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01:27

Jungkook's pov

Tutto lo stress e la rabbia repressa che avevo provato fino ad adesso scomparirono quando lo guardai dormire nel mio cruscotto.

Aveva passato i primi dieci minuti nella mia macchina a sbadigliare e a dire parole sconnesse.
Trovai tremendamente buffo quando cercò di trattenere il respiro per farsi passare il singhiozzo, sembrava un bambino con l'asma.

A causa della sua incoscienza decisi di portarlo a casa mia.



Dopo una buona mezz'ora di guida raggiunsi l'abitazione, parcheggiai e scesi ad aprire lo sportello dalla sua parte.

"Jimin svegliati, siamo arrivati"

Lo scossi cercando di svegliarlo.

"Umph, Taehyung ti prego, altri cinque minuti"

Si girò dall'altra pare dandomi le spalle.

'Chi cazzo è Taehyung'

Era meglio mantenere la calma, gli avrei chiesto chi fosse il giorno dopo.

Sospirai e decisi di fare come prima.
Lo sollevai come un bambino, mettendo le mani sotto le ascelle con l'intento di coricarmelo in spalla per la seconda volta in quella serata.
Ma non andò a buon fine, Jimin si attaccò al mio corpo come un koala.
Circondò le sue mani dietro al mio collo e allacciò le gambe alla mia vita.

'Come se fossi un fottuto albero'

Sorvolai sulla scomoda posizione e mi incamminai verso l'entrata.
Certo, era difficile camminare con un ragazzino attaccato al corpo ma fortunatamente era abbastanza leggero.

Andò tutto liscio finché non cominciò a muoversi.

"Oh cazzo"

Imprecai, il biondo cominciò a muovere i propri fianchi strusciando il suo bacino nei miei addominali.
Le sue mani strinsero i capelli alla mia nuca e sentii il suo fiato nel mio collo.
Respirò profondamente dicendo

"Amo il tuo profumo Hyng"

Sgranai gli occhi, fermandomi e rischiando di far cadere Jimin, solo in quel momento realizzai che avevo le mani nelle natiche del ragazzino, cercando di sorreggerlo.
La cosa peggiore era vederlo ancora addormentato, per niente cosciente della situazione in cui mi aveva cacciato.

'Jungkook mantieni la calma, questo biondino ha dodici anni in meno di te'

Scossi la testa, cercando di allontanare la fastidiosa vocina chiamata anche coscienza.

Raggiunsi la camera da letto in corsa cercando di ignorare i piccoli sospiri di piacere provenienti dal biondo.
Tutto questo mi faceva pensare al sogno che giorni fa avevo fatto, facendomi venire un estrema voglia di andare più a fondo.

'Porca puttana Jimin, se solo fossi cosciente'

Lo staccai con fatica dal mio corpo facendogli fare un verso infastidito.
Lo privai delle scarpe, calzini e giacca, ovviamente non resistendo all'impulso di sbirciare il piccolo corpo disteso sul mio letto.
Jimin si girò di lato e tornò a dormire come se nulla fosse successo.

Ero esausto.
Incredulo a tutto ciò che era appena successo.

Mi guardai, costatando che avrei avuto bisogno di una bella doccia fredda per colmare 'i bollenti spiriti'.

'Un modo più consono per dire farmi una sega a causa della persona che ora stava beatamente dormendo nel mio letto'

How dare you?  ➿JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora