Capitolo 18 // Tired

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*Calum

"Cass mi ha detto che il suo diciannovesimo compleanno è venerdì." Disse Luke mentre si lanciava degli M&M in bocca. "Le hai già comprato un regalo?"

Mi misi a sedere dritto, visto che prima ero steso sul pavimento del salotto dei ragazzi. Mi mancava starre con loro ogni secondo del giorno. Una parte di me si sentiva disconnessa, per mancanza di un termine migliore, dalla band visto che vivevo a venti minuti di distanza da loro ed era una noia dover venire qui ogni mattina.

"Non ancora." Risposi, mangiando una caramella al cioccolato. Sapevo che il compleanno di Cassidy si stava avvicinando, ma non sapevo cosa prenderle.

"Forse se sarai fortunato sarà Cassidy a fare un regalo a te." Suggerì Michael, sollevando le sopracciglia e Luke gli diede un pugno leggero sul fianco. Iniziò a cantare la vecchia canzone Birthday Sex che prima mandavano sempre in radio.

Io alzai gli occhi al cielo, cercando di non sembrare a disagio.

"Io lo spero." Disse Luke, sorridendo con le guance più rosate del solito. "E' strano che non abbiamo ancora fatto niente. E' l'attesa più lunga, soprattutto visto che sappiamo di piacerci."

Mi si formò un nodo nello stomaco mentre il mio desiderio di allontanarmi da questa situazione crebbe. Lui non conosceva Cassidy come me e non sapeva del suo comportamento di cautela con i ragazzi o il fatto che aveva una forte morale.

"Non dovreste fare sesso a meno che non vi amate, non solo piacervi." Dissi senza riuscire a trattenermi.

Le risate cessarono subito e tutti gli occhi si voltarono verso di me. "Che diavolo? Calum, stai bene?"

Feci spallucce. "Si. Penso solo che dovreste aspettare di essere entrambi innamorati. E' così che dovrebbe essere."

"Sei un ipocrita." Disse Ashton con una risatina. "Non eri innamorato di Reagan o di Sophie o di Marissa o di-"

"Va bene, va bene." Lo interruppi prima che potesse elencare tutte le ragazze con cui ero stato mentre eravamo in tour. "Solo perché non ascolto il mio stesso consiglio, non vuol dire che non sia vero. Cassidy non è una ragazza qualunque. E' una donna di successo con la sua carriera che non ha bisogno di dormire con qualcuno di famoso per diventare popolare, ha dei sentimenti veri a differenza di quelle ragazze che volevano solo la fama. Non voglio che soffra, okay? Soprattutto perché questo mi metterebbe in una strana situazione."

Luke scosse la testa, incredulo. "Okay, certo. Beh, adesso vado da Cassidy. Giuro che non le farò del male, quindi non ti incazzare, è strano."

"Non dobbiamo andare allo studio per scrivere, oggi?" chiesi, sentendomi deluso dal fatto che mi stava dando buca per stare con la mia migliore amica. Forse era perché mi stavo comportando in modo strano, ma ero così protettivo con lei che non potevo farne a meno.

"Verrò io con te, Cal." Disse Ashton, posando una mano sulla mia spalla mentre Luke se ne andava. "Ho un sacco di cosa in mente. Bree ha detto che non se la sentiva, quindi devo trovare un altro pesce."

Gli rivolsi uno sguardo pietoso. Mi sentivo in colpa per lui e mi chiesi se sapesse che Michael e Bree si erano baciati alla festa. In realtà non sapevo neanche se lo sapesse Michael visto che era abbastanza ubriaco.

*.*.*.*

Quando io e Ashton finimmo la nostra inutile sessione di scrittura, era tardi. Avevo i crampi alle mani per aver scritto sempre e adesso stavano stringendo il volante mentre mi concentravo sulla strada. Non c'era quasi nessuno fuori, lasciandomi solo con il vento di mezzanotte e la radio.

Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora