" La magia ti rende libera, dearie..."
" Harley...tutto bene? " le chiese Deadshot.
" Intendi... Senza la più pallida idea di cosa sia successo in quell'ascensore?" esclamò lei.
" Quella non era fuoco da pistola vero? " disse lui.
" Già....io....non so come..." si guardò i polsi.
" È qualcosa che non sapevi di avere?" la aiutò DeadShot.
" Esatto è qualcosa di strano e nuovo per me ed ora non so come potrà la mia mentalità prenderla capisci?"
" Si.... Qui c'è qualcosa di strano, si respira un'aria diversa dalla nostra. Qui..... C'è qualcosa che non quadra. " disse lui.Regina per tutto il pomeriggio non fece altro che pensare a dove potesse essere Emma.
Ma poi le venne in mente la vecchia torre, dove nessuno si sarebbe mai sognato di andare.
Indossò la sua tenuta da battaglia, allargata per le sue condizioni, e, lasciando un biglietto sul frigo, si diresse verso la torre.
Era vicino ai confini, nascosta nella foresta dove nessuno si sarebbe mai avventurato : un posto perfetto.
Assomigliava davvero ad una fortezza, ma non se ne curò.
Stordì la guardia e la chiuse in una delle celle.
Salì le scale, fino in cima e lì trovò un' Emma che indossava un vestito nero e i capelli tutti scompigliati, legata sul pavimento con delle forti catene.
" Hei...non voglio spaventarti. Io mi chiamo...." iniziò lentamente.
" Regina!!! Sei tu, finalmente! Aiutami ti prego. " esclamò lei.
Con un gesto della mano fece sparire le catene, che negavano la magia ad Emma, e disse : " Andiamo. La tua famiglia ti aspetta!!"
" No ferma. " disse afferrandole il braccio.
" C'è un drago a guardia della torre e...."
Sentì un terremoto.
" Si è appena svegliato!!!!!!" urlò Emma.
Malefica comparve dalla fessura della finestra.
" Oh cavolo!!! Okay stai calma. Pensa ad un luogo che sogni da quando sei qui dentro, pensaci intensamente Emma è importante. Conducici lì, io non posso ora capisci? Farei del male al bambino se usassi troppo la magia. Avanti!!" la spronò Regina.
" Io...io non ci riesco..." disse Emma, spaventata.
" Concentrati "
Emma strinse gli occhi e corrugò la fronte.
"La magia non è uno sforzo intellettuale Emma!! È fatta di emozioni, pensa...pensa...per chi lo sto facendo? " le disse Regina.
Emma pensò alla sua famiglia, ai suoi genitori, ad Henry.
Chiuse gli occhi e sentì una forte scarica scuoterla e, pochi secondi dopo, li riaprì, ritrovandosi a casa di Mary Margaret e David.
" Emma!!!!" urlò la madre, correndola ad abbracciarla, seguita dal padre.
" Mamma!" disse Henry, vedendola sulla soglia del loft.
" Henry, tesoro. Mi sei mancato tantissimo" disse lei stringendolo a sé.
" Ti voglio bene. " rispose Henry, tra i singhiozzi.
" Anche io tesoro. " disse Emma, dandogli un bacio sulla fronte.
Un'onda di energia si propagò dal suo bacio, colpendo tutta Storybrooke e spezzando il sortilegio.
" Ce l'hai fatta Emma!" esclamò Snow.
Robin entrò nel loft, con Roland in braccio.
" Regina! Ma che ti è saltato in mente?!" la rimproverò lui per poi abbracciarla.
" Mi hai fatto prendere un colpo!" disse poi.
La baciò appassionatamente e poi esclamò :
" Non sognarti mai più di andare via!" concluse stringendola a sé.
Tutti furono felici del ritorno di Emma, ma all'improvviso, Regina iniziò a gemere di dolore alle loro spalle.
" Regina, Regina che succede?" gli chiese Robin, preoccupato.
Regina si accasciò sulla sedia, tenendosi il ventre.
Mary Margaret ripeté le stesse azioni pochi secondi dopo. " Mary Margaret!" esclamò David. " Il bambino.....c'è qualcosa che non va..." disse Snow.
" Portiamole dal dottor Whale. " disse Emma, prendendo la mano della madre.
" Emma vai! Solo tu puoi sconfiggere la strega. " disse Snow.
" Henry, Henry. Vieni qui e ascoltami bene : quando sarai...sarai in ospedale con me e la nonna, nasconditi nello sgabuzzino delle scope e...aspetta che il dottor Whale ti venga a prendere. Hai capito?" disse Regina, tra un gemito e l'altro.
" Si...si mamma. Tutto chiaro!" affermò Henry, rassicurandola.
Robin, intanto, aveva chiamato l'ambulanza che si apprestò ad arrivare.Zelena indossò il suo amato vestito e il cappello a punta, insieme al pendente verde.
Inforcò la sua scopa volante e si diresse verso l'ospedale.Durante la notte i super cattivi furono appostati sul tetto.
Il rumore dell'elicottero li fece sobbalzare, soprattutto quando il portellone si aprì, mostrando J con un mitragliatore in mano che, ridendo, iniziò a sparare.
Harley e Deadshot si misero a riparo e lei si tappò le orecchie con le mani : " Ma che diavolo?!?!" esclamò.
Una notifica sul suo cellulare la fece distrarre : un messaggio di testo da parte del suo Puddin con su scritto " Ora "
Lei guardò Deadshot e sorridendo entusiasta uscì allo scoperto e iniziò a correre sul tetto verso l'elicottero, ignorando la sparatoria in corso.
" Andiamo baby. " disse lui, lanciandole la corda.
Lei prese la rincorsa e saltò, afferrandola.
" Uccidetela!" urlò la Wilde.
Ma la bomba nel collo di Harley era disattivata da tempo e lei, lanciando un bacio a tutti i presenti, iniziò a risalirla.
" Deadshot uccidila o non rivedrai mai più tua figlia. " esclamò la Wilde.
Lui mirò verso di lei e sparò.
Il suo corpo non si mosse più.
Inaspettatamente, poi, lei iniziò a ridere e risalì completamente la fune.
" Ops l'ho mancata" disse Deadshot, abbassando l'arma." Puddin!!! " urlò lei, abbracciandolo e baciandolo.
Lei la prese per i fianchi e fece aderire il suo corpo al suo.
" Andiamo baby. Abbiamo gli aperitivi e una bella vasca che ci aspetta...." disse lui, quando sentì un " Capo abbiamo un problema. "
Dei caccia iniziarono a minacciare il veicolo, che iniziò ad infiammarsi.
" Questo bel fringuello arrostirà.... Sei pronta?" le disse.
Tenendole la mano si preparò a saltare.
" Ora!!"
Harley saltò, ma J rimase sull'elicottero.
" Puddin!!!!" urlò in lacrime, vedendo l'elicottero infrangersi sul pavimento ed esplodere, mentre lei rotolò sul tetto più vicino.
Vide il cielo essere solcato dalla scia di una scopa volante.
" Chi diavolo sei tu?" esclamò, prendendo la mazza.
" Freya sta tranquilla....sono tua amica. " disse lei, scendendo dalla scopa.
" Come fai a conoscere il mio nome?" le chiese lei, puntandole la mazza contro.
" Bevi. " la incoraggiò.
" E perché mai dovrei farlo?" disse Freya, mettendo la mazza dietro la nuca.
" Perché non hai più niente da perdere. " gliela porse e Freya ne bevve il liquido, ricordando finalmente la sua identità.
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The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018
Hayran KurguC'è una città nel Maine. Non è come le altre, poiché i suoi cittadini sono tutti personaggi delle favole, vittime di un sortilegio oscuro lanciato dalla Evil Queen, che strappò ad ognuno di essi il loro lieto fine, insieme ai ricordi della loro vita...