*Cassidy
Cassidy era un'attrice brillante, ma io no. Non potevo comportarmi come se non fossi ancora innamorato di lei. Perché lo ero. Maledizione, lo ero davvero.
Ci eravamo per validi motivi, si e forse era stato un bene per entrambi. Ma vederla seduta sul divano accanto a me, mentre la luce della finestra le illuminava il bellissimo viso, mi fece venire delle domande sulla mia capacità mentale per aver anche solo pensato che lasciarla andare fosse una buona idea.
Ero ancora meravigliato che fosse accanto a me. non sentivo la sua voce o non vedevo il suo viso da mesi e avere Cassidy proprio accanto a me sembrava un sogno. Avevo il bisogno di toccarla, neanche in modo sessuale, ma solo per sentire che il suo corpo non era solo frutto della mia immaginazione.
La mia mano continuava a sfiorare la sua mentre parlavamo con i suoi parenti, che erano curiosi di sapere di più sulle nostre vite "affascinanti". La sua mano non si spostava mai, il che era un buon segno. All'inizio mi aspettavo che spostasse la mia con uno schiaffo. Ero felice che la sua rabbia verso di me stava iniziando a sparire, perché il rossore delle mie guance per il suo semplice tocco non sarebbe sparito presto.
Oh mio Dio. Stavo diventando una checca.
Ma non potevo farne a meno. Sentivo di essermi innamorato un'altra volta. La rivolevo così tanto tra le mie braccia. Volevo che tutto tornasse com'era prima. Sembrava che Cassidy fosse andata avanti o forse stava usando il suo talento nella recitazione per far finta che fosse così. Qualsiasi cosa fosse, ero determinato a riprendermi la mia ragazza.
Allungai un braccio e lo posai dietro di lei sopra la spalliera del divano. Cassidy continuò a parlare con uno dei suoi cugini e non notò neanche il mio tentativo di avvicinarmi a lei.
Feci un respiro profondo prima di posare a testa sulla sua spalla. Questo catturò subito la sua attenzione e mi guardò con preoccupazione. "Sono così stanco." Mi lamentai, guardando il suo viso addolcirsi. Sollevai la testa e mi avvicinai al suo orecchio. "Penso che andrò a casa a riposare. E' stato bello vederti."
Lei si accigliò quando mi alzai. Cassidy mi afferrò il braccio, accendendo quella sensazione di fuoco che avevo per il suo tocco. "Aspetta. Non abbiamo neanche mangiato il dolce."
Continuai a camminare tra le persone che erano nel salotto. Fortunatamente lei mi seguì.
Quando tornammo nella cucina vuota, mi poggiai contro il bancone, facendo spallucce. "Voglio rimanere, ma devo anche prepararmi per questa sera."
Lei si fermò di fronte a me, chiudendo la bocca. Se questi fossero stati i vecchi tempo adesso le avrei afferrato i fianchi e l'avrei stretta a me. Cassidy si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Oh." Rispose, sembrando un po' delusa. "Cosa, uhm, cosa devi fare questa sera?"
"Stiamo andando tutti a casa di Ashton per scambiarci i regali di Natale." Dissi con un sorriso. "Dovresti venire con me. Così potrai rivedere tutti."
Il suo viso si illuminò subito. "Oh mio Dio, sono in Australia anche loro?" Chiese Cassidy, poi rispose da sola alla sua domanda. "Oh, giusto. Mi dimentico sempre che vivono anche loro qui visto che andavamo a scuole diverse. Beh, si, amerei rivedere la band! Mi mancano così tanto."
Era adorabile. "Wow, Cass. sembri più eccitata di vedere loro di quanto lo eri per me." La presi in giro, cercando di far passare la mia gelosia come uno scherzo.
Cassidy si accigliò, mettendo il broncio con quelle labbra che desideravo baciare. "Calum, sai che sono due cose completamente diverse."
Io annuì. Sapevo che la sua relazione con i miei amici era diversa dalla nostra. Ma se avesse saputo che erano stati loro a volere che la lasciassi, anche se la adoravano, ero sicuro che non sarebbe stata tanto felice di vederli di nuovo. Ma non mi sarei lamentato; era comunque un'altra occasione per passare del tempo con lei.
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Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANA
Fanfiction"Speriamo che essere coinquilini metterà fine alle discussioni." Questa storia è solo una traduzione, l'originale è di sugarplumluke.