*Calum
"Ho sempre avuto un debole per i bassisti." Disse Leah, arricciandosi una ciocca di capelli marroni tra le dita. Si avvicinò di più a me, abbastanza vicina che le nostre braccia si sfioravano ed io feci un passo indietro.
"Questa è una cosa che non si sente dire spesso." Dissi, facendo un altro sorso del mio drink e sentendo il sapore amaro nella mia gola.
Lei forzò una risatina, avvicinandosi di nuovo a me e dandomi un bacio sulla guancia. "Sei divertente, Calum." Mi sussurrò all'orecchio la ragazza che mi aveva approcciato qualche minuto fa. "Vuoi andare via da qui? E' un po' affollato. Penso che staremo meglio da soli."
Girai la testa per guardarla con un'espressione incredula sul viso. Avevo voglia di ridere alla sua domanda, ma ammiravo il coraggio e l'audacia di chiedermi una cosa del genere. "Leah, è stato bello incontrarti. Ma passo. Non sono interessato."
"A me o alle donne?" Chiese subito, senza neanche perdere un colpo. Sbuffò, allontanandosi dallo sgabello su cui ero seduto con irritazione totale.
Non potei fare a meno di ghignare. Questo succedeva ogni volta che uscivamo. Mi divertivo un sacco quando uscivo con i ragazzi, ma quando delle ragazze disperate venivano da me con la speranza di ottenere un po' di fama, le fermavo subito. Dovevo ancora baciare una singola persona in questo tour, figuriamoci scopare con loro come avevo originariamente pensato.
E tutto per Cassidy. Nessuna di queste ragazze erano belle quanto lei. Nessuna mi intrigava come sapeva fare Cassidy. Non mi facevano ridere come lei. Non facevano aumentare il battito del mio cuore e non mi rendevano così felice da non farmi mai accigliare. E, senza dubbio, nessuna di loro aveva intenzioni sincere. Mentre sapevo che ogni parola di Cassidy era vera
Ashton venne verso di me, i capelli ricci attaccati alla fronte per il sudore. Stringeva una birra in mano e aveva un ghigno sul viso.
"Hey." Mi salutò Ashton mentre si sedeva accanto a me. "Penso di aver fatto uno sbaglio."
"Cosa hai fatto?" Chiesi, guardandolo mentre continuavo a sorseggiare il mio liquore, sperando che mi aiutasse a curare la solitudine.
Lui inghiottì altra birra, prima di lasciare la bottiglia sul tavolo. Si girò direttamente verso di me e mi fissò. "Non avrei dovuto dirti di lasciare Cass."
"Ash, no." Risposi subito, sentendo la rabbia iniziare a crescere di nuovo.
Lui mi posò una mano sulla spalla. "No, ascoltami. Ovviamente sei ancora innamorato di lei visto che hai rifiutato ogni singola ragazza che di solito ti scoperesti dopo una conversazione di due secondi. Vi sentite ancora al telefono tutto il tempo. Tu sei diverso di me. siete entrambi diversi. Avete qualcosa di speciale e mi sbagliavo a pensare che non avresti saputo gestire la cosa. Mi dispiace."
"Ash, sei tu quello ad avere esperienza con questo. Così come Luke e Michael e mi hanno detto la stessa cosa." Risposi. "Ascolta, mi sto divertendo molto a stare con la mia band di nuovo. E' quello che volevate. Va bene."
Lui scosse la testa. "No, non va bene!" Urlò Ashton."Puoi avere una fidanzata e uscire comunque con noi. La chiami comunque tutto il tempo, quindi che differenza fa se state insieme davvero? Giusto? Calum, Cassidy è una ragazza fantastica e fa uscire il meglio di te. Sai che sei più felice quando sei con lei. Quindi smettila di ascoltare quegli stronz-i dei tuoi amici e combatti per quello che vuoi."
Strinsi le labbra tra di loro, digerendo le sue parole. Aveva senso. Sapevo che ultimamente stavo vivendo nella negazione. Non riuscivo a togliermela dalla testa e mi mancava sempre di più ogni volta che il suo bel viso mi spuntava nella mente. sarebbe stato difficile, ma quando era stato facile il nostro amore?
Sospirai, passandomi una mano tra i capelli. "Cosa devo fare?" Mormorai, chiudendo gli occhi mentre nella mente continuavano a correre pensieri.
Ashton sorrise. "Chiami Cassidy e le dici che la ami e che vuoi essere di nuovo il suo ragazzo."
Mi leccai le labbra. "Vorrei che fosse così semplice."
"Lo sarà." Mi assicurò Ashton, alzandosi e facendomi cenno di seguirlo. "Andiamo, chiamiamo un taxi e andiamo via da qui. devi fare una chiamata importante."
"Adesso?" Mi lamentai, sentendomi all'improvviso nervoso, nonostante il fatto che ero sicuro che i sentimenti di lei erano ancora forti come i miei.
Vidi Ashton raggiungere Michael e Luke mentre componeva un numero al telefono. Mi guardò con le sopracciglia aggrottate in confusione. "Non c'è tempo migliore del presente, amico."
Alzai gli occhi al cielo. Aveva sempre queste perle di saggezza come se fosse un filosofo, quando in realtà era estremamente un immaturo che faceva finta di essere maturo.
Luke, che sembrava essere già a conoscenza della conversazione che Ashton aveva avuto con me, mi diede una gomitata. "Se si tratta di chiamare Cassidy, allora non vuoi essere troppo in ritardo." Disse con tono scherzoso con le sopracciglia sollevate.
Non potei fare meno di ridacchiare. "Stai zitto." Dissi, scuotendo la testa, cosa che lo fece solo ridere di più.
Uscimmo fuori dal bar nel tempo freddo dell'Inghilterra. Il cielo era scuro e l'unica fonte di luce veniva dalle fotocamere dei paparazzi. Iniziarono tutti ad urlare quando ci videro e mi dava fastidio il fatto che riuscissero sempre a trovarci così velocemente.
"Calum! Tu e Cassidy Gold avete ufficialmente chiuso adesso?" Mi urlò un uomo.
Ignorai la sua domanda, cercando di non ghignare mentre camminavamo per trovare il taxi. Non avevamo chiuso, stavamo per ricominciare di nuovo.
"Hai lasciato tu Cassidy o ti ha lasciato lei?" Urlò un altro uomo e noi continuammo solo a tenere la testa bassa, cercando di ignorare tutti quelli che ci scattavano foto e che cercavano di estorcerci parole.
"Vi siete lasciati perché stai diventando un alcolizzato?" Chiese qualcuno, cosa che fece subito ridere Michael. almeno erano creativi.
"Che ne dici di Troy Wilde? Il loro appuntamento di ieri sera ti ha infastidito? Hai mai pensato che Cassidy potesse essere più che amica con la sua co-star? Hai visto la foto del loro bacio di ieri sera?"
Mi congelai.
"Cosa?" Urlai, girando la testa di lato.
Qualcuno mi lanciò un giornale. Sulla copertina c'era una foto di Troy e Cassidy accoccolati dentro una sala giochi e una foto dei due che si avvicinavano per baciarsi.
Sentì il cuore cadere in pezzi. Lei sembrava così felice. E non per causa mia. Ma per Troy.
La mia mascella si irrigidì per la furia. Volevo accasciarmi e piangere proprio lì. Eccomi qui, ancora completamente innamorato di lei e pronto a chiederle di tornare insieme mentre lei era già andata avanti, come se questa relazione non significasse assolutamente niente.
Luke mi rivolse uno sguardo pieno di pietà, stringendo un braccio intorno a me. "Andiamo, Calum. Torniamo al bus."
Strappai la rivista in due, gemendo di frustrazione e lanciandola sul marciapiede. Probabilmente ci sarebbe stato un articolo su questo mio comportamento tra pochi giorni, ma non mi importava. Avevo il cuore spezzato.
Luke fece del suo meglio per proteggermi dai giornalisti e alla fine mi arresi e iniziai ad allontanarmi. Loro stavano ancora urlando cose.
"Ho sempre saputo che Cassidy Gold era una puttan-a." Disse uno di loro, ridacchiando.
Il commento mi fece solo infuriare di più. lei era la cosa più lontana da una puttan-a e lo sapevo per certo. Odiavo quando le persone lo usavano con tono denigratorio. Soprattutto quando usavano quella parola con Cassidy.
Mi girai subito, nonostante le braccia di Luke e Michael che mi trattenevano. "Non ti azzardare mai più a chiamarla così!" Sbottai, lanciandogli un'occhiataccia.
Lei poteva anche avermi spezzato il cuore con quel suo appuntamento, ma ero ancora una bestia protettiva quando si trattava della mia ragazza. Anche se non lo era più.
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Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANA
Fanfiction"Speriamo che essere coinquilini metterà fine alle discussioni." Questa storia è solo una traduzione, l'originale è di sugarplumluke.