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"Mi spieghi perché ti sei comportato in questo modo?"

Jungkook si staccò leggermente dalla pelle del minore per porgli questa breve domanda, per poi tornare a completare la nuova scia di segni scuri sul suo collo.

Il biondo sussurrò parole sconnesse, simili ad un "non lo so" detto con affanno.
Era stato completamente sopraffatto da ciò che stava accadendo.
Si trovava del suo appartamento, più precisamente attaccato di spalle al suo portone di ingresso.
Al momento stava sentendo delle sensazioni contrastanti, da una parte c'è Jungkook che gli è addosso, sta lambendo con le sue labbra il lobo del suo orecchio sinistro mentre le sua mani sono artigliate al suo fondoschiena, lasciandoci carezze lascive.
Dall'altra parte sente dolore, senza accorgersene si è ritrovato a scontrarsi con la maniglia del portone dietro di se, con la schiena continuamente pressata contro il pezzo di ferro.

Sospirò di sollievo quando Jungkook lo prese in braccio spostandosi con il biondino aggrappato al suo corpo, pochi passi e si ritrovarono di nuovo nel divano in mezzo al salotto.
Divano che aveva già assistito a tutto questo precedentemente.

Jimin fu trascinato di peso assieme al moro, ritrovandosi ancora una volta seduto a cavalcioni sul corpo dell'altro seduto.
Jungkook gli divaricò le gambe e fece appoggiare il suo sedere sulle sue gambe, pericolosamente vicino al suo bacino.

Si guardarono per pochi secondi, il più grande accarezzò il labbro inferiore di Jimin con il pollice senza perdere il contatto visivo, in attesa.

"Uhm mi dispiace"

Jimin guardò in basso, stringendo con entrambe le sue piccole mani quella dell'altro che gli stava accarezzando il labbro.

"Per cosa Jimin?"

Jungkook gli lanciò uno sguardo penetrante, cercando di decifrare ciò che stesse passando nella testa del biondo

"Per essermi comportato da stupido, non è da me"

Jimin fece un grosso respiro, e continuò

" È stato per quella ragazza, si è comportata in modo davvero disgustoso"

Un piccolo sorriso si formò sulle labbra del maggiore

"Park Jimin, sei geloso?"

Il minore gli lanciò un'occhiataccia e negò con la testa, sentendosi arrossire.
Percepii anche la sua pelle scottare, più del dovuto.
Poi guardò le mani di Jungkook che si avvicinarono al suo viso, gli accarezzò una guancia e lo portò ancora più vicino a se, diminuendo ulteriormente la loro distanza

"Vuoi sapere una cosa?"

Jimin annuì rimanendo comunque in silenzio.

"Ho aspettato una tua reazione per tutta la serata, ero anche tentato di tenermi il numero solo per vedere come avresti reagito"

Passarono un paio di secondi e Jimin capii.

"Tu! L'hai fatto apposta"

Il moro cominciò a ridere nel vedere le sopracciglia aggrottare del biondo e la sua bocca completamente spalancata, una piccola 'o'.
L'altro lo indicò con il suo piccolo indice incolpandolo e si allontanò dal corpo caldo sottostante per alzarsi.

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora