15.

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Il tragitto verso l'auto fu silenzioso, Hae era imbarazzata, un po' delusa per quello che aveva visto, ancora sorpresa per come Yoongi si era mostrato; tralasciando il bacio, un semplice bacio, le sue parole erano state carine e la ragazza non si aspettava che lui potesse essere tanto comprensivo. Si rese conto di non conoscerlo per niente, però era proprio questo il suo obbiettivo, tenersi alla larga dalle persone per non affezionarsi più a nessuno e non rimanere male alla perdita di qualcuno. Hae sapeva benissimo che se avesse cercato di approfondire il rapporto con Yoongi, o con chiunque dei suoi amici, si sarebbe affezionata come una stupida che non ha imparato la lezione e poi ne avrebbe pagato ancora le conseguenze.
Giunti al veicolo, vi entrarono e il ragazzo accese i riscaldamenti così che entrambi si potessero riprendere dal freddo. Solo in quel momento Hae si soffermò ad osservare l'outfit del ragazzo, il quale indossava sotto al lungo e caldo giubbino nero, un maglioncino verde militare e dei jeans scuri strappati sulle ginocchia. Dopo quest'accurata analisi, sollevò lo sguardo sul viso del ragazzo, che se ne stava appoggiato al sediolino, non intenzionato ancora a tornare a casa.
"Grazie" gli disse semplicemente, guardando Yoongi che aveva gli occhi socchiusi, senza lasciar trapelare alcuna emozione e il capo poggiato all'indietro.
"Non devi ringraziare. Mi dispiace se quel gesto ti ha dato fastidio, ma in quel momento ho pensato fosse le cosa più giusta da fare." Yoongi si voltò finalmente verso di lei, con uno sguardo di scuse ed Hae scosse la testa, come a dirgli di non preoccuparsi.
"Mi ci vorrà ancora poco tempo, poi ritornerò la Hae di prima" affermò la ragazza sorridente, poi aggiunse "ora però dimentica tutto quello che ti ho detto, mi sento ancora molto stupida per averti fatto sorbire le mie lamentele."
"Hae Jung" la richiamò Yoongi, con voce seria.
"Sì?" Hae si voltò nuovamente verso di lui, curiosa.
"I problemi non sono piccoli o grandi, non vi è alcuna scala che li classifica, quindi non devi sentirti stupida se stai male perché delle persone ti hanno fatto qualcosa di brutto. Nemmeno se nel mondo c'è di molto peggio. E sappi che puoi parlare con me di qualunque cosa, e se non ti sembro adatto, puoi parlare con Jin, Namjoon o... o Jimin" si prese una pausa "però non tenere tutto dentro."
Hae non potè non sorridere a quelle parole e da un lato avrebbe voluto strozzarlo con le sue stesse mani, perché stava tentando con tutte le sue forze di mantenere il distacco con le persone ed invece lui si stava mostrando come una persona comprensiva e solidale. Hae sapeva che non doveva cascarci, che da qualche parte ci sarebbe stata una grande fregatura, però decise di non pensarci per quel momento e di lasciarsi andare per un'ultima volta. Si piegò verso il ragazzo ed avvolse le proprie braccia attorno al suo busto, non riuscendo a stringerlo tutto, ed appoggiò una guancia sul suo petto ricoperto dai vari strati di vestiti. Yoongi non se lo fece ripetere due volte e ricambiò quella stretta, tenendo la ragazza vicino a sé e racchiudendola in un abbraccio un po' impacciato, non essendo abituato a quel tipo di manifestazioni di affetto.
"Okay, ora dimentica anche questo e stiamo apposto." Hae si ricompose dopo meno di qualche minuto ed allacciò la cintura, cercando di tenere a bada quel sorriso che minacciava di aleggiare sulle sue labbra.

non ho riletto mille volte quindi chiedo scusa per i millemila errori
e niente, spero che il capitolo non sia stato di vostra noia e volevo ringraziarmi per i voti ai capitoli precedenti

(ripeto che, conoscere il vostro parere non mi dispiacerebbe affatto)

Coldness; m.ygDove le storie prendono vita. Scoprilo ora