Quando arrivarono a destinazione, ad Hae parve vedere il ragazzo emozionato, che a stento riusciva a trattenere un sorriso e a quella visione non riuscì a non essere di buon umore anche lei, nonostante fosse in ansia di scoprire di chi si trattasse.
Yoongi aprì la porta ed entrò per primo, posando le chiavi della macchina nel cassettino di un mobile e poi fece un cenno con la testa a suo fratello per avvisarlo del loro arrivo.
"Buongiorno, Hae!" La salutò questi una volta vista la ragazza e lei ricambiò con un inchino ed un caloroso sorriso.
In così poco tempo era riuscita ad affezionarsi anche al fratello di Yoongi, lo trovava davvero simpatico ed adorabile, al contrario dell'altro.
"Uhm, chi è questa persona che devo conoscere?" Chiese la ragazza, non stando più nei suoi panni.
"Sei proprio curiosa, eh?" Yoongi le scompigliò i capelli, poi poggiò le mani sulle sue spalle dal retro e con una leggera pressione la guidò in cucina, dove però Hae continuava a non vedere nessuno e si chiedeva sempre più insistentemente se non la stessero prendendo in giro.
"Holly?" Chiamò ad un certo punto Jae, facendo confondere di più la ragazza. A quel richiamo, saltò fuori su una sedia un adorabile cagnolino, affacciandosi sul tavolo.
"Oh mio Dio." Furono le uniche parole di Hae, che subito accorse verso quella bestiolina dal pelo marroncino e riccio e il muso dolce.
"Ma quanto sei carino?" Usò una voce tenera, accarezzando il cane che, a quanto sembrava, si chiamava Holly. Questo iniziò a saltellare sul posto, leccando felice la mano della ragazza.
"Lo sapevo che le sarebbe piaciuto!" Esultò il fratello maggiore, facendo compagnia ad Hae per giocare con il nuovo arrivato.
"Ci ha messo un po' di tempo, però ha finalmente trovato un amico da portarmi a casa e..." abbassò improvvisamente il tono di voce, portando una mano a nascondere la bocca "se ne è innamorato anche lui" sorrise trionfante.
"Jae, credi davvero che non ti abbia sentito? Non me ne sono innamorato, semplicemente ho deciso di accettare la sua presenza in casa dato che non posso fare altro." Sentendo parlare Yoongi, il cane gli corse incontro, girandogli intorno e, Yoongi, come se avesse dimenticato le parole appena dette, si abbassò per fargli le coccole.
Il fratello ed Hae si guardarono scuotendo la testa e con un piccolo sorrisetto.
Se aveva organizzato una cena apposta per celebrare la presenza di un nuovo membro in famiglia, voleva dire che ci teneva già abbastanza al piccolo Holly.
Il cagnolino non fece altro che scodinzolare attorno ai ragazzi mentre mangiavano, sperando di intenerirli abbastanza per farsi dare qualcosa di buono che non fossero crocchette e, grazie ai suoi occhioni neri, ci riuscì.
Dopo cena, Jae portò fuori il cane per fargli fare una veloce passeggiata, mentre gli altri due si ritirarono nella camera di Yoongi per starsene un po' da soli.
"Yoongi, mi suoni qualcosa?" Chiese Hae ad un certo punto, curiosa di sentire il ragazzo suonare al piano, dato che l'unica volta che era successo, lui non era neanche a conoscenza di ciò. Yoongi accettò con molto piacere e si sedette sul panchetto, sistemandosi per poter esibire uno tra i suoi brani preferiti. Hae, intanto, se ne stava stesa sul letto del ragazzo, inebriata dal suo profumo che aleggiava ovunque nella stanza e strinse forte un cuscino, sorridendo felice. Yoongi iniziò a suonare ed Hae si innamorò di come muoveva le dita sui tasti, di come il suo capo ondeggiava leggermente seguendo la musica che lui stesso creava e della sua espressione rilassata. Era come se non avesse più bisogno di difese, Yoongi così era nel suo mondo e faceva ciò che amava fare, senza vergognarsi, senza preoccuparsi di avere le proprie emozioni e i propri sentimenti nudi sotto gli occhi della ragazza.
Quando il brano finì, alzò lo sguardo verso Hae come a cercare la sua approvazione, ma la trovò persa in uno stato di estasi con gli occhi chiusi. Li riaprì quando si sentì il suo sguardo addosso e gli sorrise.
"Sei magnifico."
Quel semplice complimento fece imbarazzare Yoongi, che però non glielo diede a vedere.
"Si tratta solo di pratica..." cercò di sminuire lui.
"Si tratta di talento" gli rispose Hae, con convinzione. Si alzò dal letto e gli si avvicinò titubante, lui però la prese per i fianchi e la fece sedere sulle proprie gambe.
"I miei genitori lo chiamavano perdita di tempo" affermò lui, tristemente.
Hae portò una mano tra i suoi capelli e prese ad accarezzarglieli, sapendo quanto piacesse al ragazzo ed infatti lo vide rilassarsi sotto i suoi occhi.
"Io credo che se capissero di avere un piccolo prodigio in famiglia, si sentirebbero davvero fieri di te." Gli lasciò un debole bacio sulle labbra, approfittando di quel suo momento di sospensione dalla realtà, ma Yoongi subito riaprì gli occhi e la guardò con un sorrisetto.
Hae arrossì, nascondendo il viso contro la sua maglia.
"Non ti si addice la parte della timida."
"Non sto facendo la parte della timida, e non lo sono" affermò lei con sicurezza.
"Baciami, allora."
Un sorriso poco dolce si formò sulle labbra di Yoongi e tentarono tanto Hae, ma questa subito si distrasse a causa di una domanda che voleva porgli da tempo.
"Yoongi, perché quella ragazza, la sera al locale, ti chiamò Suga?"
Con tutte le sue forze, cercò di mascherare il pizzico di gelosia nella sua voce, invano però.
"È il mio nome d'arte" le spiegò lui semplicemente e la ragazza si ritrovò ad annuire, incassando l'informazione e sentendosi anche un po' infastidita per non saperlo.
"Io e i ragazzi ci siamo iscritti ad un casting tenuto da una famosa azienda musicale, vorremmo tentare di affermarci seriamente come gruppo."
Hae schiuse le labbra per dire qualcosa, ma non vi uscì nulla; lo guardò sorpresa, con i suoi grandi occhi scuri.
"Non credo verremo notati, ma vale la pena provare."
"Suvvia, non essere negativo. Penso siate abbastanza bravi da potervela cavare con tranquillità."
Le mani di Yoongi strinsero i suoi fianchi e la costrinsero ad avvicinarsi di più a se, facendo scontrare i loro petti, affinché potesse guardarla negli occhi e soffiare queste parole contro le sue labbra: "ritornando a noi, non mi dovevi un bacio?"
"Non ti devo proprio nulla" rispose lei, guardando con insistenza le labbra del ragazzo che in quel momento erano più gonfie del solito.
"Mi pare che tu lo desideri più di me" e detto ciò si morse parte del labbro inferiore e quel gesto fece perdere del tutto le staffe ad Hae, che si fiondò sulle sue labbra senza lasciargli via di scampo. Le mani del ragazzo si fecero spazio sulla schiena di lei, insinuandosi al di sotto della camicia e quel suo tocco freddo e delicato la fecero rabbrividire.
Si strinse ancora di più al suo corpo, desiderando più contatto, mentre le sue mani tiravano le punte dei capelli del ragazzo, sempre più bisognosi l'uno dell'altro, ma uno bussare alla porta li interruppe.
"Jae, spero per te che sia importante" ringhiò lui, staccandosi appena dalle labbra della ragazza.
"Credo che la madre di Hae la stia chiamando a telefono ed il cellulare era in cucina..." rispose il maggiore dall'altro lato, facendo allarmare la ragazza, che di corsa andò a rispondere lasciando uno Yoongi interdetto, ancora seduto davanti al pianoforte.
"Il tempismo."come al solito, vi ringrazio per aver letto e per i voti e i commenti carini ai capitoli precedenti
vi voglio tantissimo beneedit: v'immaginate se non era Jae, ma un serial killer? lol
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Coldness; m.yg
Fanfiction#34 IN FANFICTION #1 IN YOONGI "Non credi sia pericoloso per una ragazza sola in un locale di sera bere così tanto?" Hae si voltò verso quella voce, con un sopracciglio alzato in segno di perplessità. Davanti si ritrovò un ragazzo alto, dai capelli...