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Impotente.
Privo della possibilità o capacità di compiere un'azione o una funzione, di solito con un senso di disperato 'alleviamento'.

Alleviare, mitigare, attenuare, parole che dovrebbero essere associate alle condizioni di Jeon Jungkook in questo esatto momento, a corto di fiato e con i pantaloni improvvisamente più stretti a causa di ciò a cui ha appena assistito.

Si trovava in piedi, nell'ingresso della stanza del minore, sbigottito, perplesso e disorientato.
In una mano stava reggendo la propria giacca pesante mentre nell'altra teneva un sacchetto bianco, pieno di cibo cinese e zuppa per il suo editor malato.

Analizzò il corpo del minore con sguardo truce, intravedendo la pelle lattea delle sue gambe scoperte e lo scollo ambio dato dal suo maglione largo.

Ancora una volta prese a mordersi l'interno guancia, nervosamente.

Agonia, questo è ciò che sta provando Jimin da una manciata di interminabili minuti.
Colto in fragrante, in attesa di una qualsiasi mossa da parte del suo supervisore.
Il biondo stava tremando leggermente, impaurito, con entrambe le mani reggeva una coperta, cercando di coprirsi le parte intime al meglio.

Vorrebbe solo sotterrarsi, trovare un modo per scomparire.

Dopo un profondo respiro prese parola

"I-io stavo solo cercando di ehm.."

Tenne lo sguardo basso, sfilacciando la punta della coperta, a corto di parole.
Non in grado di poter reggere lo sguardo indecifrabile del moro.

"Masturbarti"

Jimin alzò il proprio sguardo, incontrando involontariamente gli occhi scuri dell'altro.
Arrossì

"Cosa?"

"Jimin, ti stavi toccando"

Ripeté Jungkook, avvicinandosi al letto del minore dopo aver posato i sacchetti di plastica in un ripiano nelle vicinanze

"Si ma non è come credi, è complicato!"

Ribatté Jimin, più in imbarazzo che mai

"Sono tutto orecchie"

Jungkook, arrivato ai piedi del letto, si tolse le scarpe con calma, intenzionato a raggiungere il corpo caldo e scosso del biondino, pronto ad ascoltarlo senza pretese

Cautamente arrivò alla testata del letto, appoggiandosi di schiena su di esso. 
Con un cenno chiamò Jimin vicino a se, invitandolo ad appoggiarsi sul proprio corpo, anche lui di schiena.

Jimin con lo sguardo basso acconsentì, non dimenticando di portarsi appresso la coperta stretta al suo corpo.
Gattonò con difficoltà e si coricò su Jungkook, stando ben attendo a non sfiorare minimamente alcuna parte 'sensibile'

"Beh ecco, è stato Taehyung"

Riprese il discorso

"Che cosa vuol dire?"

Jungkook aggrottò la fronte, perplesso, resistendo all'impulso di scoprire il corpo di Jimin appoggiato di spalle sul proprio, privandolo della coperta che stava comprendo le sue gambe e la sua intimità indubbiamente sull'attenti.

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora