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" Believe just in a possibility for an happy ending, it's a most powerful thing "

Freya si risvegliò nel suo letto sulla Jolly Rogers, come ogni mattina, da un mese a questa parte. Sentiva un vuoto nel suo cuore, che solo sua madre avrebbe riempito.
" Dormito bene dolcezza? " chiese Zelena, entrando nelle sue stanze.
Lei si limitò ad annuire.
" Domani leveremo l'ancora. Vedremo ora cosa sei in grado di fare contro un nemico temibile : abbiamo bisogno di un bambino, simbolo dell'innocenza. " le spiegò Zelena.
" Già il tuo incantesimo del tempo. " disse Freya.
" Oh no mia cara. Il piano è cambiato : vedi se lanciassimo quell'incantesimo tua madre non sarebbe mai nata...tu non saresti mai nata. Ed io non voglio che tu scompaia. Tu sei importante per il mio progetto. " rispose Zelena.
" Già...vero. Vado a prendere alcune cose per il viaggio alla Pozza della Luna. " disse Freya svanendo in una nuvola di fumo.

Freya suonò la conchiglia per invocare l'amica.
" Hei Molly! " la chiamò.
La sirena emerse dall'acqua.
" Freya. Quale buona corrente ti porta qui?" le chiese Molly.
" Salpo domani con Zelena. Dobbiamo recuperare un ingrediente. " rispose Freya.
" Oh no...." mormorò Molly.
" Cosa c'è? Sei strana...." commentò Freya.
" Un giorno mi ringrazierai.... "
Prese fiata e suonò nel fischietto.
" Che cosa hai fatto?!?!" urlò lei, meravigliata.
" Mi hai tradito..." disse furibonda.
" No! No, ti sto salvando la pel..." Molly non finì la frase che Regina apparve davanti a lei.
" Freya! Ti prego ascoltami...."
" Tu.... Tu mi hai venduta a lei!!!" le urlò contro Freya.
" No. No. Lei vuole aiutarti!!" le rispose Molly.
" No! E adesso tu la pagherai cara! " le puntò le mani contro, facendo scaturire un'onda di energia.
" Adesso ogni singolo abitante terrestre o marino che sia, saprà che genere di mostro sei in realtà. " disse a Molly.
Le sue dite divennero squamose più della sua coda, i suoi capelli come quelli di Medusa e la sua voce scomparve.
La sua faccia incuteva terrore.
Molly iniziò a piangere disperata e la sua disperazione creò una tempesta.
" Freya che cosa hai fatto? " chiese guardandola negli occhi sua madre.
" Quello che fatto ogni singolo giorno della tua vita. E adesso la pagherai anche tu! "
Strinse forte la sua gola, pronta a strangolarla.
" Non ti farò del male...." disse, ormai senza più aria.
" No!! " urlò Henry vedendo la madre in terra.
" Lasciala immediatamente!!! " le saltò addosso.
" Henry! Henry lasciami "
Nella lotta Henry cadde nel mare mosso.
" Aiuto!! Aiutatemi!!!" urlò.
" No. Henry no! "
Regina si rialzò da terra, tossendo.
Freya svanì in una nuvola di fumo nero, mentre Molly riuscì ad afferrarlo e a portarlo in salvo. Tremava, esausto.
" No. No, no. Henry la mamma è qui. Ti prego tesoro non mollare. Non mollare piccolo mio. " lo afferrò stretto a sé.
" Mam..ma. Freya...."
" Shh. Va tutto bene ora. Tornerà sta tranquillo. " disse accarezzandogli i capelli.
" Henry!!" Emma raggiunse i due e vide il bambino tutto bagnato.
" Cos'è successo? " chiese preoccupata.
" È stato un incidente. Freya ha..."
" È stata lei? " disse Snow, raggiungendoli.
" Si. "
" È pericolosa Regina. Dobbiamo fare qualcosa. " disse Emma.
" Nessuno le farà del male. Devo pensarci io. " rispose Regina, decisa.
Henry riprese il suo colorito e smise di tremare.
" Mamma....va da lei. Da Freya. Se ne andrà se resti qui. " disse il piccolo in un sussurro.
" Henry non posso lasciarti qui. " disse accarezzandogli i capelli.
" Lei ha più bisogno di te. " rispose.
" Vai. Ci penso io ad Henry. " disse Emma.
" Prima devo sistemare una cosa. " con un gesto della mano ritrasformò Molly nella bellissima sirena che era prima, restituendole sembianze e voce.
" Grazie. " esclamò lei.
" Hai salvato la vita di mio figlio, nonostante tutto. Te ne sarò per sempre grata. " disse Regina stringendole la mano.
" Non avrei mai potuto lasciarlo morire. " rispose Molly in un sorriso.
" Mam..ma. Tu l'hai salvata! Sei cambiata....sei un'eroina. " disse Henry.
" Diciamo pure che sono sulla buona strada. " rispose dandogli un bacio sulla fronte.
" La Jolly Roger è la nave più veloce dei reami. È impossibile da raggiungere....se non hai una coda come la mia. " affermò Molly, attirando l'attenzione della sovrana.
" Tu... tu puoi aiutarla? " chiese Regina.
" Posso raggiungerla. Spero di poterla aiutare....e presto avrò anche le gambe, sarà più facile intrufolarsi sulla nave. " spiegò Molly.
" Ti ringrazio. " le sorrise Regina.
Molly rispose al sorriso e, con un colpo di coda, si rimmerse nei suoi abissi, per prepararsi al lungo viaggio.

Regina da poco era tornata al suo castello. Torturava la copertina della figlia, attendendo il suo ritorno : cercava di ricordare un momento felice, ma non gliene venne in mente neanche uno.
O meglio uno lo aveva, anche se breve : quando la prese in braccio per la prima volta.
Sentì un calore invaderle il petto e la sua anima : vedere le sue piccole manine e il suo visino sorriderle l'aveva fatta subito sentire meglio, come se fosse in Paradiso.
Il suo ricordo venne interrotto da un rumore proveniente dal corridoio adiacente.
Posò la copertina sul tavolino e fece apparire una sfera di fuoco sulla mano.
" Chi sei? " chiese brusca.
" Perdonate l'intrusione....credo di essermi perso..." le disse un uomo incappucciato.
Lei esalò un sospiro di sollievo e spense il fuoco.
" Wow....credo di essere finito nella stanza sbagliata...." commentò.
" Non vi avevo mai visto prima....signor...." iniziò la sovrana.
" Robin. Robin di Locksley. Meglio conosciuto come Robin Hood. E voi siete....oh mio Dio! Voi siete la Evil Queen!!! " esclamò.
" Perspicace. Oh voi siete quel ladro che finiva sempre sui manifesti dei ricercati? " commentò con un sorrisetto Regina.
" E voi la malvagia sovrana che strappava cuori alla gente? Io almeno rubavo per gli altri....non credo che strappare cuori sia un'attività altruista...." rispose a tono.
Regina lo guardò perplessa.
" Siete un tipo arrogante. " commentò Regina.
" E voi splendida...." commentò Robin senza volerlo.
Lei udì quell'affermazione e si limitò a nascondere un piccolo sorriso.
" Che bella copertina..." disse Robin prendendo in mano la piccola copertina ricamata di Freya.
Era di colore nero, con il suo nome sopra scritto in viola.
" Freya.... Sua figlia? " chiese.
Regina sembrò turbata.
" Non mi sembra di avervi dato il permesso di toccarla. Potrei incenerirvi per questo. " disse minacciosa.
" Se avreste voluto, l'avreste già fatto. " rispose il ladro, ritornando ad osservarla.
" Comunque si, è di mia figlia...." rispose Regina.
" Anche io ho un figlio,Roland, ha 4 anni. E la vostra? Forse siamo riusciti a trovare un compagno di giochi.... " chiese Robin sorridendo.
" Ecco...ha 28 anni. Non è stata colpita dal sortilegio, o meglio ne è sfuggita. È finita nella teca insieme ad Emma. " rispose.
" Lei è...lei è la Salvatrice Oscura non è così? Quella...quella che ha spezzato il sortilegio? " chiese poi Robin.
" Si. Ed ora è scappata. Non vuole parlarmi. " commentò quando una piccola lacrima solitaria le solcò il viso.
" Lo farà. Devi solo avere pazienza. Roland quando sua madre morì era molto piccolo, ma comunque non faceva altro che respingermi. Ho dovuto lavorare sodo per fare in modo che ritrovasse il suo equilibrio ed ora è un bambino felice. Dalle tempo. " spiegò Robin.
" È diverso per me. Io l'ho abbandonata. L'ho abbandonata perché il Sortilegio non avrebbe mai avuto luogo se l'avessi portata con me, ma non è stata la vendetta il motivo...io credevo che non sarei mai stata una buona madre per lei. Ma...."
" Lei questo non lo sa. " completò al posto suo la frase Robin.
Regina mise le mani sulla faccia, cercando di rimettere in ordine i pensieri.
" Lo saprà. Stia tranquilla. " le disse Robin, posandole una mano sulla spalla.
Lei sussultò a quel contatto.
Henry entrò nella stanza.
" Mamma. Che succede? " chiese il piccolo, avvicinandosi.
" Hei Henry. I Merry Men alloggeranno qui per un po', per aiutarci a fermare la Wicked Witch. Sai c'è anche un bambino tra loro. " disse scompigliandogli i capelli.
" Davvero? Come si chiama? " chiese entusiasta.
" Roland. Ha 4 anni, ma ama giocare con i bastoni come se fossero spade. " rispose al posto suo Robin. " È mio figlio. Molto piacere, Robin Hood. " disse allungando la mano.
" Quel Robin Hood?!?! Oh mio Dio! È un sogno!! " esclamò Henry, emozionato.
" È nei giardini. Va pure a giocare. " rispose Robin dopo avergli stretto la mano.
Lui non se lo fece ripetere due volte e, dopo aver dato un bacio a Regina, corse verso i giardini in cerca di Roland.
" È proprio un bravo ragazzo, si vede subito. Sei stata brava come madre..." commentò Robin.
" Si. È straordinario...  Grazie. " disse Regina, imbarazzata.
" Regina. Hai visto Henry?"
Emma entrò nella stanza.
" Si, proprio cinque minuti fa. È nei giardini, a giocare. " rispose Regina.
" Ah perfetto...lui chi è?" le chiese.
" Robin Hood ti presento Emma Swan, l'altra madre di Henry e ...  la Salvatrice, buona...chiamiamola pure così. "
Robin le guardò perplesso per poi collegare il tutto all'abozzo di situazione che gli aveva spiegato Snowhite.
" Certo. Si, ora ricordo....mi aveva accennato qualcosa Snow. " le sorrise Robin.
" Ora credo sia giunto il momento di andare. Vado da Henry, vi lascio soli. "
Emma nell'uscire le fece l'occhiolino, al quale Regina rispose con una smorfia indifferente.
Emma rise lasciandoli finalmente soli.

#authorszone
Halo gente! Per farmi perdonare ho scritto un capitolo extralungo. Buona lettura!

The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora