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7:55 am

Fortunatamente arrivò in perfetto orario il giorno seguente.

Era riuscito a non perdere come al solito il treno delle 6:25 e a non sbottare per le innumerevoli abitudini infantili del suo coinquilino Taehyung (tipo accumulare panni sporchi nella cesta apposita da mesi).

Ricordò la sera precedente, quando comunicò al suo migliore amico della sua assunzione, era estremamente euforico per aver finalmente raggiunto il suo sogno, la meta per cui aveva lavorato da una vita, sarebbe finalmente diventato un'editor.

Si promise di chiamare i suoi genitori al più presto, li avrebbe resi orgogliosi.

Jimin, immerso nel suoi gloriosi pensieri, raggiunse il settimo piano.
Appena le porte dell ascensore si aprirono venne travolto da una strana atmosfera.

Il giusto termine potrebbe essere caos.

Dinnanzi a se vide un'aula estremamente grande suddivisa con pannelli di un materiale apparentemente non robusto, c'erano tantissime scrivanie e diverse persone indaffarate con apparecchi tecnologici di ogni tipo.
Oltre alle persone un'altra cosa era in abbondanza, i libri.
C'era una marea di libri, fogli svolazzanti e manoscritti di ogni tipo.

Pensò alle vecchie compagnie in cui aveva lavorato precedentemente, rispetto all'attuale erano minuscole, insulse quasi.

Raggiunse la sua postazione, nella sezione C e cominciò a guardarsi intorno aspettando l'arrivo del signor Jeon.

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora