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29 Marzo


"Te lo avevo detto che dovevi indossare anche la sciarpa."
"Potresti smetterla di sgridarmi e invece starmi semplicemente vicino?" Si lamentò Hae, avendo ascoltato già abbastanza i rimproveri da parte dei suoi genitori.
Sul viso di Yoongi si formò un sorrisetto e si piegò in avanti, per accontentare i desideri della ragazza.
"Cosa stai facendo?" Questa posò una mano sul petto del ragazzo per fermarlo e Yoongi si fermò, non di certo per la sua forza, ma perché quella domanda lo confuse.
"Cosa c'è che non va?" Le chiese accigliato e, anche un poco poco offeso.
"Intendevo vicino moralmente, non voglio far ammalare anche te" si spiegò la ragazza e Yoongi si rilassò, essendosi preoccupato inutilmente per un suo rifiuto.
"Posso sopportare un po' di febbre" la rassicurò, poi si stese al suo fianco cingendo la vita della ragazza con un braccio. Si guardarono per qualche istante negli occhi e Hae sentì ancora una volta, grazie al più grande, la sensazione che si prova quando una persona tiene ad un'altra e si interessa a lei, facendola sentire importante.
"Non mi guardare da così vicino, sono orribile." Si coprì il viso con una mano, ma subito Yoongi gliel'afferrò, non volendo si nascondesse.
"Non essere stupida" la rimproverò. Si avvicinò al suo viso e le rubò un bacio fugace, poi ritornò ad appoggiare il capo sul braccio che teneva posato sul materasso.
"Guai a te se ti lamenterai quando sarai costretto a letto a causa dell'influenza" cercò di minacciarlo Hae, ma con gli occhi lucidi per la febbre e le guance rosse, non riusciva proprio a far paura ed infatti Yoongi non poté fare a meno di ridere di fronte a tale tenerezza.
Arrendendosi al ragazzo, si appoggiò contro il suo petto beandosi del suo calore e stettero così, in silenzio per un'infinità di minuti, godendosi quel tempo in cui la madre di Hae era fuori e non poteva disturbarli.
"Stavi piangendo prima, vero?"
Hae si irrigidì, sentendo la voce del ragazzo porle quella domanda.
"Uhm, no, perché?"
"Perché avevi gli occhi lucidi, una lacrima sulla guancia che non sei riuscita ad asciugare in tempo ed un fazzoletto accartocciato nella mano."
"Acuta osservazione" ridacchiò Hae, maledicendosi mentalmente per non essere stata più attenta.
"C'è qualcosa che non va?"
Yoongi si sollevò sulle braccia e si sporse in avanti per poterla guardare in viso, ritrovandosi così molto vicino a lei. Hae deglutì non essendo ancora riuscita ad abituarsi a tale vicinanza, e scosse la testa in segno di negazione, arrossendo visibilmente. Yoongi le si avvicinò ancora di più, arrivando a poter sentire il suo respiro caldo, e la guardò scettico.
"Sì, okay, stavo piangendo."
Strinse le labbra in un piccolo sorriso timido ed allacciò le braccia al collo del ragazzo, giocando nervosamente con alcune ciocche dei suoi capelli.
"Hai presente il libro che mi ha regalato mia madre per Natale?"
Yoongi annuì, avvicinando inconsciamente una mano al viso della ragazza e prese ad accarezzarle delicatamente una guancia. Quando il sorriso di Hae si ampliò, lui si rese conto di quello che stava facendo e si fermò immediatamente, in imbarazzo. Hae gli prese la mano e la riportò nuovamente sul suo viso in una silenziosa richiesta di affetto.
"Parla di una ragazza che perde il suo fidanzato a causa di un incidente e con il passare del tempo inizia a dimenticare i vari momenti che hanno vissuto insieme, la sensazione del suo tocco sulla propria pelle. Evita di avere altri rapporti con gli umani perché non vuole fargli torti. Ma, alla fine, deve accettare di averlo perso e nulla, è stato triste." Abbassò lo sguardo, sentendosi un po' ridicola, poi aggiunse sottovoce, "sarei molto triste sei ti perdessi, non voglio neanche immaginarlo." E a pronunciare queste parole, gli occhi le si riempirono di nuovo di lacrime.
"Scusa." Portò le mani sui suoi occhi, cercando di nascondere l'evidenza.
"Sei proprio carina. Mi piace tanto questa versione dolce di te." Yoongi strinse parte del labbro inferiore tra i denti per vietare ad un sorriso di apparire sul suo viso.
Hae aprì un varco tra le dita e abbozzò un sorriso tra le silenziose lacrime che le erano sfuggite.
"Uhm, al nostro Suga, piace qualcosa di dolce... credevo che preferissi le cattive ragazze."
"Sono io il cattivo ragazzo, ho bisogno di una brava persona al mio fianco che mi tenga sulla retta via. E poi, nostro Suga?"
"E di chi altri?"
Hae dimenticò immediatamente la storia triste e si concentrò su quella domanda, desiderando ormai da tempo un chiarimento riguardo l'argomento che stavano per affrontare.
"Il tuo Suga." Yoongi le rispose ovvio, stringendosi nelle spalle e le si sedette al suo fianco per poterla guardare meglio e anche per sistemarsi in una posizione più comoda. Anche Hae, a quel punto, si sedette, sentendo il cuore iniziare a battere un po' troppo velocemente, forse a causa della febbre.
"E perché proprio il mio Suga?"
Hae lo guardò con la fronte aggrottata, cercando di estrapolare dalla sua bocca quello che voleva sentirsi dire. Strinse tra le proprie braccia parte dell'enorme coperta che aveva addosso, per sfogare la propria tensione.
"Perché sei tu la mia ragazza, non le altre" le rispose semplicemente il maggiore.
Lo stomaco di Hae si contorse su se stesso per la felicità, anche se non lo avrebbe mai dato a vedere per nessuna ragione al mondo.
"Questo quando lo avremmo deciso?" Continuò a stuzzicarlo, ma per l'unico motivo di voler essere certa di quello che aveva detto.
Yoongi si voltò a guardarla con un sorriso divertito; inclinò il capo di lato e delle ciocche di capelli gli caddero disordinate davanti agli occhi. Era davvero bello.
"Per favore, solo nei film si chiede ancora ad una ragazza una cosa del genere. Non dirmi che sei un tipo da film?" Mostrava di essere sicuro di se, mantenendo quell'espressione sfacciata ed indifferente, eppure dentro di se temeva sempre un rifiuto della ragazza, soprattutto in quel caso.
"No, non sono per niente un tipo da film. Vorrei solo sapere certe cose che mi riguardano di persona." Gli mandò un'occhiataccia per prenderlo in giro. Yoongi roteò gli occhi al cielo trattenendo un sorriso; sotto quelle poche parole scambiate, si celava una richiesta che era stata accettata ed ora entrambi si sentivano liberati da un peso.
"Hai ragione, e credo che questa cosa la debbano sapere tutti. Mi dà fastidio che la gente ti ronzi intorno."
"Ma se le uniche persone che frequento sono i tuoi amici?" Lo colpì scherzosamente su una spalla, con la forza di una povera influenzata.
"Appunto. Non puoi immaginare quello che sento quando Jimin ti stringe in quegli odiosi abbracci lunghi." Al solo pensiero, mise il broncio ed Hae non poté fare a meno di ridere, ricevendosi uno sguardo infuocato da parte del ragazzo. Non curante del suo momentaneo cattivo umore, si sporse verso di lui e portò le sue braccia a circondare il proprio corpo, ottenendo così un suo abbraccio e sprofondò il viso nella felpa nera che indossava e che emanava un buonissimo profumo di Yoongi. Era il suo ragazzo ed ora che era stato confermato, non voleva più trattenersi con lui e da quel momento in poi gli avrebbe rubato tutti gli abbracci possibili.





ho aggiornato solo perché era passato troppo tempo e si nota come non avessi voglia di scrivere dal fatto che sono tutti dialoghi e nelle mie storie non ci sono mai dialoghi...

quindi non vi dico nemmeno 'spero che vi piaccia' HAHAHA

RAGAAAA SIAMO VICINE ALLE SEIMILA VISUALIZZAZIONI, ma voi siete pazze? hahaha

vi adoro ed adoro troppo i vostri commenti

ADDIO SEE YOU IN KOREA BEACH (ditemi che avete visto il video)

Coldness; m.ygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora