*Calum
Avere un concerto ogni sera era un grande distrazione. Avevo folle che urlavano il mio nome mentre le luci mi illuminavano sul palco, ero circondato dai miei migliori amici mentre suonavamo la musica che avevamo creato. Era una così grane carica d'adrenalina e questo fece anche volare un paio di mesi.
Non avevo risposto a nessuno dei messaggi di Cassidy nelle passate settimane e alla fine aveva smesso di mandarmeli. Mi mancava un po' il suono irritante di una nuova notifica, ma era meglio tenere le distanze. Lei doveva concentrarsi sulla sua carriera, io sulla mia e dovevo anche imparare a stare senza di lei. Eravamo stati pazzi a pensare di poter far funzionare le cose in questo mondo brutale ed era meglio lasciare stare.
Avevo smesso di pensare a lei per un po' perché ero sempre con i ragazzi oppure ad un concerto o ad una festa. Ma qualcuno l'aveva nominata in un'intervista l'altro giorno e qualcun altro aveva un cartellone con scritto il nome della nostra ship al concerto della scorsa sera e in qualche modo tutti i ricordi mi erano tornati in mente.
Mi ricordai di quando aveva inziato ad uscire con Luke e di come non riuscivo neanche a guardarli insieme. Mi ricordai di quando aveva scelto me a lui e quanto mi ero sentito felice. Mi ricordai di come rideva a tutto quello che dicevo e di come mi baciava con tanta passione e di come i suoi occhi verdi si illuminavano quando sorrideva. Mi ricordai di come la stringevo come se fosse il mio mondo intero e di come volevo costantemente toccarla solo per assicurarmi che fosse tutto reale e non solo un sogno. Mi ricordai di quanto era bello essere innamorato e di come lei mi faceva sentire. Era un peccato che tutto fosse andato sprecato.
Non odiavo Cassidy per il suo appuntamento con Troy o per avermi mentito su cosa era successo quella notte. Ammettevo che in parte era colpa mia. Non la odiavo per niente. Avevo solo superato l'idea di litigare e di avere conversazioni a caso senza poterla vedere di persona. Forse ci saremmo rincontrati un giorno e avremmo scoperto che entrambi avevano perso i nostri comportamenti infantili, ma fino a quel giorno non volevo avere altre relazioni.
"Hey." Disse Ashton dalla sua cuccetta nel bus che continuava a muoversi sulla strada, allontanandomi dai miei pensieri. Spostai la tendina per guardarlo. "Ho ricevuto un messaggio vocale da Martin. Ci hanno chiamato per suonare per un concerto di beneficienza il giorno di Natale."
Michael e Luke spalacarono la bocca, facendomi capire che anche loro lo stavano scoprendo adesso. "Quindi non andremo a casa per Natale?" Chiesi, sentendomi incredibilmente deluso.
Ashton scosse la testa. "Immagino di no. Ma è una grande opportunità per noi. Ed è per beneficienza."
"Si, ma di Natale? Non possiamo fare qualche concerto di beneficienza un altro giorno?" Si lamentò Michael. Non era davvero egoista e sapevo che gli importava aiutare li altri che non erano così fortunati come noi. Ma concordavo sul fatto che fosse un peccato che non potevamo tornare a casa per una festa così importante per le nostre famiglie.
"Non lo so. Forse potrebbero trovare qualcun altro. Ma per adesso siamo noi gli artisti di chiusura." Spiegò Ashton, facendomi sospirare.
Per quanto non avrei mai preso questa vita come garantita, a volte faceva davvero schifo. Soprattutto visto che mi sarei per forza scontrato con Cassidy se fossi stato a casa per Natale e adesso questa opportunità era rovinata.
*Cassidy
Ero seduta su una sedia di vimini sul mio balcone, osservando il panorama di Los Angeles. Un'aria fresca mi toccava il viso, solleticandomi la punta del naso.
Ormai l'estate era finita, soprattutto con il sole che tramontava molto prima e le serate stavano iniziando a rinfrescarsi. Non volevo altro che tornare a qualche mese fa, quando vivevo sulla spiaggia con Calum al mio fianco.
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Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANA
Fanfiction"Speriamo che essere coinquilini metterà fine alle discussioni." Questa storia è solo una traduzione, l'originale è di sugarplumluke.