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Per tutta la durata della riunione Jimin dovette prestare attenzione a più di una cosa contemporaneamente.

A Namjoon, che in modo egregio interagiva con gli spettatori spiegando le dinamiche del progetto.
Era davvero bravo a parlare, riusciva a catturare l'attenzione di tutta l'aula.

Al Signor Min che lo aveva distratto un po' di volte, facendogli domande superflue, non inerenti al contesto.
Ma Jimin cercò di comportarsi in modo gentile, cercando di rispondergli non perdendo il filo degli appunti che interrottamente scriveva nel portatile.

L'editore non sembrava molto interessato alle parole dell'Art Director, era più preso dal ventenne, osservandolo con sguardo attento, non perdendosi neanche un minimo dettaglio.
Trovava quel ragazzino davvero interessante.

Ed infine alla persona seduta davanti a se, a pochi metri di distanza.
Al suo Capo Redattore

Strano a dirsi ma  la presenza del biondo non era stata completamente ignorata come nei giorni precedenti.
Più volte gli era capitato di incrociare il proprio sguardo con quello del superiore, distogliendolo subito per l'imbarazzo.

Capì che Jungkook non stava solo guardando, o meglio fissando il biondo, ma il suo sguardo ricadeva spesso anche sul Signor Min.

Come se stesse cercando di capire le parole che i due si scambiavano.

Jimin alzò gli occhi dal computer tornando a guardare di sottecchi Jungkook.
Quest'ultimo ora stava prestando attenzione all'Art Director, la sua fronte era corrugata, si stava anche mordendo l'interno guancia,
Sembrava che stesse  provando un senso di disturbo, di fastidio.

Ma da cosa?

La riunione terminò, e tutti i partecipanti cominciarono ad incamminarsi verso l'uscita dopo aver salutato i propri colleghi.

Jimin rimise a posto il proprio materiale e si alzò con l'intenzione di raggiungere Namjoon, voleva presentarsi come si deve.

Ma ancora una volta fu fermato dal' Editore.

"Jimin posso parlarti?"

Il signor Min gli si parò davanti facendogli perdere di vista Namjoon.

"Signor Min, mi dica"

"Non c'è bisogno di essere tanto formali, puoi semplicemente chiamarmi Yoongi"

Disse l'uomo in modo sfacciato.
Il biondo annuì con poca convinzione quando i due furono interrotti da un grugnito proveniente dalla parte opposta della sala.
Si girarono e videro Jeon Jungkook raggiungerli.

"Signor Park, nel mio ufficio. Adesso"

L'espressione di Yoongi cambiò, il suo sorriso si trasformò in una smorfia.
Ora era lui a provare fastidio.

"Signor Jeon, come può vedere stavo avendo una conversazione con Jimin, potrebbe lasciarci concludere?"

"Mi aggrava interrompere le vostre sicuramente importanti conversazioni ma , Signor Min, le ricordo che siamo ancora in orario lavorativo, il signor Park è sotto la mia supervisione e come ho già detto deve raggiungermi nel mio ufficio"

Dall'occhiata che Jungkook riservò a Yoongi traspariva solo un termine molto chiaro agli occhi del biondo; Sfida.

"Jimin, vai pure, non voglio farti perdere il tuo posto di lavoro. Avremo modo di parlare la prossima volta"

E dopo un occhiolino Yoongi si congedò.

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora