Quella sera Yoongi decise di non fermarsi a cena, perché non se la sentiva di trascorrere la serata con i genitori della ragazza, non si sarebbe sentito a suo agio ed Hae fu felice di quella scelta, perché non voleva che sua madre iniziasse a creare veri e propri film che vedevano come protagonisti i due giovani ragazzi. Se avesse saputo che sua figlia veniva fuori da una relazione finita male, forse avrebbe capito che tra i due non ci sarebbe mai potuto essere niente ed in questo modo sarebbe stato anche più semplice e liberatorio, stare in compagnia del ragazzo, senza che la madre si preoccupasse inutilmente. Però le dispiacque vederlo andare via, nonostante quel pomeriggio lo aveva odiato per un certo momento, perché sapeva che non era sua intenzione essere cattivo e che voleva solo aiutarla ad uscire da quella noiosa situazione, o almeno sperava fosse davvero così. Hae lo sapeva che avrebbe dovuto andare avanti, infondo era solo un amore adolescenziale, no? C'era di meglio da fare nella vita, come realizzarsi, uscire in compagnia di semplici amici e divertirsi, senza legarsi necessariamente a qualcuno in particolare. Pensò anche al suggerimento di Yoongi, di guardarsi intorno e fare nuove esperienze, ma quell'idea la spaventava a morte, non sapeva nemmeno come ci si comportasse in una relazione un po' più profonda dell'amicizia, da quella con il suo ex aveva imparato solo a soffrire e a far crescere complessi, e prima di lui non c'era stato nessuno. Quindi sì, anche se ci fosse stato qualcuno di carino e dolce, sempre come diceva Yoongi, tipo Jimin, non avrebbe mai fatto nulla per approfondire il rapporto, non ci sarebbe semplicemente riuscita, perché per fare ciò avrebbe dovuto fidarsi di quella persona ed oramai aveva perso fiducia nel genere umano.
Mentre faceva questi pensieri, ricordò la precedente conversazione avuta con il ragazzo dai capelli avorio. Gli aveva detto di fidarsi di lui, ed effettivamente lo pensava davvero. Com'era possibile che in un periodo del genere riuscisse ad essere certa di una cosa del genere? Iniziò a pensare che forse Yoongi era arrivato nella sua vita in quel preciso momento per una ragione, perché lui avrebbe potuto risvegliarla da quell'incubo e darle delle dritte per riprendere a vivere. Le sue parole sembravano sempre tratte da un'esperienza vissuta ed Hae divenne così curiosa, voleva scoprire cosa avesse toccato quel ragazzo e cosa lo avesse portato a maturare tali pensieri, cosa gli avesse procurato la forza di andare avanti superando ogni ostacolo con distacco e disinvoltura. E se fosse stata proprio una persona ad aiutarlo, come lui stava facendo con lei stessa?
Con tutti questi pensieri per la testa non si rese conto di aver mangiato tutto ciò che era nel suo piatto ed una risatina nervosa uscì dalle sue labbra, nervosa perché si sentiva scombussolata come ci si sente durante una fase di transizione. Ovviamente quella risatina non passò inosservata ai suoi genitori, che la guardarono piuttosto perplessi.
"Uhm, io... io devo andare a... a finire una cosa, in camera, sì in camera, con permesso." Si alzò da tavola con un veloce inchino e scappò in camera sua urlando mentalmente.
capitolo di passaggio, devo iniziare a smuovere questi qui
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Coldness; m.yg
Fanfiction#34 IN FANFICTION #1 IN YOONGI "Non credi sia pericoloso per una ragazza sola in un locale di sera bere così tanto?" Hae si voltò verso quella voce, con un sopracciglio alzato in segno di perplessità. Davanti si ritrovò un ragazzo alto, dai capelli...