"Consideralo come un regalo di Natale." Yoongi era davvero scocciato dal continuo brontolare della ragazza, riguardo al conto pagato da lui.
"Okay, te ne farò uno anche io allora" mormorò Hae, non riuscendo a darsi pace, mentre camminava di fianco al ragazzo, stretta nel suo cappottino nel tentativo di ripararsi al meglio da quel freddo.
Le strade che stavano attraversando erano colme di locali e luoghi di incontro, illuminati da mille serie di lampadine dorate, le persone si divertivano sia all'interno che all'esterno, riscaldandosi con il cibo e le bevande. Sembravano tutti così felici.
Ad un certo punto, tra i vari ragazzi che animavano quei luoghi, ne vide due in particolare, gli ultimi che avrebbe voluto incontrare con lo sguardo e si sentì mancare nel vederli insieme. Non che non se lo aspettasse, avevano fatto anche di peggio, ma avere così, davanti ai suoi occhi, ciò che aveva sempre potuto solo immaginare, le fece davvero male nelle viscere.
Yoongi se ne accorse dalla stretta che Hae rivolse con entrambe le proprie mani al braccio del ragazzo, inconsapevolmente, come se avesse bisogno di scaricare tutte le emozioni che stava provando in quel momento su qualcosa che non fosse lei, tantomeno i due piccioncini seduti ad ancora un po' di metri da loro. L'altro ancora non capiva cosa stesse succedendo, però dal viso della mora era difficile capire qualcosa, così si limitò a seguire il suo sguardo puntandolo su quelli che per lui erano due semplici innamorati.
"È... è il ragazzo che ti piace?" Chiese esitante, immaginando probabilmente che la ragione di tanto nervosismo fosse la vista del ragazzo che le piaceva con la sua fidanzata. Hae scosse la testa in risposta, riprendendosi solo allora da quello stato di trance, ed infatti si rese conto di essere stretta al braccio del ragazzo e lo lasciò in fretta. L'espressione di questi era ancora interrogativa, così Hae spiegò brevemente cercando di ricomporsi, parlando con una calma spaventosa, degna del ragazzo dai capelli color avorio.
"Era il mio ragazzo, e l'altra è quella che consideravo la mia migliore amica, nonché persona che mi ha tradito con lui, per ben due mesi di fila, facendomi sentire una pazza quando le confidavo di aver notato qualcosa di strano nei comportamenti di quello stronzo. Ed ora hanno finalmente trovato il coraggio, a quanto pare, di uscire allo scoperto, tanto quella stupida di Hae non c'è più a rovinare i loro piani." Sputò tutto con lentezza, cercando in qualche modo di imprimere le proprie parole nella mente di Yoongi, come se stesse cercando di far provare a qualcun altro il dolore che aveva sentito nello scoprire quella faccenda. Nel frattempo continuavano a camminare, come se nulla fosse, Yoongi se ne restava in silenzio senza sapere cosa dire ed Hae si impegnava a mantenere il respiro costante al pensiero di quei due abbracciati, baciarsi e poi fare altre mille cose che non avrebbe mai voluto immaginare.
"Guardali, loro sono felici, senza alcun senso di colpa a rodergli lo stomaco, mentre io? Io ho passato le notti a piangere come se per loro ne valesse davvero la pena, io ho perso insieme la persona che amavo e la mia migliore amica da anni, la mia ombra, sempre insieme. Come è possibile fare una cosa del genere?" Si voltò verso Yoongi, questa volta parlando davvero a lui "Tu avresti fatto lo stesso? Non sarebbe stato meglio ammettere dall'inizio di voler stare insieme, ferendomi una sola volta e basta? Io li avrei lasciati fare, li avrei lasciati andare, sarei stata male sì, ma per il loro abbandono, non per l'infinita sfilza di tradimenti. Dimmi Yoongi, sono così terribile? È colpa del mio viso o del mio corpo o del mio carattere? Cosa devo cambiare?" Queste parole risultavano più come un disperato bisogno di aiuto, Hae tentava di trattenere le lacrime e con sua fortuna ci riuscì, si sentiva già abbastanza stupida così, a sfogarsi con un altro ragazzo, al quale non importava nulla dei suoi problemi adolescenziali, che colpivano tutti prima o poi. Abbassò lo sguardo sulle proprie scarpe, non sentendo risposta da parte di Yoongi, e quella fu una conferma a tutti i suoi dubbi, Hae non era abbastanza da trattenere un ragazzo, un'amica, non era abbastanza bella, abbastanza intelligente, abbastanza interessante. Con quel caratterino che si ritrovava sarebbe potuta restare sola a vita. E poi quanto era ridicola, dopo mesi era ancora ferma con il pensiero fisso su quei due, nonostante avesse provato a non pensarci, a diventare forte, a credere di essere abbastanza per lei e di non aver bisogno di qualcun altro, Hae si sentiva così terribilmente sola. Si era fermata per un momento, poi riprese a camminare, mormorando un 'non ci pensare', ma Yoongi le afferrò la mano e camminò abbastanza vicino, ma non troppo, agli altri due ragazzi, aspettò che lui rivolgesse lo sguardo ad Hae, sguardo che la ragazza ricambiò con tanto disprezzo, e poi lei sentì le sue mani sulle proprie guance, che la costrinsero a guardare verso gli occhi di Yoongi.
"Non ti conosco abbastanza da poterti giudicare come una bellissima persona, in poco tempo sono riuscito a scorgere tanti difetti e chissà quanti ne scoprirò con il tempo. Però posso dirti che nessuno merita di essere trattato in questo modo, neanche la persona peggiore del mondo, quindi ora smettila di penarti per quello stronzo e fagli capire cosa si sta perdendo."
Lo sguardo dell'altro ragazzo stava ancora bruciando sulla sua pelle, ma in quel momento la sua attenzione era rivolta a Yoongi, il quale aveva pronunciato quelle parole così giuste con così tanta sicurezza ed Hae si sorprese perché quelle parole erano molte di più di quelle sommate che le aveva rivolto in circa un mese. Ma la cosa che più la sorprese, furono le labbra di Yoongi, che si posarono sulle proprie, nel esatto momento in cui l'altro li stava guardando incuriosito, e le mani di Yoongi che si spostarono una dietro la sua nuca e l'altra sul suo fianco, racchiudendo il suo corpicino tra le proprie braccia, contro il proprio busto, mentre le lasciava un bacio dolce e lento sulle labbra. Quando si allontanò, il ragazzo subito si voltò sugli altri due che avevano assistito la scena e rivolse un sorriso al maschio, prima che questi scuotesse la testa e sospirasse frustrato guardando altrove.
Hae non era riuscita a fare o dire niente, semplicemente era rimasta sotto shock a causa di quel gesto inaspettato e così casto, compiuto però nel momento più giusto.
"Grazie." Si ritrovò a dire stupidamente, e Yoongi sorrise ancora, beffardo e divertito, prima di aggiungere "ora gli abbiamo dimostrato che puoi stare bene anche senza di lui."
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Coldness; m.yg
Fanfiction#34 IN FANFICTION #1 IN YOONGI "Non credi sia pericoloso per una ragazza sola in un locale di sera bere così tanto?" Hae si voltò verso quella voce, con un sopracciglio alzato in segno di perplessità. Davanti si ritrovò un ragazzo alto, dai capelli...