13.

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"Mamma, papà, vado a cenare fuori, spero passiate una bella serata!" Disse Hae tutto così velocemente, che i suoi genitori dovettero farle ripetere di nuovo quello che aveva detto per capirla.
"E con chi esci?" Chiese sue madre alzando e abbassando le sopracciglia, incuriosita da quell'improvviso cambio di programma e anche felice che per una volta sua figlia trascorresse la serata in compagnia come tutti i suoi coetanei. Il padre era un po' dispiaciuto, perché ormai aveva dato per scontato di trascorrere la vigilia di Natale con sua figlia, però cercò di non farglielo notare per non rovinarle l'umore.
"Dai mamma, farò tardi." Cercò di svignarsela la ragazza, non volendo dare false speranze a sua madre nel caso le avesse detto di dover uscire con un ragazzo. Però la sua risposta ebbe proprio questo effetto. Prima che potesse dirle qualcosa, scappò da quella casa e si diresse verso la fine della strada dove Yoongi la stava aspettando in auto per non destare sospetti. Aveva deciso di indossare un vestitino abbastanza sobrio, nero con dei dettagli rossi a tema, non per attirare l'attenzione degli altri, ma per sentirsi carina. Aveva delle scarpe rosse non troppo alte e il suo solito cappottino nero. I capelli lisci le ricadevano a ciocche sulle guance, mentre gli occhi erano risaltati da una sottile linea di matita nera e mascara. Quando Yoongi la vide aprire lo sportello dell'auto, le rivolse un veloce sguardo senza indugiare, e la salutò.
"Buonasera Hae." Teneva una mano ferma sul volante e l'altra vicina alle chiavi, pronto a mettere in moto l'auto.
"Buonasera Yoongi." Sorrise divertita la ragazza di fronte a tutta quella formalità, poi si mise comoda sul sediolino accanto al ragazzo e allacciò la cintura. Il viaggio durò circa dieci minuti, in cui l'unica cosa che si sentiva era la musica dello stereo e le altre auto che erano in strada. Una volta giunti alla meta, Yoongi uscì dall'auto velocemente e poi si diresse dall'altro lato prima che la ragazza uscisse, per aprirle lo sportello. La naturalezza con cui lo fece, dava a pensare che non era un gesto fatto di proposito, ma un'azione abitudinale. Hae lo ringraziò comunque in un sussurro e dubitò che l'altro lo avesse sentito. Entrarono nel piccolo ristorante come una coppia di amici, una accanto all'altro, poi un cameriere accorse in loro aiuto mostrando loro il tavolo che avevano prenotato.
"Non male." Disse la ragazza, guardandosi intorno mentre si sedeva di fronte al ragazzo.
"Sì, ci sono stato un paio di volte e non mi sembra affatto male. In più si può ordinare anche una semplice pizza, quindi non mi dispiace." Spiegò Yoongi, osservando la ragazza mentre si spogliava del suo cappottino, notando solo in quel momento cosa stava indossando.
"Bel vestito, ti sta bene." Ammise sinceramente, rivolgendo per la prima volta alla ragazza un commento carino.
"Grazie." Mormorò Hae, abbassando lo sguardo sulle proprie mani sottili, sperando che le sue guance non si colorassero di rosa a quel complimento.
Arrivò un altro cameriere salvandola in calcio d'angolo, per prendere gli ordini ed entrambi i ragazzi si ritrovarono d'accordo nel prendere una pizza. Hae fece avvicinare il ragazzo che stava lavorando per poi chiedergli discretamente qualcosa che Yoongi non riuscì a sentire. L'altro annuì una volta che la ragazza finì di parlare e le sorrise, prima di andare via con un inchino.
"Cosa gli hai detto?" Le chiese Yoongi, tenendo le mani incrociate e lo sguardo fisso sul viso della mora.
"Sei inquietante" borbottò Hae, poi aggiunse "gli ho chiesto se poteva portarmi una pizza con salsiccia e patatine, l'ho vista fare da un pizzaiolo italiano."
Yoongi annuì semplicemente.
Dopo poco le pizze arrivarono ed entrambi iniziarono a tagliarle con le posate per farle raffreddare.
"Come mai non sei con la tua famiglia o i tuoi amici?" Hae cercò stranamente di fare conversazione, nonostante i suoi piani fossero quelli di starsene in silenzio e mangiare; Yoongi emise un piccolo sbuffo, prima di addentare un trancio di pizza, prendendosi tempo per rispondere.
"Non avevo voglia di stare con loro, e non conosco altre persone."
"Quindi sono la ruota di scorta." Scherzò Hae, ma il ragazzo non notò la punta di sarcasmo e la guardò preoccupata non sapendo come rimediare.
"Scherzavo" subito aggiunse la ragazza "infondo anche tu sei la mia ruota di scorta" lo stuzzicò, gustando la pizza che aveva ordinato e che era più buona del previsto.
"Stai zitta, che scommetto se non fosse stato per me ora te ne staresti da sola nel letto della tua stanza a guardare uno stupido film di Natale" stette al gioco il ragazzo.
Purtroppo però, quello non era falso, molto probabilmente la serata senza Yoongi sarebbe andata a finire così.
"Non è vero, starei con i miei amici a divertirmi." Asserì offesa la ragazza, mentendo spudoratamente.
"E allora perché hai scelto di stare con me?" Yoongi sapeva di averla incastrata, di certo però non immaginava quale fosse la situazione di Hae. Questa continuò a mangiare la sua pizza, senza guardarlo, non avendo una risposta che tenesse.
"Ecco, il tuo silenzio è una conferma della mia ipotesi." Sorrise Yoongi vittorioso, sembrando per la prima volta da quando Hae lo aveva conosciuto, seriamente divertito e non scocciato come al solito.
Dopo un po' arrivò anche il conto e Yoongi insistette per pagare per entrambi, nonostante Hae non fosse d'accordo, ed infatti rimase a borbottare cose senza senso per mostrare il suo dissenso anche quando uscirono da quel ristorante, un pochino felice però di come era andata quella serata.

Coldness; m.ygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora