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Robin dormiva con Regina stretta a sé, in un rassicurante abbraccio.
" Hai freddo? " le chiese.
" No. Sono solo stanca.... Ci sono un sacco di cose da fare qui e quattro figli da gestire sono abbastanza. E poi mi manca un po' Freya.... " disse a Robin.
" Hei è partita solo per una seconda luna di miele con J. Torna fra poco. " rispose Robin.
" Si. Ma è stata colpa di Hook che ha messo quelle idee in testa a J... Non mi piace saperla troppo lontana da casa, soprattutto nelle sue condizioni. " disse Regina, con voce preoccupata.
" Starà bene e poi diventerai nonna " rispose Robin.
" Non ci provare Robin Locksley. " esclamò Regina guardandolo male.
" Hei non ho mica detto che tu sia tanto vecchia da sembrare una nonna..." cercò di correggere il tiro.
Regina gli lanciò una sguardo assassino, prima di lanciargli un cuscino sulla faccia.
" Hei! " protestò lui.
"  Prova a chiamarmi nonna un'altra volta e ti incenerirò all'istante Robin Locksley. " disse seria.
" Okay va bene, basta.... Chiaro, mia giovanissima e bellissima regina. " rispose lui, parandosi la faccia dalle cuscinate.
" Non ho capito bene? " disse lei, mentre un sorrisetto si era fatto largo sul suo viso.
Lui si protese verso di lei, iniziando a baciarla.
" Hei non vale...." cercò di dire lei mentre le baciò il collo.
" Cosa non vale? " chiese Robin.
" Oh al diavolo...." rispose Regina iniziando a baciarlo con foga.
" Mamma, papà ho trovato un uccellino ferito " esclamò Roland entrando nella stanza.
" Roland tesoro.... " disse Regina spostando Robin da lei con "grazia".
" Roland ti avevo detto di non entr..." disse Katness, entrando anche lei.
" Guarda mamma, la sua ala.... " disse Roland, salendo sul letto e mostrandolo alla madre.
" Oh povero piccolo. Hei sai chi è brava in queste cose? La zia Zelena. Va da lei, noi arriviamo subito. " rispose Regina.
" Va bene. A dopo mamma, a dopo papà." disse Roland, dando un bacio sulla guancia alla madre.
Katness alzò gli occhi al cielo, mentre Regina e Robin cercarono di non ridacchiare all'espressione della figlia.
" La piccola la sta cullando la zia. È di là e..." disse Katness.
Robin iniziò a ridere come un matto, mentre Regina gli tirò una gomitata iniziando anche lei a ridere.
"Quando avrete smaltito tutto l' alcol di ieri sera ne riparleremo. " rispose Katness, cercando di essere seria.
" Arriviamo fra un secondo. " disse Regina, vedendo la figlia uscire.
" Dov'eravamo rimasti? " chiese Robin.
" Non mi ricordo...." rispose Regina, con un sorrisetto.
Robin ridacchiò e prese il suo viso tra le mani per ricominciare a baciarla.
" Mamma, la mamma ha detto che mi porta a...ops scusa...." disse Henry entrando nella stanza.
Robin emise un sospiro scocciato spostandosi da lei.
" Dimmi tesoro " disse Regina sorridendo.
" Emma mi porta alla Jolly Roger. Posso andare? " chiese Henry.
" Si va. " rispose lei, con fare sbrigativo.
" Grazie. A dopo " disse Henry uscendo.
" Dicevi? " chiese Regina.
Robin si protese nuovamente verso di lei.
Il rumore delle nocche sulla porta li interruppe di nuovo.
" Posso entrare? " chiese Snow.
" No! " esclamarono in coro arrabbiati.
Con un gesto della mano, Regina sigillò la porta.
" Neanche un tornado potrà interromperci ora. " affermò lei, protendendosi verso di lui per baciarlo.
Un pianto di una bambina fuori dalla porta, però, fece spostare Regina.
" Regina c'è la piccola che ha fame. " la chiamò Zelena.
" Bentornata quotidianità. Dai andiamo. " disse Regina alzandosi dal letto.
" Che cosa?!?! " esclamò deluso Robin.
" Robin andiamo. " disse Regina, infilandosi la sua vestaglia di seta rossa.
" Altri cinque minuti. " disse riprendendola a baciare.
" Regina! " la chiamò Zelena, mentre la piccola continuava a strillare.
" Su andiamo. " disse lei, staccandosi e aprendo la porta.
" Eccoci qui Eli. La zia perfida se ne è andata. Shhh" disse Regina prendendola in braccio e avvicinandola al suo petto.
" Ah io sarei la perfida? Quando sarò io ad avere dei bambini te li scaricherò tutti quanti, stanne certa. " rispose lei, scoppiando a ridere.
" Hai fame, eh piccolina? " disse Regina sedendosi sulla sua amata sedia a dandolo e avvicinandola al suo petto.
" È meravigliosa. " commentò Regina, mentre osservava insieme a Robin la piccola bere il latte materno.
" Quanto te. " disse Robin, baciandola da dietro.
" Oh Eli, così. Dormi ora, stellina mia. " disse accarezzandole il naso con l'indice, cullandola e facendola addormentare sentendo il battito del suo cuore.
" Il nostro angelo. " commentò Robin baciandola nuovamente.

" Katness è ora della colazione. Scendi da quell'albero. " la chiamò Regina.
" Ma io l'ho già fatta. " rispose lei, continuando a mordere una succosa mela rossa.
" Scendi comunque. " disse lei.
" E va bene. " rispose seccata Katness.
Stava quasi per scendere quando vide una fiammella blu fluttuare nell'aria, inseguita da una figura incappucciata a cavallo.
Katness iniziò a correre verso di lei, uscendo dal castello, sul proprio cavallo.
" Katness! Katness quante volte devo dirtelo di non far aspettar... Katness dove sei?! Robin!  " esclamò Regina.
" Cosa c'è? " chiese lui preoccupato.
" Katness. Era...era qui un secondo fa...è sparita. " rispose Regina.
" Andiamo a controllare in giardino. Sarà sicuramente andata dal suo cavallo. " disse Robin, cercando di tranquillizzarla.
" Mai senza avvisare. " rispose lei.
" Sta tranquilla. Vieni andiamo. " disse Robin, tendendole la mano.

Katness cavalcò verso quella strana figura che inseguiva quella strana fiammella.
Si inoltrò sino ad una collina con cinque pietre disposte circolarmente.
" Tu. Sta fermo. Che diavolo stai facendo? Una qualche magia oscura?! " disse poi puntandogli una freccia contro, tendendo la corda dell'arco.
" Forse nessuno te l'ha detto, ma nessuno parla ad una regina in questo modo. " disse lei, replicando lo stesso gesto di Katness.
" Infatti. E qui la regina sono io. " rispose Katness.
" Forse potremmo smettere di minacciarci a vicenda e presentarci, vostra maestà. " disse la misteriosa donna, abbassando l'arco ed improvvisando un inchino.
Katness fece lo stesso e la ragazza abbassò il cappuccio blu scuro, rivelando l'ammasso sbarazzino di capelli rosso fuoco riccissimi e gli occhi azzurrini come il cielo.
" Io sono Merida, sono la figlia di Re Fergus e della Regina Elinor e sono la futura regina di un regno chiamato Dumbrock. E tu? " disse semplicemente con un sorriso.
" Katness. Katness Hood. La figlia della Regina del regno del Nord e di ser Robin e futura regina di questo regno e del quarto regno di un mondo perduto.  " rispose Katness.
" Oh quindi l' Enchanted Forest adesso è spezzata? Fino a quando mio padre ha vissuto qui da ragazzo era un regno di disperazione e rovina, ma almeno c'era una solo regina..." commentò Merida.
" Oh no, al contrario. Adesso è stato riunito, distribuito....diciamo che la famiglia reale è abbastanza vasta. " rispose Katness.
" Quindi Snow White ha preso il comando? " chiese sedendosi.
" Si. Il regno del nord è governato dai miei genitori e da mia sorella e il regno del sud dagli Charming e da Emma. " le spiegò Katness.
" Oh e dimmi il dettaglio che voglio sapere davvero : la Evil Queen è stata giustiziata? Ha sofferto molto? " chiese Merida, quasi entusiasta.
" No è mia madre. " rispose lei, alzando un sopracciglio alla stesso identico modo di Regina.
" Oh. Mi dispiace io...io non volevo..." cercò di dire Merida.
" Non fa niente. Non è più quella persona da anni ormai. Diciamo che mio fratello Henry ha riunito la famiglia : è il figlio dell Evil Queen e di Emma, poiché Emma l'aveva abbandonato. Ha fatto riappacificare le due per poter riuscire a riunire la famiglia. " le spiegó Katness.
" Wow. " esclamò Merida ancora confusa.
" Che stavi facendo qui? " le chiese Katness.
" Ora ti faccio vedere. " disse Merida, afferrando il fuoco fatuo che aveva catturato e protendendolo verso di sé.

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Questa è Merida

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