« pretty boy » taekook [ita]

★ pretty boy

capitolo cinquantotto ;; pretty boy
terza persona
°☆.。.:*・°☆

"Non sta bene." Mormora Taehyung per l'ennesima volta quella sera camminando nell'ormai vuoto ospedale occupato soltanto da lui, suo fratello e Jimin. Jeongguk è stato urgentemente trasportato in una di quelle maledette sale d'urgenza, ecco dove si trovava adesso, "Sapevo qualcosa sarebbe andato storto stasera. Lo sapevo, e non ho fatto un cazzo!" Urla Taehyung mordendosi le unghie. Yoongi e Jimin rimasero in silenzio e diedero al ragazzo il tempo di sfogarsi, "S—Se succede qualcosa, non so cosa potrei fare. Io—...Io non voglio che un'altra persone che amo se ne vada via. Non mi merito quel dolore, non di nuovo, né ora né mai, ti prego—."

Yoongi si alza lentamente dal suo posto, procedendo a grandi falcate verso suo fratello, ed il suo completo marrone si spiegazzava con ogni passo che faceva, "Non morirà, Taehyung." Dice calmamente il maggiore, alzando una mano e facendola scorrere sulla schiena dell'altro, "Guk è un'anima forte. Lo so per certo. Ha anche un sacco di cose per cui vivere,— una vita felice assieme a te come con tutti noi —e sento come se fosse tutto ciò su cui lui debba spingere. Il solo pensiero di trascorrere la sua vita con te lo ha tenuto in combattimento per così tanto tempo. Questo lo devi capire, Taehyung, capire che Jeongguk ti ammira così tanto. Non importa quanto sembri intelligente, Jeongguk è solo un ragazzo, un ragazzo più piccolo di te, ed ha bisogno di qualcuno a cui ispirarsi." E Yoongi diede al suo fratellino il più bel sorriso di sempre, e il cuore di Taehyung si risollevò innegabilmente mentre quello di Jimin batteva di un immenso amore e ammirazione.

"Grazie, Yoongi," Sussurra Taehyung dopo aver pensato per un lungo momento, metabolizzando ciò che era appena stato detto. C'era un sacco da capire.

"Dovresti ringraziare Jeongguk, davvero. È l'unica ragione per cui io ti stia parlando in questo modo perché, in tutta onestà, quel ragazzo ti ha cambiato per davvero, e se fossi rimasto in quell'odioso status da giocatore di football, ti avrei ucciso con le mie stesse mani." Taehyung rise lievemente e pensò davvero di esser cambiato in meglio— quasi evoluto.

"Ma anche quel tuo coniglietto è cambiato un sacco, sai." Yoongi guarda giù per un momento per sospirare, "Devo davvero smetterla di essere così sdolcinato. Sono Min Suga per pietà del cielo, l'hardcore underground rapper!"

"L'hardcore underground rapper che ha un piccolo fidanzato a casa di cui prendersi cura tutto il tempo." Aggiunge Jimin, alzandosi in piedi e raggiungendo il fianco di Yoongi, piegandosi verso di lui e appoggiando la testa sulla spalla del menta.

Ma si zittirono tutti sentendo bussare alla porta. Attraversò le loro menti felici e annullò il tentativo di essere gioiosi. Le teste di tutti scattarono verso l'infame porta di legno, e Taehyung giurò che le sue mani non fossero mai state così sudate. Qualunque cosa fosse fuori dalla porta conteneva la risposta al suo essere inspiegabilmente pieno di gioia o la riposta al suo cadere a pezzi, perdendo la speranza in tutto ciò in cui aveva creduto.

La porta si apre lentamente, rivelando un infermiere dalla postura rigida guardarli immobile e con lo sguardo debole. In un certo senso sembrava una bambola senza espressione. Non era mai un buon segno, Taehyung l'aveva capito stando lì per settimane e cadendo a pezzi qualvolta i dottori gli dessero cattive notizie. Aveva guardato devastazione dopo devastazione, e così si era preparato al peggio, sentendo già le mani appiccicose intorpidirsi, e le dita paralizzarsi.

"Kim Taehyung," inizia l'uomo con tono illeggibile, guardando la sua cartella, "Jeon Jeongguk desidera vederla."

Taehyung sentì un peso togliersi dalle sue spalle come mai prima d'ora, dovette addirittura fermarsi dall'urlare dalla gioia. Un prominente sorriso non lasciò il suo viso grato nemmeno per un secondo, e subito dopo guarda Yoongi e Jimin con una tale piacevole sensazione di vera soddisfazione. Quasi si sentiva al settimo cielo.