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Fu strano svegliarsi e non trovare un Jimin addormentato, docile ed affettuoso accoccolato sul petto del castano.
Fu strano  trovarlo già sveglio, ben distaccato -per quanto possa esserlo in un letto matrimoniale- dal corpo dell'altro.

Inusuale vederlo per le sue, come se improvvisamente avesse dormito con uno sconosciuto.

Spiacevole rivolgerli il buongiorno e ricevere in cambio un cenno e delle belle occhiaie grosse e gonfie seguite da pesanti sopracciglia aggrottate.

Jungkook, spostandosi sul lettone provò ad avvicinarsi al corpo del minore, che -come se fosse spaventato dalla sua ricerca d'affetto- si scansò, togliendosi le coperte di dosso e scendendo dal letto confortevole.

Jimin senza dire una parola cominciò a vestirsi.
Fortunatamente poco prima di addormentarsi sul pavimento duro avevano deciso di spostarsi sul letto, recuperando tutti i vestiti sparsi.

Il biondo ignorò lo sguardo confuso dell'altro tenendo gli occhi bassi, non sentendosi in grado di affrontarlo.

Fu Jungkook a infrangere il silenzio assordante creato, sedendosi sul letto e guardandolo.

"Cosa stai facendo?"

Chiese guardando mentre l'altro si allacciava i pantaloni col viso arrossato.
L'indifferenza era nuova, ma l'imbarazzo rimaneva sempre e comunque.

"Mi vesto"

Gli rispose Jimin, con insolenza, come se fosse ovvio.

"Lo vedo, ma perché?"

Domandò il maggiore sentendo l'impulso di riportarlo a letto con la forza.
Non gli piaceva ciò che stava succedendo, questo lato ambiguo dell' Editor non gli piaceva per niente.

"Voglio andare a casa"

Farfugliò l'altro infilandosi il maglione ed avvicinandosi al primo specchio disponibile per darsi un'occhiata.

Il minore cercò di darsi una sistemata ai capelli non accorgendosi dell' altro che, ancora in intimo, si alzò dal letto raggiungendolo.

Se ne accorse solo quando lo specchiò rifletté anche la bella immagine del Capo Redattore, mezzo nudo e trasandato.
Sensuale anche appena sveglio la mattina.

Jimin trattenne il fiato quando il moro gli cinse i fianchi appoggiando il viso sulla sua spalla, sospirò nel vedere la sua immagine riflessa.

"Che ti prende?"

Insistette il più alto, accarezzandolo con voce roca e respiro caldo.

"Niente, davvero"

Deglutì quando le labbra dell'altro sfiorarono un suo orecchio, distaccandosi immediatamente dal contatto e allontanandosi.

Non voleva ricascarci, farsi abbindolare ancora dalla sua figura attraente.
Non voleva cedere ancora alle sue mani, non poteva permettersi di lasciare questi pensieri in secondo piano.
Anche a costo di subire a spalle basse l'occhiata irritata del suo Supervisore.

Perché sì, in fin dei conti era il suo supervisore.

Jimin si sistemò i capelli con le mani e si schiarì la voce, subito dopo aver individuato anche la sua giacca.

"Chiamerò un taxi"

Spiegò raggiungendo l'indumento pesante .
L'altro sospirò, a braccia conserte, mezzo nudo ed indeciso sul da farsi.
Non riusciva a capire gli strani comportamenti del più giovane.
Decise di acconsentire e dargli del tempo, aveva anche altre faccende da sbrigare, non più importanti ovviamente.

"Prometti che ne riparliamo in ufficio?"

Domandò avvicinandosi di nuovo, in cerca delle sue labbra carnose.
Jimin annuì non riuscendo a sgusciare in tempo dalla sua presa.

Si lasciò baciare e per la prima volta non ricambiò con altrettanto coinvolgimento.

Jungkook lo notò e quando si staccò in cerca di nuove spiegazioni fu troppo tardi.

Jimin lasciò la sua stanza velocemente, senza guardarsi indietro.
Nascondendo bene la smorfia impressa sulle sue labbra.
Nascondendo anche le lacrime incapace di trattenere.

Jungkook rimase da solo in quella stanza, irritato e soprattutto confuso.
Completamente ignaro di ciò che passava nella testa dell' Editor.
Convinto di riuscire a trovare spiegazioni scialbe ai comportamenti ambigui dell'altro.

Nulla di compromettente, nessuno brutto avvenimento, nessuna batosta.

Di certo non si aspettava di ricevere qualcosa come una lettera di dimissioni il giorno dopo.














Bene.
Questa storia non rimarrà inconclusa.
Avrà una fine.
Ringrazio le persone che continuano a leggerla e ancor oggi a votarla.
Spero di aggiustare le mie tempistiche, ma certe volte crescere fa proprio schifo.

Ora vado che Donut si è svegliata, bye.

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora