30.

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Hae era arrivata in anticipo in palestra di proposito per poter guardare i ragazzi ballare, cosa che aveva sempre desiderato fare. Era seduta su una sedia con lo schienale di tela e li osservava in silenzio, non volendo disturbarli tantomeno deconcentrarli. Jimin le aveva rivolto un sorriso attraverso lo specchio quando l'aveva notata, sorriso che Hae aveva ricambiato felice, mentre Yoongi continuava attentamente a seguire le indicazioni di Namjoon, il piccolo leader di quel gruppo, che amorevolmente come se fossero tutti suoi fratelli, li aiutava e spronava uno ad uno. Dopo circa un'ora decisero di terminare la sessione e di andare a darsi una rinfrescata, a turno così che potessero tenere compagnia alla ragazza. Hae indossava il suo cappotto più caldo perché quel giorno a Seul aveva nevicato ed aveva ben pensato di proteggersi da quel freddo tagliente.
"Hae Jung."
"Yoongi."
Non si sarebbe mai tolto il vizio di chiamarla con il suo nome per intero. Il ragazzo in questione prese un'altra sedia e la spostò accanto a quella di Hae per poi lasciarsi andare su di essa, troppo esausto.
"Ti vedo in forma." Il tono scherzoso della ragazza lasciava trasparire tutta l'ironia delle sue parole, infatti lo stava guardando tutto steso nel migliore dei modi su quella sedia, con gli occhi e le labbra socchiusi, come se stesse cercando di prendere un po' di fiato. Dopo un po' lui si voltò verso di lei e le rivolse un abbozzo di sorriso stanco.
Dato che avevano finito di allontanarsi, per evitare di prendere una bella bronchite, avevano acceso i riscaldamenti ed Hae se ne accorse perché cominciò a sentire le sue guance scaldarsi così decise di levarsi il cappotto e tenerlo da parte per quando sarebbe dovuta ritornare fuori. Si sentì immediatamente più leggera, ora coperta solo di un maglioncino stretto ed un paio di jeans. L'altro la osservò eseguire quei gesti e con uno sguardo la scrutò dalla testa ai piedi, tanto che lei si sentì un po' a disagio. Si risedette e prese a giocare con le proprie mani appoggiate sulle cosce, non sapendo cosa dire e sperando che qualcuno venisse in suo aiuto.
"Sei troppo magra."
Non seppe se sentirsi sollevata a quelle parole, contenta che lui non avesse notato i difetti che lei sapeva di avere in quel breve momento in cui l'aveva guardata, o infastidita da quel troppo e dal suo poco tatto. Restò in silenzio.
"Domani ti porto a casa mia e ti faccio mangiare per bene, poi..." prese una pausa, inumidendosi le labbra e spostando lo sguardo dinanzi a sé "poi mi andrebbe di parlare."
Hae tornò a guardarlo di scatto, sorpresa da quella richiesta che proveniva dal ragazzo più taciturno del mondo, ma anche preoccupata perché non aveva idea di cosa volesse parlarle. Lui sembrò notare quella sua preoccupazione e la rassicurò in fretta, con un'espressione però per niente rassicurante.
"Voglio solo conoscerti un po' meglio, tranquilla." E prima che lei potesse ribattere, Jimin ora fresco e profumato, uscì dagli spogliatoi e corse verso di lei per racchiuderla in un abbraccio; al che, Yoongi, non avendo altro da dire, andò a fare anche lui la sua meritata doccia.
"Scusami se non ti ho salutata bene prima, ma ero sudato." Ridacchiò stritolandola con le proprie braccia e Hae non potè notare anche quanto lui fosse magro, sotto quella felpa nera. Dopo un po' la lasciò andare e così poté salutare anche gli altri, che suggerirono di andare nella loro stanza per fare qualcosa insieme. Jimin porse una mano alla ragazza per aiutarla ad alzarsi ed andare con lui, ed Hae pensò di aspettare Yoongi prima di raggiungerli, ma non seppe dire di no a quel sorriso dolce.
"Guardiamo un film!" Jungkook saltellava attorno a Jin e Namjoon, cercando di convincerli ed Hoseok gli lanciò un'occhiataccia.
"Niente film smielati e deprimenti questa volta." Jungkook si limitò a roteare gli occhi, prima di andare a scegliere un film da guardare. Hae li guardava in silenzio, con un piccolo sorriso stampato sulle labbra, non riuscendo a non pensare quanto fossero un bel gruppo di amici, come si incastrassero bene nonostante ognuno avesse un carattere totalmente unico e diverso dagli altri. Si sentì trattenere un braccio e si voltò per vedere di chi si trattasse.
"Lasciamo a loro il lavoro sporco."  Le fece un'occhiolino ammiccando divertito ai ragazzi e la trascinò sul divano più grande. Intanto Jin cercava di convincere il ragazzo più maknae del gruppo, Jungkook, a scegliere un film che potesse piacere a tutti, Hoseok tentava di aprire delle confezioni di pollo fritto, Namjoon prendeva dal frigo delle bottiglie di acqua e succhi vari, cercando di non farle cadere mentre le teneva tutte tra le braccia. Yoongi ci stava mettendo più del dovuto, infatti quando arrivò tutti erano già seduti.
"Vede che avete già preso tutti posto" esordì atono quando entrò nella stanza, nascosto nella sua felpona nera. E senza farsi troppi problemi, andò a sedersi giusto in mezzo a Jimin ed Hae, facendosi spazio per stare comodo, poi rivolse il sorriso più finto ad entrambi. Hae scosse la testa, ormai arresasi agli atteggiamenti imprevedibili di quel ragazzo, e si fece da parte per lasciargli spazio. Jimin fu infastidito piuttosto tanto da quel comportamento, ma cercò di non fare storie e gli rivolse solo un semplice sorriso, prima di affermare con poca convinzione "chi va a Roma, perde la poltrona."
"Menomale questo sia un divano allora" gli rispose Yoongi e la fitta rete di significati dietro quelle due frasi fu compresa solo dai due.
"Allora, lo vediamo o no questo film?" Chiese poi, ottenendo un'occhiataccia di rimprovero da Jin.

Coldness; m.ygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora