pensando a qualcosa da dire che potesse funzionare, "è stato soddisfacente." Gli angoli della bocca di Jeongguk si piegano verso l'alto.

"Grazie."

"Non ringraziarmi." Dico tristemente, "Ora vestiti, dobbiamo andare a scuola."

Jeongguk mi guarda con aria annoiata prima di fare un verso di irritazione per il dover andare a scuola, che bambino. Mi alzo dal pavimento e mi dirigo verso la porta, senza però perdermi l'espressione terrificata di Jeongguk che pensava che non stessi guardando. Non domandai più del perché Jeongguk fosse stato strano durante il sonno, non volevo iniziare male la giornata.

« pretty boy » taekook [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora