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31 Dicembre

"Ieri è stato il compleanno di Taehyung, quindi abbiamo pensato di organizzare un'unica festa." Spiegò Jimin alla ragazza, che era seduta proprio accanto a lui sui posti posteriori dell'auto, mentre Jin e Namjoon erano davanti, uno che guidava e l'altro che tranquillo canticchiava la canzone alla radio.
Hae quella sera era di buon umore, come non accadeva da mesi ormai, e aveva speso un pò di tempo in più per rendersi presentabile, creando delle onde con i suoi capelli e marcando con il trucco i suoi occhi da cerbiatta. Jimin non mancò dal farle dei complimenti non appena la vide ed Hae si sentì un po' in imbarazzo, ma anche piacevolmente lusingata dalle parole del ragazzo, il quale era uscito dall'auto per andare a bussare alla porta una volta arrivati a casa della mora.
"Devo ricordami di fargli gli auguri per il compleanno, allora." Hae appuntò mentalmente una volta assimilata la notizia e si mise comoda sul sediolino, appoggiando il capo al finestrino.
"Ci saranno molte persone?" Chiese ad un certo punto, come se si fosse ricordata solo in quel momento che oltre al gruppo di ragazzi, ce ne sarebbero stati degli altri.
"Non molte, sono un altro paio di crew che frequentano la palestra con rispettivi fidanzati." Questa volta fu Jin, dal posto del guidatore, a rispondere cordialmente alla ragazza, con il suo solito sorriso gentile e posato, che le rivolse attraverso lo specchietto retrovisore.
"Mi sento un po' un'intrusa." Hae si lasciò scappare un sorriso divertito, nonostante si sentisse davvero un po' fuori luogo al solo pensiero di essere l'unica a non c'entrare con la palestra.
"Puoi sempre fingerti la mia ragazza" ammiccò Jimin, con un buffo ed adorabile occhiolino, che allo stesso tempo lo rendeva davvero attraente. O forse lo era sempre così attraente?
"Senza offesa, ma passo. Di relazioni non ne voglio neanche nella finzione." Ridacchiò la ragazza, abbandonandosi poi ad un sospiro e Jimin si limitò a ridere con lei, pur non capendo effettivamente il senso delle sue parole.
Quando giunsero in palestra, questa era decorata di palloncini dorati e rossi, serie di lampadine dello stesso colore che luccicavano a tempo, e all'interno vi era gran parte dei partecipanti, tutti vestiti abbastanza elegantemente. Anche i ragazzi che lei conosceva, e che aveva visto solo in veste di danza, cioè in tuta e felpe, sfoggiavano outfit messi bene a punto, che risaltavano ancor di più i loro fisici allenati.
Salutò anche Jungkook, vestito totalmente di nero, sorridente ed allegro ora che la timidezza iniziale era andata via, poi sopraggiunsero Hoseok e Taehyung. A quest'ultimo aspettò un abbraccio forte forte come doppio augurio, che più da Hae, fu desiderato dal ragazzo stesso che l'avvolse saltellando tra le sue braccia e la strinse a sé affettuosamente. Quando tutti si allontanarono, per salutari gli altri amici, Hae iniziò a guardarsi intorno alla ricerca dell'ultimo membro del gruppo, il quale ancora non si era fatto vivo.
Lo intravide in un angolo della stanza e, facendosi spazio tra la gente che nemmeno conosceva, lo raggiunse, ritenendo di suo dovere salutarlo almeno, ora che avevano anche trascorso un po' di tempo insieme in più occasioni.
"Ehi." Si fermò di fronte a lui, a pochi passi dalla sua figura appoggiata alla parete, con il capo chino come se stesse riflettendo su qualcosa di importante e Hae fu un tantino intimorita nel disturbarlo, anche se non lo diede a vedere. Lui, in tutta risposta, alzò lo sguardo risvegliandosi dai suoi pensieri ed osservò la ragazza per qualche secondo, prima di pronunciare "Hae Jung" in segno di saluto.
Hae ancora non capiva perché dovesse chiamarla con entrambi i suoi nomi, però la cosa non le dava particolarmente fastidio.
"Volevo solo salutarti." Si giustificò la ragazza, stringendosi nelle spalle, quando tra i due calò un silenzio che non lasciava spazio ad altre parole. Lui annuì, poi tirò fuori dalla tasca dei suoi jeans strappati sulle gambe, il cellulare e prese a smanettare con l'oggetto senza degnare più attenzioni alla ragazza. Quest'ultima, infastidita dal suo comportamento, si limitò a girare i tacchi e sparire, senza fare domande, già stufa del ragazzo dai capelli avorio.
Un passo in avanti e mille indietro.
Cercò Jimin, il quale era l'unico che cercava di farla sentire a suo agio, riuscendoci realmente, ma prima che lei potesse trovarlo, lui le afferrò il braccio con una mano per richiamare la sua attenzione.
La ottenne quando Hae si voltò verso di lui ed abbozzò un sorriso; il ragazzo, avendo assistito alla scena, la allontanò un po' di più dall'altro, prima di chiederle: "tutt'okay?"
"Sì, tranquilla questa gente, mi sento sollevata" ammise con sincerità, non capendo che Jimin si stesse riferendo ad altro.
"Sono felice; prendiamo qualcosa da bere?" Le chiese Jimin, e quando sorrise, i suoi occhi si assottigliarono ancor di più ed il nasino si arricciò appena, convincendo con quell'espressione dolce la ragazza.
Qualcuno fece partire la musica ed i ragazzi delle diverse crew iniziarono a ballare, sfidandosi giocosamente, e Hae non poté non notare quanto tutti fossero dannatamente bravi lì dentro. Si sentì così inutile ed impedita. Quando Jimin fu richiamato in pista e tutti si fecero da parte in modo da osservare la scena in cerchio, Hae si sporse incuriosita, immaginando che dovesse essere anche lui molto bravo. Ne ebbe la conferma quando Jimin, dopo essersi fatto pregare un po', lasciò andare la timidezza ed iniziò a ballare, muovendosi con tanta fluidità che anche alla ragazza veniva voglia di muoversi inconsciamente. Hae rimase a guardarlo incantata, sentendosi subito presa dalla tanta passione che il ballerino vi metteva nell'eseguire dei passi improvvisati, passione che traspariva dal suo viso rilassato e divertito.
"È davvero bravo!" Esclamò non immaginando che qualcuno potesse sentirla. Di fianco a lei, da qualche minuto, c'era Yoongi che osservava la sua stessa scena.
"Se la cava." Ad Hae sembrava quasi che Yoongi stesse cercando di sminuire la bravura del ragazzo, che intanto si godeva le attenzioni e qualche applauso.
"Se la cava? Io non ne capisco niente di danza, però lui è davvero bravo, se lo riesco a riconoscere anch'io!" poi aggiunse "Ha tutto un suo fascino quando balla" per rincarare la dose, approfittando di quell'occasione per metterlo a tacere ed infastidirlo un po'.
"Ti ringrazio, ma penso che i tuoi complimenti siano un po' esagerati." Hae sentì una voce alle sue spalle, così si voltò verso di essa pur sapendo a chi appartenesse, e sperò con tutto il cuore che Jimin non notasse il rossore che si era formato sulle sue guance quando fu scoperta nel fargli complimenti.
"Dico solo la verità." Alzò le spalle, spingendosi nervosamente indietro con il bacino sulla sedia su cui era seduta, per far aderire la schiena allo schienale.
Yoongi le fece il verso roteando gli occhi, poi borbottò qualcosa prima di andare via, che la ragazza non capì e non si preoccupò di capire.
"Mi dispiace di averti abbandonata qui, riprendiamo da dove eravamo rimasti?"
Jimin afferrò il bicchiere che aveva lasciato sul tavolo di fianco alle loro sedie, prima di andare a ballare, ed aspettò il consenso della ragazza per bere, consenso che arrivò ben presto.
Dopo qualche altro bicchiere, l'atmosfera si era fatta più leggera e i due ridevano e scherzavano, raccontandosi a vicenda episodi divertenti della loro vita. Hae aveva bevuto la giusta quantità di alcol che le aveva permesso di abbattere le sue solite barriere e di parlare liberamente con una persona, in quel caso Jimin. Quest'ultimo aveva dimostrato di avere una risata bellissima, che faceva ridere a ruota anche la ragazza, e spesso si ritrovarono a ridere entrambi senza un motivo preciso. Hae per un momento desiderò che Jimin diventasse suo amico, ma grazie ad un momento di lucidità, cacciò via quel pensiero in fretta.

sono le tre e quarantasei, questo capitolo è di quasi 1300 parole ed io ero partita con l'intenzione di scrivere capitoli di massimo 400 parole e sono arrivata al 17 il che è un record per me e questa storia ha raggiunto quasi 500 visualizzazione e RAGAZZI che numeri!
che dire, vi ringrazio per essere giunti fin qui, per aver votato, spero vivamente che qualcosa di questa storia vi stia piacendo
non ho ancora idea di quanti capitoli avrà, però stranamente mi sento molto ispirata e mi sta piacendo davvero tanto scriverla quindi niente

auguri a tutti voi un buon anno💕

Coldness; m.ygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora