Coldness; m.yg

19.

1 Gennaio

Chul, il suo tormento da quando aveva iniziato la scuola, si avvicinò alla bambina con un sorrisetto malefico sulle labbra, pronto a cominciare la sua tortura di routine.
"Perché sei così triste Hae? Mamma non ti ha dato la merendina oggi? Tranquilla, potrai mangiare il tuo stesso grasso quando ti verrà fame" Chul iniziò a ridere, mostrando i sue denti con fin troppo spazio tra di essi, e tutti i bambini che le stavano intorno lo seguirono a ruota, ridendo a crepapelle ed indicandola con le loro dita sporche di terra. Comparve anche la maestra, che invece di fermare gli altri bambini, iniziò a ridere a sua volta.
"Kim, dovresti mangiare un po' di meno; saresti una bellissima bambina se solo ti curassi un po' di più."
Gli occhi di Hae si riempirono di lacrime, mentre guardavano tutte le bambine intorno a se, tutte belle e magre con i capelli lunghi e lisci e il viso perfetto. Lei aveva solo dieci anni, eppure era già così brutta. Si guardò le gambe e queste iniziarono ad ingrossarsi sempre di più, così come le sue mani e la sua pancia e più lacrime iniziarono ad uscire dai suoi occhi, voleva urlare, ma se avesse aperto la bocca avrebbe iniziato a vomitare, però il corpo le faceva male, la pelle bruciava e...
Cavoli, iniziare l'anno con un incubo del genere non era quello che Hae desiderava. Si sollevò mettendosi a sedere e sentì le mani bruciare a contatto con le lenzuola. Accese la lampada appoggiata sul comodino, ma continuava a non vedere bene e solo dopo un po' si rese conto che fosse colpa delle lacrime che minacciavano di uscire.
Quel sogno Hae lo aveva fatto tante volte e la cosa peggiore era che la sua fonte di ispirazione era la realtà, la triste realtà di una piccola bambina che aveva a lungo dovuto sopportare le critiche di compagni di classe, insegnanti ed i suoi familiari addirittura. Solo perché aveva qualche chilo di troppo, perché era molto timida e faticava a stringere amicizia con le altre coetanee ed era spesso lasciata sola in disparte. Hae ricordò il primo giorno di liceo, i soliti sguardi cattivi che le rodevano la pelle, le offese taglienti, le messe da parte, i commenti negativi da parte dei ragazzi. Cambiò tutto nell'arco di due mesi, durante le vacanze prima del penultimo anno, Hae aveva deciso di ribaltare la situazione e fare in modo che le persone che l'avevamo sempre giudicata male, iniziassero ad apprezzarla. I suoi piani però, non furono dei migliori. Cominciò quella che lei riteneva una dieta drastica, ma non pericolosa, che consisteva in litri e litri d'acqua, mele verdi, gomme da masticare e migliaia di copertine di modelle coreane dai fisici minuti ed esili da cui trarre motivazione. A tavola tagliava sempre il cibo con molta lentezza, fino a quando i suoi genitori, stanchi di aspettarla per ore, non si ritiravano e lei poteva buttare tranquillamente tutto in luoghi sicuri. Così, dopo quattro settimane circa, aveva perso una buona dose di chili e sua madre ne fu addirittura felice, convinta che sua figlia avesse finalmente trovato il modo di mangiare bene e sano senza ingrassare. Era ignara di tutti i pizzichi che la ragazza si dava sui polsi ogni volta che sentiva il desiderio di mandare qualcosa giù, era ignara delle buste di alimenti che andava a portare ai cani abbandonati alla fine della strada e di tutte le notti trascorse a piangere quando il suo stomaco reclamava cibo e la sua testa le girava come un vortice. Tutti quei sacrifici avevano però ripagato Hae di un fisico molto magro, fosse troppo, e finalmente dopo tutta una vita, all'età di diciassette anni, aveva trovato una persona che l'apprezzasse e l'amasse: Dae Hyun.

credo che da ora in poi ci sarà qualche capitolo così, improntato sul passato (mi manca già Yoongi, è possibile?)