Robin entrò nella stanza silenziosamente e vide il piccolo Roland addormentato vicino a sua madre con gli occhi gonfi per il pianto.
Regina era nella stessa posizione dei giorni prima e accarezzava i capelli di Roland cantando ancora quella nenia.
Il piccolo si svegliò all'improvviso e si stroppicciò gli occhi e, ancora immerso nel sonno,
" Roland....la mamma deve riposare ora. Andiamo..." disse, prendendolo in braccio e parlando piano.
" No! Io voglio restare con lei. Non la vedo da un sacco di tempo e non sento la sua voce dalla scomparsa di Kat....papà io ho paura, voglio rimanere con lei. " disse, avvinghiandosi a Regina.
" Roland vieni via! " gli disse Robin, cercando di proteggerlo da quella situazione.
" No!! Non voglio!! Mammaa!!" urlò, stringendola a sé.
Le sue urla svegliarono tutto il castello, che accorse vicino alla porta della Regina.
" Roland ho detto basta. Basta " lo staccò violentemente da lei e lui iniziò di nuovo a piangere.
" Perché non posso stare con lei? " chiese piangendo.
" Perché?! Guardala! Ti sembra che stia bene? Non fa altro che fissare il vuoto e cantare quella stupida nenia che mi è entrata nel cervello, io non ce la faccio più a vederla in quello stato, lo capisci Roland? Lei non è qui, lei non ci sente, non ci vede, non risponde agli stimoli o a qualunque impulso. Lei non è più lei, è come se fosse morta Roland. Tua madre non c'è più" rispose tra le lacrime Robin, accasciandosi sul pavimento e abbracciando il piccolo.
" Ora faremo un ultimo tentativo va bene? Chiameremo il medico e vedremo cosa riuscirà a fare. Ora va con Henry, io resto cinque minuti con la mamma. " disse Robin, accennando un sorriso e scompigliandogli i capelli.
Lui si limitò ad annuire e, voltandosi un' ultima volta verso la madre, e uscendo dalla stanza.
Robin diede un bacio sulla fronte alla moglie.
" Hei...sai cosa è successo ieri? Henry e Roland a tavola hanno voluto a tutti i costi le patatine fritte e Freya con la magia le ha preparate insieme a Granny. Sai se ci fossi stata tu sarebbe stato davvero...."
" Mhmhmhmh...."
Robin si fermò e si allontanò piano dalla moglie.
" Svegliati avanti!! Svegliati!! Basta!!! Basta... Non ce la faccio più...." urlò squotendola e piangendo a dirotto.
" Ma che sta succedendo? " chiese Zelena, sentendo tutte quelle urla.
" Sei impazzito?!?! Stai peggiorando solo le cose. " gli disse Zelena arrabbiata.
Robin uscì di corsa dalla stanza, come un bimbo spaventato.
" Sorellina ora il marito cattivo se ne é andato. Hei sai se fossimo state insieme da piccole cosa avrei fatto? Ti avrei protetta sempre, sempre, da qualsiasi cosa. Voglio iniziare adesso, quindi...." disse dolcemente Zelena, per poi essere interrotta da quella nenia.
"È una nenia molto bella...a Katness doveva piacere molto... Ricordo che la cullavi e gliela cantavi sempre, giusto? Ora verranno qui il dottor Whale e Rumple... vedranno cosa fare con te. Non credevo che la mia sorellina arrabbiata mi sarebbe mancata tanto.... " disse infine abbracciandola.
"Se puoi sentirmi.... Ti voglio bene" le diede un bacio sulla fronte e uscì dalla stanza anche lei.Il pomeriggio stesso il dottor Whale e Rumple, insieme a Belle, si presentarono nelle sue stanze.
Il dottor Whale guardò attentamente gli occhi di Regina, iniziando a stimolarli.
" Robin guarda... le sue pupille non si muovono. Non riesco a spiegarmelo, servirebbe uno specializzato nel mio mondo, ma è andato distrutto.... Posso solo dirvi che è estranea a questo mondo, è finita in un circolo vizioso nella sua mente. Sa la mente umana è molto complessa, lei rievoca i ricordi di quando Katness era piccola e crede di averla lì con sé in questo momento... Non si accorge del resto e non esiste una medicina per questo. Mi dispiace molto" gli spiegò Whale, lasciando la stanza.
"Ho consultato tutti i miei libri, ma è impossibile trovare una cura del genere..." iniziò Belle.
"La magia può tanto, ma non questo. Deve volerlo lei.... la sua mente è andata, la sua perdita troppo grande. Servirebbe un miracolo per farla ritornare in sé.... Io so cosa sta provando, ma non posso far nulla. " gli disse Rumple.
"Congratulazioni per vostro figlio. " disse Robin.
"Oh sì. Sento che sarà un maschietto.... Davvero mi dispiace molto per Regina, noi non siamo mai state amiche ma... La perdita di un figlio in quel modo...davvero io non riesco a spiegarmela.... Comunque abbi fede. Lei tornerà in sé. " gli disse Belle.Roland entrò di nascosto nella stanza della madre, di nuovo.
" Mamma ti ho portato dei fiori, i tuoi preferiti. " disse posando il mazzolino nel vaso di cristallo.
" Appena li ho visti ho pensato a te sai?" disse poi mettendosi accanto a lei.
" Ho rovistato nel tuo baule, scusami. Comunque ho trovato qualcosa di molto prezioso per te e volevo lo avessi. Tieni " disse mostrandole un carillon dorato.
" Era di Katy. Suona la nenia che ti piace tanto...quella che stai cantando ora...ascolta. " lo caricò e lo posizionò accanto al comodino.
La nenia iniziò a risuonare nella stanza e tutto sembrò tranquillo.
Il viso di Regina cambiò espressione, fin quando urlò : " La mia bambina!!! Dov'è la mia bambina?!?!" svegliandosi finalmente.
Robin accorse subito nelle sue stanze, a sentire la sua voce.
Little John portò via Roland, che si dimenò per restare accanto a lei, mentre Robin si mise accanto ad una Regina molto agitata e disperata.
" Regina sono qui. Va tutto bene.... Shhh" disse accarezzandole i capelli.
Regina finalmente pianse e si abbracciò forte al marito.
" Robin....rivoglio i miei figli. Portali qui, ti prego..." gli disse.
" Ma certo...." le rispose.
Dopo poco Henry, Roland e Freya entrarono nella stanza abbracciando finalmente la madre, ritornata in sé.
"Va tutto bene ora... Shh... non piangete. Ci sono io adesso..." li strinse forte a sé.
" Non farmi più spaventare, va bene? " disse Roland fra i singhiozzi.
" No mio piccolo principe, no... Non lo farò. " gli rispose dandogli un bacio sulla fronte.
" Cosa ti ha fatto svegliare? " le chiese Robin.
" Questo carillon..... quella maledetta canzone... " gli rispose Regina.
Stettero abbracciati tutto il tempo, per tutte le parole non dette, fino alla sera.
" Ragazzi è tardissimo! Tutti sotto le coperte, la vacanza è finita. " disse Regina.
" Buonanotte mamma!!" dissero in coro.
" Mi sei mancata " disse Freya, lasciando la stanza.
Robin iniziò a baciarla : quanto gli erano mancate quelle labbra.
" Sai è passato troppo tempo da quando hai detto qualcosa. Avevo bisogno della tua voce...e del tuo sorriso..." disse tra un bacio e l'altro.
" Vederti in quello stato, io...mi sembrava di impazzire..." le confessò.
Regina gli prese il viso tra le mani.
" Ora sono qui.... Anche se non riesco a smettere di pensare a Katy....." disse iniziando a piangere.
" La maledizione, mia madre aveva ragione..... Ma Neal? Dov'è Neal? " chiese d'improvviso.
" Nelle sue stanze....oh mio Dio! È in pericolo!! " esclamò Robin, alzandosi.
Regina fece lo stesso, ma cadde a terra, non riuscendo a reggersi in piedi.
" Regina stai bene? " le chiese.
" Si.... Ce la faccio..." disse lei per poi cadere di nuovo.
" Resta qui. " le disse Robin." Neal...Neal..." gli disse una misteriosa voce.
Neal si svegliò all'improvviso.
" Cosa c'è? " chiese lui.
" Devi venire con me...sei in pericolo... Dov'è Katy?" gli chiese la voce femminile e dolce.
" Katy è finita in un portale. Dicono che sia morta, ma io non ci credo. È come se sentissi il suo cuore che batte ancora.....è come se fossimo..." disse Neal.
"...legati?" completò la frase la misteriosa donna.
" Sì...ma tu come fai a...." disse lui.
" Non c'è tempo ora... Vuoi salvare Katy?" le chiese la donna.
" Si. Ma certo!"
" Allora vieni con me" disse lei tendendogli la mano.
Lui l'afferrò senza pensarci e venne trasportato nel portale verso l'ignoto.
STAI LEGGENDO
The Saviour ~ Once Upon a Time #Wattys2018
FanfictionC'è una città nel Maine. Non è come le altre, poiché i suoi cittadini sono tutti personaggi delle favole, vittime di un sortilegio oscuro lanciato dalla Evil Queen, che strappò ad ognuno di essi il loro lieto fine, insieme ai ricordi della loro vita...