Capitolo 62 // New Year's

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*Cassidy

Un vestito argentato che brillava come una palla da discoteca mi stringeva il corpo, abbracciando ogni singola curva che avevo voluto accentuare. Indossavo un paio di tacchi neri, che probabilmente avrei tolto dopo. Avevo il cellulare sempre in mano visto che stavo ancora aspettando i risultati, ma non avrei permesso che l'ansia mi rovinasse il Capodanno.

Calum stava venendo a prendermi per arrivare insieme a casa di Michael. Anche se sembrava ossessionato dall'idea di passare ogni tempo insieme a me, dopo il nostro appuntamento con Luke non ci eravamo visti molto. Io stavo passando molto tempo insieme alla mia famiglia e al mio nuovo nipotino e Calum stava uscendo con i suoi amici e aveva fatto una gita con i suoi vecchi amici di scuola. Ammettevo che mi era mancato, ma era una buona cosa il fatto che stessimo anche con altre persone.

"Cassie?" Mi chiamò mio padre mentre guardava fuori dalla finestra principale. "Calum è qui!"

Andai verso la porta dove c'era Calum. I suoi occhi si legarono subito ai miei, poi mi osservò il corpo con passione. Calum indossava i suoi soliti skinny jeans e una canotta con i lati larghi che rivelava i suoi addominali. Gli sorrisi e lui ricambiò.

"State attenti questa sera, okay? So che potete bere, ma questo non significa che dovete. Se lo fate, assicuratevi di non bere troppo e chiamatemi se avete bisogno di qualcosa, va bene?" Disse mio padre, facendoci capire quanto ci teneva al nostro benessere.

"Okay, papà. Probabilmente dormiremo da Michael quindi non devi preoccuparti di noi alla guida. Passa un buon Capodanno!" Gli dissi allegramente. Sapevo che io non avrei bevuto questa sera solo nel caso in cui fossi stata davvero incinta, ma dovevo comunque fermarmi a dormire.

Mio padre posò una mano sulla spalla di Calum. "Prenditi cura di mia figlia, okay Cal?"

Calum mi sorrise. "Certo, Mr. Gold. Lo farò sempre."

Sorrisi di nuovo. Le sue parole erano così casuali, eppure io sapevo che c'era tutto un significato più profondo. Il mio cuore voleva scoppiare per tutto l'amore che lui riusciva a farmi sentire.

Seguì Calum fuori da casa mia e andai verso il sedile del passeggero. Non appena lui chiuse la sua portiera, le sue mani trovarono subito il mio viso e mi baciò. "Mi sei mancata così tanto." Mormorò tra i baci.

"Mi sei mancato anche tu." Risposi, rimettendomi dritta sul mio sedile. Calum accese il motore e iniziò a guidare, tenendo una mano sul volante e l'altra intrecciata con la mia.

Con il pollice gli accarezzai la mano, ammirando quanto fosse grande e le vene che si vedevano. Mi meravigliava il fatto che questa mano, che potevo stringere in un modo così innocente, era la stessa che poteva toccare il mio corpo e farmi incendiare la pelle.

"Sei eccitata per questa sera?" Chiese claum, lanciandomi uno sguardo.

Lasciai che la sua mano si posasse sulla mia coscia e lui ghignò. "Si. Non vado ad una festa da un po'. E non vedo l'ora di sentire cosa dirai quando sarai completamente devastato."

"Hey." Si lamentò lui. "Non dico sempre cose imbarazzanti!"

Ridacchiai. "Si, okay." Risposi sarcasticamente. "Dovrei andare a cercare tutti quei messaggi che mi hai mandato da ubriaco quando ci eravamo lasciati?"

Calum si portò di nuovo la mia mano alla bocca, come faceva sempre, e mi diede un bacio. "Piccola, dovresti sentirti onorata. Anche la mia mente incosciente pensa sempre a te."

Sollevai le sopracciglia. Aveva ragione. "Ti amo."

Calum mi guardò con un sorriso luminoso sul viso. "Cass, questo è stato tenero."

Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora