22 Gennaio
Era il giorno del fatidico esame ed Hae aveva studiato così tanto che non riusciva a preoccuparsi più di tanto; infatti, una volta seduta di fronte la cattedra del professore, parlò con molta disinvoltura e rispose correttamente a tutte le domande, togliendosi finalmente quel peso. Avrebbe così avuto un bel mesetto per riposarsi prima che i corsi cominciassero di nuovo.
Era pomeriggio quando si fermò vicino la palestra dei ragazzi, aveva mangiato un sandwich al volo e aveva inviato un messaggio a Yoongi dicendogli di stare aspettandolo. Dopo un po' il ragazzo le si presentò davanti, arrivando da casa perché quel giorno non doveva provare con i suoi amici, fresco di doccia tanto che Hae riusciva a sentire il profumo dei prodotti maschili che aveva utilizzato.
"Hey." La salutò, stringendosi nel suo parka scuro.
"Ciao." Hae arricciò il naso, guardandosi le scarpe.
"Uhm, com'è andata?" Le chiese, riferendosi all'esame, poi con un cenno della testa la invitò a camminare e la ragazza così fece, iniziando a muovere dei passi lenti sull'asfalto umido. Il Sole stava tramontando e tutti gli elementi della città erano ricoperti di una luce bellissima, anche i loro visi erano illuminati.
"È andato bene, credo. Tu cosa hai fatto oggi?"
"Dormito." Ridacchiò Yoongi, ammettendo di non aver fatto nulla di eclatante dato che era una persona molto pigra ed Hae non poté non sorridere nel vederlo fare lo stesso. Era davvero carino quando rideva, tutta la freddezza si scioglieva.
Camminavano in un viale lontano dal caos della città, affiancato da alberi spogli, dove di tanto in tanto passava qualche auto o qualche pedone. Una coppia che si teneva per mano gli passò di fianco e Hae si soffermò ad osservare le loro dita intrecciate.
"Cosa c'è?" Yoongi la risvegliò dai suoi pensieri e la ragazza lo guardò, scuotendo la testa.
"Il mio ragazzo non mi prendeva mai per mano, diceva che era da sdolcinati." Sorrise amaramente, pensando a quante cose Dae Hyun non le avesse permesso di fare perché non gli piacevano o non entravano nel suo modo di fare. Hae, invece, era una persona molto affettuosa, le piacevano gli abbracci, quelli lunghi e stretti, le dita che si sfioravano per sbaglio, i baci rubati o le serate trascorse a casa a guardare un film in tranquillità. Dae Hyun, però, la costringeva ad andare sempre a feste movimentate, piene di gente ubriaca e ragazzi che lei non tollerava.
Yoongi si imbatté in un pallone, forse perso da qualche bambino, e lo tirò su con la punta del piede, facendo poi dei palleggi con la mano.
"Hai voglia di giocare?" Gli chiese scherzosamente Hae e lui, in tutta risposta, ammiccò sorridendo e prese a palleggiare attorno alla ragazza.
"Prendila se ne sei capace." Le disse con tono di sfida ed Hae non se lo fece ripetere due volte, correndo impacciatamente verso il ragazzo che possedeva la palla e, con grande abilità, le sfuggiva senza troppi problemi.
"Ma non è giusto, tu sei bravo, più alto e più veloce!" Hae rideva e saltellava cercando di fermarlo, invano, e anche Yoongi iniziò a divertirsi, muovendosi in modo da far impazzire la ragazza, poi lasciò andare la palla e lei subito l'afferrò, non capendo che lui l'aveva fatto di proposito.
"Presa!" Esclamò vittoriosa, sorridendo ampiamente.
"Oh, che brava!" La prese in giro Yoongi, poi con uno scatto si riappropiò del pallone e se la svignò. Hae riprese a corrergli dietro, poi si lasciarono cadere su una panchina entrambi ansanti.
"Sei ingiusto."
"E tu sei una bambina."
Hae roteò gli occhi, poi affermò "sono stanca."
"Ti va di venire a casa? Non dovrebbe esserci nessuno." Le propose Yoongi ed Hae si trovò d'accordo, sperando che la loro meta non fosse troppo lontana. Dopo circa venti minuti erano arrivati e si era svestita del suo cappottino, restando con una camicia blu notte che le calzava perfettamente e dei jeans scuri. Yoongi invece indossava una felpa enorme, nera, il cui colletto era molto largo e gli lasciava le clavicole scoperte, mentre le maniche erano così lunghe che gli coprivano le mani.
"Vuoi qualcosa da mangiare?" Hae fece per rispondere di no, ma Yoongi era già andato in cucina a prendere dei dolciumi per riempire i loro stomachi.
"Tieni, mangia, li ho fatti io." Le porse un sacchetto di biscotti al cioccolato e lei ne prese uno, assaggiandolo subito per vedere se il ragazzo se la cavasse ai fornelli e, con sua sorpresa, si ritrovò ad ammettere che era piuttosto bravo.
"Mangiali tutti, sei così magra ed hai bisogno di cibo." Le disse freddamente e poi si avviò nel piccolo salone, dove un divano era situato di fronte la tv. Hae lo seguì, sentendosi felice per le sue parole, perché temeva di essere ingrassata di molto nelle ultime settimane. Si sedettero entrambi sul divano, mettendosi comodi sotto una coperta davvero calda. Yoongi accese la tv ed iniziò a cambiare canale fino a quando non si soffermò su un film carino. Hae avvicinò un biscotto alla sua bocca, perché non voleva mangiare tanto e da sola, e lui addentò con un boccone quel pezzo di zucchero e cioccolato mandandolo tutto giù.
"Sono davvero buoni, complimenti."
"Sei troppo gentile con me oggi, che ti succede?"
"Tu sei troppo allegro."
"Sono sempre allegro." Hae scoppiò a ridere a quell'affermazione fatta con tanta convinzione e ricevette un'occhiataccia in risposta.
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Coldness; m.yg
Fanfiction#34 IN FANFICTION #1 IN YOONGI "Non credi sia pericoloso per una ragazza sola in un locale di sera bere così tanto?" Hae si voltò verso quella voce, con un sopracciglio alzato in segno di perplessità. Davanti si ritrovò un ragazzo alto, dai capelli...