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23:46

"Un'altra birra grazie!"

Urlò Jin grondante di entusiasmo, beccandosi un'occhiataccia da Namjoon.

Il grigio quella sera aveva perso a sasso carta e forbice e di conseguenza era stato obbligato a non toccar alcol per tutta la serata in modo da poter guidare al ritorno.

Rivolse a Jimin un sorriso triste, sentendosi escluso da quella sensazione di esuberanza che solo l'alcol riusciva a procurare.

I tre si trovavano al "Grove", a Hongdae, uno dei quartieri più frequentati dai giovani durante la vita notturna.
C'era una bella atmosfera.

Buona musica, ragazzi che ridono, ballano e mangiano in un locale stile indie.
Probabilmente Jin era la persona più vecchia in quel posto.

Jimin pensava che uscendo con quei due si sarebbe sentito una sorta di 'terzo in comodo' ma si sbagliò.
Loro lo fecero sentire subito a suo agio, includendolo perfino dei bisticci di coppia abbastanza frequenti.

Namjoon , oltre ad essere intelligente, si era rivelato una persona gentile, divertente e alla mano.
Capiva bene perché il barista fosse tanto cotto.

"Jin Amore, dobbiamo andare.
Domani cominci alle sette, se bevi un'altro goccio non riuscirai più a togliere la faccia dal water"

"Ma Amore non è giusto, voi domani non lavorate. Voglio fare il vostro lavoro così il sabato potrò stare a casa anche io!"

Namjoon alzò gli occhi al cielo e guardò male Jimin che se la rideva.
Jin era completamente andato.
Lo fece alzare cominciando ad indirizzarlo verso l'uscita.

"Jimin mi sembri abbastanza brillo anche tu, permettimi di darti un passaggio"

"Grazie Namjoon ma appena mi passa questa sensazione di nausea chiamo un taxi, non ci tengo a sporcarti di vomito l'auto "

"Sei sicuro?"

Chiese Namjoon dubbioso.

"Sì non preoccuparti, pensa a Jin. Credo che stia ballando"

Il grigio salutò Jimin con un'abbraccio, con fatica fece uscire il proprio fidanzato dal locale che aveva catturato l'attenzione di tutti i presenti.

Il ventenne rimase solo, guardò la sua birra.
A lui neanche piace la birra, troppo amara per i suoi gusti.
Ma senza accorgersene ne aveva ingurgitate due pinte.
Raramente aveva bevuto nella sua vita, più abituato a spremute e tisane, ma era stato obbligato da Jin con i suoi

'Andiamo Chim, non sei uscito per la merenda, devi BERE'

Ma il problema era che proprio in quel momento cominciò a sentirsi seriamente brillo , una sensazione li leggerezza ed euforia cominciarono ad invaderlo facendolo ridere da solo.

La sua risata fu interrotta dalla suoneria del suo telefono, lo tirò fuori e rispose al numero sconosciuto.

"Pronto?"

"Signor Park, dov'è il manoscritto di Lee Showoji?"

"Come puoi volere un manoscritto da me quando neanche me li fai revisionare accidenti!"

Jimin singhiozzò, parlando in modo lento, canzonatorio.

"Jimin... hai bevuto?"

"Come osi? Sono una persona responsabile io!"

E dopo una manciata di secondi in silenzio ammise

"Solo due bicchieri, grandi grandi"

"Dove ti trovi? Sei con Min?"

"Sono al Grove ...
da solo"

Rispose ridacchiando.
Il biondo sentì un sospiro di sollievo da parte del maggiore e dopo aver udito il tintinnio di un paio di chiavi il morò lo avvertì.

"Sto venendo a prenderti,
rimani dove sei.
È un fottuto ordine."

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora