Nel regno dei topi tutto era pronto per la battaglia.
Quel regno era decisamente mal ridotto, pieno di rifiuti nei quali i suoi abitanti, per la maggior parte topi, sguazzavano e i prigioneri venivano tenuti in celle apposite, grigie e decisamente anguste e malinconiche, dove sostavano solo per una notte per poi essere giustiziati.
Non è quello che accadde però ai nostri eroi, che sostarono lì molto più a lungo, come sorvegliati speciali.
Il regno si diramava in una base centrale, dove regnava sovrana Madre Ginger e i nobili più ricchi e poi tredici isole circostanti, di cui una distrutta poiché ribelle e rivoluzionaria e le altre ridotte alla miseria.
Nella base centrale vennero rinchiusi Freya, J, Regina e Neal : quest'ultimi in celle di massima sicurezza, opposte l'una all'altra.
Regina, rinchiusa in una vera e propria fortezza, fu appesa al muro con due catene incantate che la legavano alla fortezza per le mani.
Si risvegliò con indosso il suo vestito rosso da Evil Queen, come se fosse una qualunque occasione speciale di corte.
" A quale gioco stanno giocando? " pensò tentando di staccarsi dal muro.
Nel frattempo Charming e Zelena erano rinchiusi nella base 1 e Hook ed Emma nella base 5. La posizione di Robin sconosciuta e di massima segretezza.
" Robin" mormorò Regina nel sonno cercando suo marito.
" Freya.... Henry....Roland.... Katness...dove siete? " urlò svegliandosi dal suo ennesimo incubo.
Ogni singolo giorno ritrovava dei pasti sul pavimento in pietra che le si infilavano direttamente in bocca, che la tenevano in vita.
Uno dei tanti giorni vuoti, tra la preoccupazione e la voglia di scappare, una figura conosciuta comparve sulla porta.
" Tu! " esclamò Regina." J! Puddin!!!" urlò Freya, iniziando a battere le mani contro la cella.
" Freya sono qui. Sono qui! " rispose lui, avvicinandosi alle sbarre.
" Oh Puddin. Almeno tu sei qui.... Puddin dobbiamo trovare il modo di uscire! " disse Freya, iniziando a cercare per terra della paglia per riuscire ad aprire la serratura.
" Hei, ci ho già provato io. Ti avevano narcotizzata, hai dormito per giorni.... Ho provato in tutti i modi, ma è impossibile aprirla dall'interno. Siamo bloccati qui. " disse lui.
" Non puoi arrenderti così...." gli disse Freya.
" Sono stato in molte prigioni, ma questa....è diversa.... Io non so proprio come fare baby, io... " rispose J.
" Cosa dovremmo fare? Restare qui ad attendere la morte per essere liberi? " disse Freya scocciata.
" Neanche quella arriverà, ci tengono in vita per chissà quali scopi...." rispose J.
" No! Io non resterò qui a marcire quando mia sorella e la mia famiglia hanno bisogno di me e...." esclamò Freya, per essere interrotta da J.
" Siediti. Parliamo ti prego. Non lo facciamo da tanto tempo e ho bisogno di dirti tante cose. Abbiamo litigato molto nell'ultimo periodo e non me la sento di farlo anche qui. " disse J.
Freya esaudì il desiderio del marito e si accomodò sul gelido pavimento di pietra.
" Sai non è vero quello che ho detto. Non è vero che non voglio un figlio da te, o che non saremo mai genitori responsabili. Ok forse l'ultima cosa potrebbe anche essere..." iniziò J per far ridere Freya.
" È che ho paura di non essere un buon padre per mio figlio. Non ho avuto un grande esempio, mio padre era un vero mostro. Io non voglio far vivere i miei figli in un incubo, nella paura, nelle botte. Non voglio essere visto come un mostro assassino, anche se in realtà lo sono. " spiegò J.
" Hei tu non sei un mostro. Tu sei un uomo coraggioso e forte, che ha voltato le spalle ai propri interessi per la sua famiglia, per l'amore. Tu hai combattuto l'oscurità J e ne sei uscito vincitore. Tu sei l'uomo che amo, il pazzo che ho sposato e che non lascerei neanche se in cambio mi obbligassero a morire. Tu sarai un ottimo padre J, non devi avere paura. Hei non posso certo fare un paragone, perché l'unico padre che ho è Robin Hood e, per quanto mi voglia bene per me è come se lo fosse. Se proprio vuoi un esempio ne hai uno. " rispose Freya.
In quel momento J avrebbe voluto baciarla e stringerla a sé, ma le sbarre li separavano.
Così intrecciarono le mani sul ferro gelido, che improvvisamente iniziò a riscaldarsi a causa del loro caldo amore che voleva a tutti i costi manifestarsi.
" Riproviamo? "Regina strinse forte le catene, cercando disperatamente di liberarsi.
" Non mi aspettavi, Regina? " disse l'uomo, che aveva un' ascia dietro la schiena.
" Esci dalla mia cella. " disse fredda Regina.
" Avanti non hai voglia di rivedere il tuo vecchio giocattolino? " chiese l'uomo, avvicinandosi a lei.
" Fai un altro passo e...."
" E cosa? Mi farai decapitare? Guardati sei in trappola Regina.....ed io adoro le persone in trappola....lo sai..." disse l'uomo.
" Cloud non ti permettere! " urlò iniziando a stritolare le catene, cercando di fare leva sui tacchi.
Lui la ignorò avvicinandosi sempre più da respirare il suo fiato.
" Non sei cambiata affatto.....e nemmeno io....per noi il tempo non è passato, siamo come anime dannate congelate all'inferno...ed è ora di bruciare come un tempo. " disse Cloud cingendole i fianchi.
Lei, disgustata, lo sputò proprio in mezzo agli occhi.
" Sempre ribelle eh? Oh forse qualcosa è cambiato...." disse prendendole la mano sinistra.
" Ti sei sposata eh? Chi sarebbe così stupido o folle da sposarti?! Qualcuno interessato alla corona forse..." commentò Cloud.
" Oh ma a me non importa di chi sia questo misterioso marito. In questo momento non c'è e non credo gli dispiacerà se prendo in prestito la sua mogliettina....." disse lui, iniziando a muovere la sua mano sulla sua coscia.
" Lasciami!!!" urlò Regina, iniziando a tirargli calci, facendo leva sul muro con le scarpe a mò di altalena.
Era letteralmente con le spalle al muro, mentre quell'uomo le baciava il collo contro la sua volontà.
" Aiuto!!!" urlò, mentre non riusciva a fare altro che respingerlo senza successo." Hai sentito J? " disse Freya, svegliandosi.
" Si....sembrava...." rispose J.
" È mia madre. Viene da sopra, è in pericolo! " esclamò Freya, iniziando a battere le mani contro le sbarre della cella, quasi fino a farle sanguinare.
" Freya smettila! Non puoi salvarla, uscire è impossibile. " le disse J vedendola completamente fuori controllo.
" Ci deve essere un modo!! " disse tra le lacrime, iniziando a girare intorno alla cella.
" Ma questa è....è la mia mazza. " esclamò Freya prendendo la sua mazza da baseball con su scritto " Good Night ", sul fondo dell' enorme cella.
" È assurdo. Non può essere qui...." disse Freya J.
" È apparsa dal nulla...." commentò J.
Freya si avvicinò alla serratura e questa magicamente si aprì.
" Ma che diavolo?!?!?!" esclamò J, mentre Freya era già lontana con la mazza stretta tra le mani, ascoltando le urla di sua madre." Lasciami!!! " urlò Regina, cercando di slegarsi.
" È inutile che urli mia cara, qui non ti sentirà nessuno.... Smettila di ribellarti, rendi tutto meno divertente, me lo dicevi sempre tu..." disse Cloud, aumentando la stretta sui suoi fianchi, spingendola verso di sé e bloccandole con l'altra mano e le braccia.
" Ti prego lasciami andare, devo andare a salvare i miei figli!! " gli disse Regina, quasi implorandolo, senza avere la sua attenzione.
" Aspetto un bambino. Ti prego non fare del male a mio figlio! " gli urlò poi Regina.
" Tu non hai avuto pietà, Regina, ed io non ne avrò per te...." rispose Cloud continuandola a baciare con foga.
" Lasciala!! Adesso!!! " urlò Freya con la mazza in mano.
" Cosa credi di fare? " disse sarcastico Cloud, lasciando la presa solo con una mano.
" Non mi serve la magia per ucciderti. Tocca mia madre ed io ti ammazzo!! Ti spacco la testa!" gli urlò Freya.
" Tua madre?! Aspetta quanti anni hai ragazzina? " gli chiese Cloud sorpreso.
" Freya non rispondere. " le disse Regina.
" Sta zitta! Quanti anni hai? " le chiese Cloud, questa volta urlando.
" 32! E adesso si può sapere perché diavolo lo vuoi sapere?!" gli rispose Freya, urlando più forte.
" Madre? " chiese Freya, iniziando ad essere preoccupata.
" Regina, io sono stato l'ultimo prima del sortilegio? " chiese Cloud, lasciando la presa.
" Si. Solo tu. " rispose Regina.
" Allora lei è...." iniziò Cloud.
" Tua figlia? Si. È tua figlia. " concluse Regina, mentre una lacrima le solcò il viso.
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The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018
FanfictionC'è una città nel Maine. Non è come le altre, poiché i suoi cittadini sono tutti personaggi delle favole, vittime di un sortilegio oscuro lanciato dalla Evil Queen, che strappò ad ognuno di essi il loro lieto fine, insieme ai ricordi della loro vita...