★ blushing

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capitolo quindici ;; blushing
jeongguk's perspective
°..:*°

"Hey, Jeongguk, prima Seokjin mi ha chiamato e mi ha chiesto se volevi uscire con noi." Dice Taehyung dall'altro capo del telefono. Era domenica mattina ed io avevo messo il burro di cacao alla ciliegia, dando involontariamente alle mie labbra un colore rosato ed un aspetto semi-lucido. Però il sapore era buono, ed era una scusa per usarlo anche se non ne avevo bisogno.

Stringo le labbra, assaggiando il sapore chimico ma dolce di qualcosa che avrebbe dovuto ricordare le ciliegie ma che non aveva funzionato del tutto bene nel suo intento. Anche se lo mangerei lo stesso se fosse un frutto, "N-Non lo so..."

"Oh andiamo..." Si lamenta Taehyung, e riesco a vedere la sua espressione arricciarsi dall'irritazione, "sarà divertente." Sorride in tono persuadente.

"E io che ci guadagno?" Sollevo le sopracciglia anche se Taehyung non può vedermi. Posso solo sperare che mi immagini attraverso il telefono come faccio io con lui.

"Gelato."

"Okay, ci sto." Sospiro, pregando che Taehyung non lo sentisse.

Non voglio che mi veda come un guastafeste, non importa quanto noioso suoni. Personalmente, credo che uscire con gli altri sia un lavoro troppo impegnativo per i miei gusti, e no, non sono pigro, solo che succhia via tutta la mia forza di volontà. L'intero concetto mi tatuava in fronte la parola 'INTROVERSO'. Mi si accappona la pelle al pensiero di uscire con persone che non conosco.

Certo, c'è Taehyung con me, ma finirà per essere spazzato via dagli altri, lasciandomi da solo. Sicuramente Seokjin mi avrebbe calcolato un po' e avrebbe cercato di tenermi compagnia mentre Taehyung si trasformava in un'altra persona, in se stesso. Era chiaro che avessi cambiato Taehyung e che limitassi la sua libertà. Era una persona rumorosa e estroversa, dovevo accettarlo, non importa quanto fosse difficile per me.

"Bene, ora entro."

"Che?" Sibilo e salto fuori dal mio caldo fascio di trapunte. I boxer mi arrivano a metà coscia, e la mia maglietta larga bianca finisce al loro inizio, "Tae, non sono nemmeno vestito." Correndo verso la grande finestra della parte anteriore della mia casa, vedo Taehyung appoggiato alla sua macchina, con le gambe incrociate ed un palese sorrisetto compiaciuto. La scena mi aveva fatto rabbrividire fino all'osso. L'unico supporto restante del mio corpo minuto erano le mie braccia appoggiate al davanzale bianco.

Taehyung ridacchia, e guardo la sua testa scuotersi dal vetro sporco della finestra. C'erano molteplici ditate che provenivano dalle notti in cui preso dalla meraviglia, mi mettevo a guardare il cielo e cercavo stupidamente di contare ogni stella che vedevo. L'unico problema era che non mi rendevo conto del fatto che la terra stesse girando a 1,6000 chilometri orari, il che significava che ogni stella che contavo si spostava prima ancora di realizzare che fosse passata di lì, "Non c'è bisogno che vai in panico, sei solo un ragazzo. Ti aspetterò al piano di sotto, e so già che come sempre la porta principale non è chiusa a chiave, quindi non c'è bisogno che tu venga ad aprire."

"Bene... sarò giù tra poco." Mormoro al microfono e attacco, scattando subito verso il bagno per lavarmi i denti e sistemare il nido di uccelli che ho in testa. Non so in che modo abbia dormito stanotte, ma i miei capelli erano super annodati stamattina.

Più che probabilmente, il 'sogno' era un incubo che non volevo ricordare. Per qualche ragione, la mia mente faceva irruzione negli incubi allo stesso modo dei sogni. Ero grato per questo, poiché solo dio sa quanti incubi io abbia ogni notte. Forse Taehyung sapeva dei miei brutti sogni, se si potevano perfino chiamare sogni; mi aveva visto dormire, e ciò significava che mi avesse visto scalciare e dimenarmi dalla paura con una forza della quale nemmeno io ne conoscevo la provenienza una volta sveglio.

« pretty boy » taekook [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora