Jin decise di seguire il consiglio di Hae e si mise subito alla ricerca del divanetto nel fondo. Scosse la testa maledicendosi mentalmente per essere stato così stupido a far capire a quella ragazzina di provare qualcosa per Namjoon, continuando di questo passo lo avrebbe saputo anche Namjoon stesso. L'obbiettivo sarebbe dovuto essere quello, però il maggiore temeva troppo di rovinare il loro rapporto e di conseguenza quello del resto del gruppo. Si sentiva un immaturo, un irresponsabile e cercava di reprimere con tutti i suoi sforzi quest'attrazione per il ragazzo dalla pelle olivastra. Lo aveva confessato a Yoongi, perché era più grande degli altri e sembrava un bravo ascoltatore e così infatti si era rivelato, però non gli aveva mai dato quella spinta ad agire così come aveva fatto Hae poco prima.
Numerose erano state le serate in cui si deprimeva a casa e Yoongi gli faceva compagnia, spesso uscivano e andava a bere per poter dimenticare almeno per una sera e Yoongi poi lo riaccompagnava a casa. Così successe quando incontrarono per la prima volta Hae. Jin era ubriaco fradicio e non si era reso neanche conto che la persona con cui ci stesse provando fosse una ragazza, cosa per cui si sentiva ancora in imbarazzo.
L'aria in quel locale si stava facendo troppo calda per i suoi gusti, o forse era solo ansia, così aprì i primi bottoni della sua camicia per trovare un po' di sollievo.
Poi lo vide, seduto con le braccia aperte sullo schienale del divano in pelle, di fianco a lui non c'era nessuno. Aveva gli occhi chiusi e la fronte gli luccicava per un sottile strato di sudore. Le labbra piene erano schiuse, alla ricerca di aria e Jin di fronte a quella visione si sentì mancare la terra sotto i piedi. Gli si avvicinò e poggiò una mano sulla sua spalla, così che sapesse della sua presenza.
"Nam?" Lo chiamò.
Questi aprì gli occhi di scatto, poi curvò le labbra in un sorriso facendo spuntare sulle guance due adorabili fossette. Si alzò con fatica, arrivando all'altezza del maggiore e gli si avvicinò pericolosamente, facendo indietreggiare l'altro.
"Finalmente, ce ne hai messo di tempo per raggiungermi" disse con quello stesso sorriso.
"Nam, credo tu abbia bevuto un po' troppo" si schiarì la voce Jin, non sapendo cosa fare.
"Dovresti bere anche tu ogni tanto" annuì alla sua stessa affermazione Namjoon, diminuendo di nuovo la distanza tra i due, poi avvicinò una mano al viso del più grande, accarezzandogli lo zigomo, appena sotto agli occhi e quel piccolo ed innocente tocco scatenò in Jin un temporale di emozioni.
"Dovresti scioglierti di più, invece di fare sempre il papà del gruppo, ti diverti mai?" Chiese poi, facendo scorrere la stessa mano che aveva sul suo viso, dietro la sua nuca, intrecciando le dita con i suoi capelli.
"Nam, forse è meglio che ti riporti a casa, va bene?" Jin era estasiato da quella vicinanza e da quelle piccole attenzioni che gli stava rivolgendo, però era consapevole di quanto poco lucido fosse l'altro e in qualità di maggiore del gruppo si sentiva in dovere di proteggerlo.
Namjoon annuì e Jin si meravigliò di come avesse ceduto così facilmente, "però prima voglio un bacio" ordinò quasi, sicuro di se, fissando gli occhi scuri in quelli di Jin che si erano spalancati per la sorpresa.
"C-cosa stai dicendo, Nam? Sono un ragazzo io, lo hai dimenticato?" ridacchiò per smorzare il tutto, però l'esitazione nella sua voce era evidente.
"No, però a te piaccio io, quindi cosa ti costa?" Jin non si era ancora reso conto di quanto fosse vicino l'altro, deglutì quando sentì anche l'altra mano poggiarsi sul suo fianco, costringendolo vicino al corpo del più piccolo. Una tale confusione aveva in testa, non capiva più nulla, sentiva solo il profumo del ragazzo misto a quello dell'alcool inebriargli il cervello e voleva tanto accontentarlo, però Namjoon non era lucido, non avrebbe ricordato nulla e se lo avesse fatto, si sarebbe arrabbiato a morte con Jin. Perché a Namjoon non piacevano i ragazzi, a Namjoon non piaceva Jin e non avrebbe mai chiesto di baciarlo se fosse stato in un altro momento.
"Ti prego..." soffiò contro le sue labbra, lasciando trasparire la frustrazione nella sua voce e Jin a quella preghiera non poté proprio resistere ancora.
Sapeva che se ne sarebbe pentito per tutta la vita, ma in quel momento non volle pensarci ed annullò completamente la distanza tra le loro labbra, assaporando quelle del minore come se fosse la prima, ma anche l'ultima volta.
Namjoon, dal suo canto, aveva spinto il corpo del più grande contro il proprio e sentiva il colletto aperto della camicia di Jin sfiorargli le clavicole, stringeva i suoi capelli desiderando che non si allontanasse più o che almeno restasse per ancora un altro po' e si sforzò per fare in modo di ricordare quel bacio anche quando l'effetto dell'alcool sarebbe sparito.
Se solo avesse saputo che Jin lo voleva almeno la metà di quanto lo desiderava lui, avrebbe messo da parte quella maschera di indifferenza e lo avrebbe baciato per il resto della sua vita.
Però Jin non gli avrebbe mai detto di essere fortemente attratto da lui e Namjoon, dopo quella sera, avrebbe continuato a far finta di non provare nulla per il maggiore.ciao
...
prima o poi scriverò una namjin/yoonmin/jikook
ho aggiornato per due giorni di fila, non sono brava?
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spero vi piaccia
vi voglio bene ciao
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Coldness; m.yg
Fanfiction#34 IN FANFICTION #1 IN YOONGI "Non credi sia pericoloso per una ragazza sola in un locale di sera bere così tanto?" Hae si voltò verso quella voce, con un sopracciglio alzato in segno di perplessità. Davanti si ritrovò un ragazzo alto, dai capelli...