Un pesce fuor d'acqua.
Non esiste terminologia migliore per descrivere l'attuale stato d'animo del giovane Editor.Vederlo a disagio, completamente fuori luogo, inadeguato, in mezzo ad un mare pieno di specie della stessa tipologia.
Un innumerevole quantità di persone nei loro abiti vistosi, eleganti, intente a parlottare tra di loro con in mano calici si champagne ed altri alcolici di ogni tipo e colore.
Bevande che venivano continuamente portate da una sfilza altrettanto numerosa di camerieri, assieme a una vasta scelta di stuzzichini dall'aria davvero costosa.Yoongi continuò a guardarlo attentamente, non degnando di nessuna attenzione le persone attorno a se.
Non gli sfuggirono le occhiate del giovane, come se stesse analizzando il posto, alla ricerca di qualcuno. Non fu difficile immaginarsi chi potesse essere.
La stessa persona che per gli ultimi giorni a venire aveva stressato tutto il dipartimento dando continuamente di matto per poter organizzare al meglio ciò a cui adesso stava assistendo.
La stessa persona che come lui adesso è circondata da una sfilza di pezzi grossi, continuamente bombardato di domande e osservazioni. Era palese, neanche il Capo Redattore voleva prestar attenzioni altrui, peccato che a differenza dell' Editore Capo non poteva permettersi di accantonarle in un angolo e far ciò che più avrebbe voluto.Park Jimin.
Decise di intervenire, distrarre il ragazzo e approfittarsi di queste incomprensioni, prendendo di mano la situazione.
Si avvicinò al corpo esile del minore per coglierlo di sorpresa"Sembri un cucciolo smarrito"
Sussurrò vicino all'orecchio del biondo.
Lo vide girarsi, felice di vedere un sorriso sorpreso da parte del minore."Yoongi"
"Sono felice di vederti Jimin. Sei quì da solo?"
Chiese il maggiore, incollando gli occhi sulla figura minuta dell'altro.
Indugiò sul suo corpo, sentendo la gola improvvisamente arida davanti alle sue linee a tratti sinuose, il tutto racchiuso in un completo carbone, elegante.Agguantò un calice di champagne dal vassoio di un cameriere nei paraggi, tralasciando il fatto che sarebbe stato il quinto della serata.
"Sono stato abbandonato dai miei amici"
Rispose il più piccolo, sentendosi in imbarazzo.
"Ti faccio compagnia io"
Non fu difficile per i due instaurare come al solito una conversazione limpida, piena di risa e contatto da parte dell'Editore Capo.
Rise quando gli venne raccontato di come Jimin era stato abbandonato dai suoi amici, alla probabile ricerca di un po' di intimità.
L'altro poi lo ascolto assopito quando gli raccontò di come era stato organizzato l'evento, arricciando le labbra quando menzionò il nome di Myhan e del Capo Redattore.Yoongi sfoggiò un sorrido scintillante accorgendosi con la coda dell'occhio della presenza di Jungkook.
Si trovava dietro Jimin, infondo alla sala, bloccato dai propri vincoli.Rise leggermente quando lo vide digrignare i denti, sicuramente cercando di mantenere la calma a tutti i costi.
"Ti va di spostarci? È soffocante star qui"
Chiese Jimin, sentendo la necessità di prendere una boccata d'aria fresca.
"Uhm va bene"
La mano di Yoongi si posò su un fianco del minore, accompagnandolo verso l'uscita.
Non dimenticò di lanciare un'ultima occhiata al gruppetto attorno all'Editore Capo, scoprendo con dispiacere la sua assenza.[...]
Stavano camminando in mezzo al lungo corridoio, anch'esso decorato ed illuminato per l'occasione, quando Yoongi strattonò un braccio di Jimin, fermandolo.
"Va tutto bene?"
Domandò, riferendosi allo sguardo perso del minore, come se avesse la testa completamente da tutt'altra parte.
"S-si è tutto apposto,
penso solo di volermene andare"Una leggera smorfia si impossessò delle labbra del maggiore per un breve attimo, per poi tornare a sorridere in modo gentile
"Ti accompagno io allora"
Replicò il moro, afferrando la mano dell'altro.
"Non preoccuparti , chiamerò un Taxi"
Rispose Jimin, scostando la mano dell'altro.
"Jimin aspetta"
La voce di Yoongi si fece più seria, afferrando con più forza la mano del minore.
La smorfia infastidita nel suo viso tornò nuovamente quando l'altro provò a staccarsi dalla sua presa. Lo spinse contro il muro alle sue spalle, bloccando entrambe le sue mani sopra alla testa con una delle sue.
La sua mano libera si arpionò al suo fianco, tenendolo ben incollato alla parete fredda."Che stai facendo?"
Chiese Jimin allarmato, provando a divincolarsi dalla presa ferrea dell'altro.
Sobbalzò quando la mano arpionata al suo fianco si spostò sulla sua bocca, tappandola, evitandogli di emettere alcun suono.
Cominciò a tremare sentendo il viso di Yoongi così vicino.
Il suo naso che sfiorava la pelle del suo collo scoperto, il suo respiro caldo e un suo ginocchio a ben piantato in mezzo alle sue gambe, cercando di tenerle ben divise."Qualcosa che avrei dovuto fare da tempo"
Provò ribrezzo quando sentii l'indistinguibile aroma di alcohol provenire dalle labbra di Yoongi, mentre queste cominciarono a lasciare una scia di baci sul suo collo.
Ripulsione, avversione, addirittura disgusto quando quest'ultimo strusciò la propria durezza sul corpo di Jimin.
I suoi occhi si fecero improvvisamente lucidi, sentendosi nel panico.
Continuò a divincolarsi, a cercare di spingere il corpo che continuava a sovrastarlo, invano.
Un urlo ovattato gli uscii dalle labbra per poi sentire uno spostamento d'aria improvviso.
Successe troppo in fretta.Panico e poi il nulla.
Aprii gli occhi impaurito per poi sgranarli cadendo in ginocchio.
Con terrore negli occhi vide Yoongi cader a terra di schiena con un tonfo, per poi venir assalito dal corpo di Jeon Jungkook.
Someone is angry.
Ringrazio la piccola donut Aryenda_Joyfull per aver sopportato i miei scleri continui.
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How dare you? ➿Jikook
FanfictionDove Jimin riesce a raggiungere il sogno di una vita, fare l'editor nella casa editrice più famosa di Seoul. Dovrà aver a che fare con Jeon Jungkook, il suo burbero Capo Redattore. Rating: Red Jimin 20 Jungkook 32