*Cassidy
"Penso che il tuo telefono stia squillando." Mi disse Bree, indicando la mia camera da letto con la mano con cui stava stringendo un trancio di pizza.
Saltai in piedi, andando verso la mia camera per staccare il telefono dal caricatore. Calum mi stava chiamando ed io esitai prima di rispondere. Volevo davvero ignorarlo e diventare di nuovo indipendente, ma ero curiosa di sapere cosa volesse.
Chiusi la porta con un calcio. Ero sicura che se Bree avesse saputo che ero ancora in contatto con lui mi avrebbe fatto un'altra ramanzina. Ma era tutto così complicato. Volevo parlargli e sentire la sua adorabile voce o quella roca di quando era stanco, ma non volevo affrontare il fatto che ogni volta che parlavamo io finivo più ferita di prima.
Sapevo che era una cattiva idea, ma risposi comunque. "Ciao." Dissi timidamente, sedendomi a gambe incrociate sul letto.
"Non posso crederci!" Urlò subito Calum, spaventandomi. "Perché l'hai fatto, Cass? Perché?"
"Fatto cosa?" Chiesi con irritazione, odiando già la conversazione.
"Mi dirai cosa hai fatto ieri sera?" Chiese Calum con tono accusatore. "Volevi tenermi nascosto il fatto che sei andata ad un appuntamento?"
Borbottai, lanciando la testa sui cuscini. "Cosa? Calum, ti avevo detto che sarei uscita con Troy. Ti prego, non renderlo un grande problema."
"Uscire con Troy è una cosa completamente diversa dal dover vedere voi due che vi baciate e vi coccolate sulla copertina di ogni rivista!" Rispose Calum. Sembrava incredibilmente frustrato e più triste che arrabbiato.
Sentì le guance diventare rosse. Arrossivo sempre per l'imbarazzo o il nervoso e l'idea che foto di una semplice uscita fossero dappertutto adesso mi metteva incredibilmente a disagio. Se fossi stata al posto di Calum sarei stata gelosa se avessi visto foto di lui con un'altra ragazza, si, ma non sarei stata furiosa come lui.
"Calum, mi hai lasciato per poter stare con altre ragazze. Io sono a malapena uscita e tu stai dando di matto." Dissi con voce monotona.
Lui borbottò. "Ma sono stato con una singola ragazza? No. Pensavo che sarei stato tentato, ma non lo sono perché ti amo. Pensavo che tu ti sentissi allo stesso modo, ma ovviamente mi sbagliavo visto che sei stata molto veloce ad andare avanti."
Andare avanti. Dio, volevo sbuffare. Non aveva assolutamente idea di cosa stesse parlando. Ovviamente non ero neanche vicina all'andare avanti visto che gli stavo ancora parlando.
"Calum, che tu abbia tenuto fede o no alle tue intenzioni originali non è un mio problema. Non puoi arrabbiarti con me per essere uscita con la mia co-star quando tu mi hai mollato come se nulla fosse." Risposi, combattendo il bisogno di urlargli contro per il suo comportamento da comandante quando non stavamo neanche più insieme.
Lui sospirò così forte che lo sentì attraverso il telefono. "Cassidy, non comportarti come se tutto questo sia semplice per me. Sai quanto è difficile. Non passa un secondo senza che io ti pensi. Se non mi importasse non ti chiamerei tutto il tempo."
"Mi contatti solo quando ti serve qualcosa. Come quando ti serviva qualcuno che ti rassicurasse o quando ti serviva qualcuno con cui flirtare quando eri ubriaco o quando ti serviva qualcuno che ti mandasse foto perché eri eccitato e apparentemente non potevi guardare un porno come un ragazzo normale." Blaterai, cercando di mostrargli come mi sentivo ad essere usata a suo piacimento.
"Okay, si. Ma non sei felice del fatto che la mia mente non faccia che pensare a te? Anche quando sono completamente distrutto, rifiuto comunque altre ragazze perché voglio solo te. Non ho mai avuto questo tipo di fedeltà verso nessuno prima, Cass." Ammise Calum. "Mi sono sbagliato con la storia della rottura. Ti avevo detto che mi servivano poche settimane per vedere se capace ad avere una relazione. E posso. Quindi ti ho chiamato per chiederti se volevi riprovarci."
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Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANA
Fanfiction"Speriamo che essere coinquilini metterà fine alle discussioni." Questa storia è solo una traduzione, l'originale è di sugarplumluke.