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12:50

Un Jimin completamente spettinato e ancora nel mondo dei sogni (nelle sembianze di uno zombie uscito da una delle tante serie tv americane di basso livello che ama guardare) stava girovagando nella cucina in cerca della sua ciotola verde.

Dopo essersi accomodato in uno sgabello e servito con i suoi cereali preferiti, tirò fuori dalla tasca un nuovo post-it rosa.

Lo lesse non riuscendo a trattenersi dal sorridere

Me ne sono andato la mattina presto, dovevo ancora finire gli ultimi capitoli.
Puoi anche venire in ufficio verso il pomeriggio oggi.
Ti ho fatto faticare ieri sera, riposati.
JK

'Con quale coraggio ho acconsentito nel fargli... quello?'
Era inusuale da parte di Jimin mostrare un comportamento così intraprendente.
Uscirsene con richieste esplicite, come il voler dare piacere al più grande.
Certo, non se era rimasto deluso, per niente pentito.
Lo avrebbe rifatto senza ripensamenti anche subito, ma era strano.
Era la prima volta che si comportava in questo modo, desideroso di accontentare i piaceri dell'uomo che tanto lo faceva stare bene.

Dopo l'accaduto avevano cenato con gusto, e subito dopo, sotto i richiami del più piccolo, erano tornati al lavoro di Jungkook lasciato incustodito nella sala da pranzo.

Jimin aveva contribuito a buona parte del lavoro con il proprio portatile, con l'aiuto di brevi spiegazioni da parte del maggiore e grazie anche a ciò che aveva imparato nei suoi anni di apprenticeship era riuscito ad affiancare il maggiore, riducendo di un minimo il carico di lavoro del suo Capo Redattore.

Esausti si erano coricati nella camera del più piccolo verso le 3 di mattina, finendo per dormire abbracciati.

Jimin non osava immaginare come si sentisse il suo supervisore, probabilmente aveva dormito due o tre ore.
Si sentiva male per lui, desideroso di raggiungerlo.

Sentii una porta cigolare e vide due individui a loro volta in pessime condizioni entrare nel suo campo visivo.
Stavano sghignazzando tra di loro, non curandosi del fatto che Jimin li stesse guardando completamente sconvolto.

Taehyung stava ridendo sguaiatamente mentre con le mani palpeggiava senza pudore il sedere tondo di Hoseok.

Appena si accorsero della presenza del biondo seduto nel suo sgabello e con un cucchiaio a mezz'aria lo salutarono, senza nessuna traccia di imbarazzo.

"Che sta succedendo qui?"

"Di tutto Chim!"

Disse il suo coinquilino lanciando un'occhiata maliziosa al rosso.

"Diciamo che non sei l'unico che si è dato da fare con uno più grande"

Jimin lanciò al suo amico un'occhiataccia, scoprendo che quest'uomo neanche lo stava guardando, troppo preso ad ammiccare verso il più grande.

Sentendosi di troppo lasciò la cucina ancora scombussolato, sperando che non decidessero di darci dentro nel tavolo dove solitamente consumava i suoi pasti.

[...]

Raggiunse la sede nel pomeriggio inoltrato, proprio come aveva detto Jungkook, o meglio il signor Jeon.

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora