Capitolo 25 // Bump

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*Cassidy

La mia gola stava diventando secca per tutte le conversazioni di oggi. Ma la cosa non mi infastidiva per niente –ero incredibilmente felice di poter passare la giornata a chiacchierare con i miei genitori- ma adesso mi serviva un po' di calma.

Era stato strano dormire sola la scorsa notte, ma non c'era sensazione migliore dell'essere nel mio letto, che adesso era troppo piccolo per il mio corpo. Era anche strano non avere Max che saltava sul materasso la mattina per svegliarmi o non avere mio fratello, Anthony, nella stanza accanto visto che quest'anno si era finalmente trasferito.

Anthony sarebbe arrivato presto insieme a sua moglie, Elizabeth. Si erano sposati lo scorso anno e avevano avuto il matrimonio più bello che avessi mai visto. Calum aveva avuto un concerto quella sera, quindi fortunatamente non era riuscito a venire perché immaginavo che la serata sarebbe andata diversamente se la damigella d'onore si fosse messa a litigare con il suo nemico. Oh, come erano cambiate le cose.

Parlando di questo, decisi di prendere il telefono e mandare un messaggio a Calum. Il mio pollice sfiorò il suo contatto molte volte prima di decidere di cliccarlo. Dovevo ammettere di essere nervosa a mandargli un messaggio, semplicemente perché non lo facevo da quattro anni. Vivevamo insieme quindi non c'era bisogno di mandarci messaggi quando potevamo parlare ogni giorno. Ma adesso lui era con la sua famiglia e a me mancava.

A: Cal – ciao

A: ricciolidoro – piccola!

A: Cal – puoi venire?

A: ricciolidoro – così appiccicosa

A: Cal – stai zitto mi manchi

A: ricciolidoro – amo quella canzone! Mi conosci così bene!!!

A: Cal – lascia stare

A: ricciolidoro - :(

A: ricciolidoro – sarò lì tra 10 minuti quando avrò finito di fare il cul-o a fifa a mali. ti serve qualcosa?

A: Cal – un frullato per favore? x

A: ricciolidoro – che diva

A: ricciolidoro – mi manchi anche tu comunque

Poi bloccai il telefono, con le guance rosse. Calum mi rendeva così stordita. Non potevo crederci che vi avevamo impiegato così tanto a renderci conto della chimica tra di noi.

Sentì un suono nella cucina, facendomi sollevare lo sguardo. Era mio padre che poggiava una tazza nel lavandino e mi sorrise quando ci guardammo. "E' così bello averti a casa, Cassie."

"E' bello essere qui." Risposi, visto che non potevo capacitarmi di quanto fosse bello stare tra le mura della mia infanzia. Ogni volta che i miei piedi toccavano il pavimento in legno mi travolgeva un senso di nostalgia.

Sfiorai il bancone con le dita, ammirando il granito freddo contro la mia pelle. Anche se me ne stavo seduta qui senza fare nulla, era bello sapere di essere circondata dalla mia famiglia e dai ricordi che aleggiavano nell'aria.

Papà aprì la bocca per parlare, ma venne interrotto dalla porta d'ingresso che si apriva per rivelare mio fratello e sua moglie. "Anthony!" Urlai, alzandomi per abbracciarlo.

Lui ridacchiò mentre inciampava all'indietro quando mi gettai su di lui. mi sorrise e i suoi occhi verdi, identici ai miei, mi guardarono con orgoglio. "La mia sorellina è cresciuta. E' così strano. Mi sei mancata così tanto, Cassie."

Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora