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Riuscire a trovare un'accordo con la stamperia fu impossibile.
Il biondo cercò di persuaderli a stampare il numero esatto delle copie, ma non lo presero molto seriamente.

Tutto il personale gli rise in faccia.

Uno addirittura gli urlò di tornarsene dal suo capo.

Sentendosi  umiliato decise di saltare i due punti della lista riguardanti la stamperia e si soffermò sul l'ultimo.

Alzò gli occhi al cielo sospirando e si recò nella caffetteria al piano terra, nella hall.

Fortunatamente non trovò molta fila, e dopo pochi secondi venne servito da un ragazzo sorridente.

"Ciao, posso aiutarti?"

Il ragazzo era abbastanza alto con spalle davvero larghe, capelli castani, indossava una maglia nera con il logo della caffetteria e un cartellino con il nome sulla sinistra.
Jimin cercò di leggere il suo nome strizzando gli occhi 'Kim Seokjin'

"Tutto bene? Hai un aria davvero stanca"

Il biondo si risvegliò dal suo stato di trance e rispose

"Sì, scusami oggi è il mio primo giorno e non sta andando benissimo. Credo che il mio capo si diverta a farmi sgobbare come un mulo"

Non sapeva bene il perché ma a Jimin venne naturale parlare con il barista, ebbe la sensazione che quel ragazzo avesse un'aura confortante.

"Oh, mi dispiace tanto, so bene che è dura lavorare in questa casa editrice.
Anche per il mio ragazzo che lavora nel tuo stesso edificio inizialmente è stato davvero faticoso.
Tornava spesso a casa distrutto.
Ora dopo anni di fatiche si sente realizzato, fa l'Art Director"

Guardò il barista parlare con occhi sognanti, probabilmente era molto innamorato.

I due ragazzi parlarono per diversi minuti, finché dietro di se cominciò a formarsi una lunga fila di persone spazientite.
Infine prese la bevanda e corse dal signor Jeon.
Come al solito ci aveva messo troppo tempo.

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora