Il giorno dopo si svegliò distrutta, come se la notte appena trascorsa a dormire non fosse servita a nulla, e fu costretta a prendere un'aspirina per alleviare il mal di testa. Per fortuna aveva i corsi da seguire all'università nel pomeriggio, così poté dedicarsi al suo benessere, facendo un bel bagno caldo. Indossò dei skinny jeans chiari ed un'enorme felpa grigia, con le immancabili Timberland nere. Scese in cucina, dove sua madre le aveva lasciato qualcosa con cui fare colazione prima di andare a lavoro. Si sedette a tavola per mandare giù un paio di pancake ed un bicchiere di succo di frutta, mentre guardava distrattamente dal cellulare le foto di gente varia postate su instagram. Fu per un momento tentata dall'idea di controllare un certo profilo, ma vedere la faccia di quell'essere non sarebbe stato di certo d'aiuto nel suo processo di fortificazione, così, con tanta buona forza di volontà, cacciò via quel pensiero e continuò a scorrere la home di quel social. Una volta finito di rifocillarsi, pulì le stoviglie che aveva usato, per poi ritornare nella sua stanza, che aveva bisogno di una bella riordinata.
Aveva letto su un sito che ascoltare musica potente poteva aiutare a migliorare l'umore, così scavò dalla sua playlist preferita le canzoni più movimentate e le ascoltò con le cuffie alle orecchie mentre spolverava i vari ripiani di libri. I libri per Hae erano un po' come i rapporti con le persone. Ci sono libri interessanti di cui non sei a conoscenza, e che quindi non leggerai mai; ci sono libri dalla copertina che non attira, che restano lì sugli scaffali, ma che nascondono le più belle parole al loro interno; poi ci sono i libri che inizi, leggi fino all'ultima pagina e finisci, decidendo se sono stati per te belli oppure brutti, ma in ogni caso sono terminati; e per ultimi, ci sono quei libri che ti prendono dalla prima frase, che ti trascinano in una dimensione dove non vi è altro, che ti trattengono e ti fanno piangere e ti fanno innamorare e ti fanno temere per il finale e allora li leggi con lentezza, piano piano, perché non vuoi lasciarli e li gusti parola per parola, prendendoti del tempo, fino a quando non ammetti di doverli concludere e abbandonare.
All'ultima categoria, appartiene il rapporto che Hae aveva con il suo ex ragazzo. Fu catturata dal suo primo sguardo rivolto a lei e se ne era innamorata ed aveva iniziato a soffrire, però aveva cercato di prolungare quella lenta agonia a lungo, fino a quando non era giunta alla fine della storia, un finale che non si avvicinava affatto a quello delle favole.
Per questo aveva deciso di liberarsi del passato e di tutti i vecchi rapporti instabili e dannosi alla sua salute fisica e psicologica, per dedicarsi finalmente a sé stessa, imparando ad amarsi e a proteggersi da tutti quei libri che ti prosciugano lasciandoti dentro nient'altro che un buco e bei ricordi.questo capitolo non dice niente quindi ne pubblico anche un altro
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Coldness; m.yg
Fanfiction#34 IN FANFICTION #1 IN YOONGI "Non credi sia pericoloso per una ragazza sola in un locale di sera bere così tanto?" Hae si voltò verso quella voce, con un sopracciglio alzato in segno di perplessità. Davanti si ritrovò un ragazzo alto, dai capelli...