*Cassidy
In realtà ero davvero grata che Calum fosse venuto con me. Eravamo seduti fuori dalla camera di ospedale di Elizabeth, aspettando che mia madre ci dicesse cosa prendere da mangiare o di andare a cercare il dottore. Elizabeth stava bene, ma visto che c'erano delle complicazioni e il bambino era prematuro, avevano dovuto fare un intervento di emergenza. Ed era stato bello avere la mano di Calum da stringere.
Avevamo parlato per ore. Sorprendentemente non era stato imbarazzante. Sembravano le nostre vecchie conversazioni. Lui mi aveva raccontato del tour e qualche storia divertente ed io gli avevo raccontato del film e di come avevo passato il tempo a fare marachelle con Bree.
Era davvero, davvero, bello parlare di nuovo con lui.
"Quanto ancora pensi che ci vorrà? Sto iniziando a stancarmi." Mi lamentai, posando la testa sulla sua spalla mentre sbadigliavo.
Lui posò un braccio intorno a me e mi strinse a se. Mi mossi per mettermi a mio agio e alla fine posai la testa sulle sua gambe.
Calum ansimò all'improvviso, poi mi spostò delicatamente la testa verso le ginocchia e lontano dal suo inguine. "Okay, meglio." Disse, facendomi ridacchiare.
Lui si mise ad accarezzarmi i capelli, facendomi chiudere gli occhi. Mi massaggiò delicatamente la testa prima di tornare a giocare con i miei capelli. "Ormai è passata la mezzanotte, Cass. Buona vigilia di Natale."
Sorrisi. "Buona vigilia di Natale anche a te, Cal. Peccato che probabilmente sarò qui tutto il tempo."
"Dovresti venire a casa mia. Mia madre ha organizzato una festa con la mia famiglia e i suoi amici. Mi annoierò da morire." Disse Calum.
Io risi. "Parlare di quanto sarà noioso non mi farà venir voglia di venire." Scherzai, cosa che fece risuonare la sua meravigliosa risata tra i corridoi vuoti. "Ma sono sicura che sarà meglio che rimanere bloccata qui. Solo che, uhm, stiamo passando già molto tempo insieme."
Calum fece una pausa. "Beh, si. Dobbiamo recuperare il tempo perso. Voglio dire, siamo amici, giusto? Pensi che uscire di nuovo insieme sia bello, vero?"
Sembrava nervoso e incredibilmente insicuro. Anche io ero un po' cauta. "Certo, Cal. È solo –è strano riabituarcisi dopo non averti visto per così tanto. Cioè è così che dovrebbero comportarsi gli ex? O stiamo facendo qualcosa di sbagliato?"
Mi misi a sedere di nuovo per poterlo guardare. Lui mi guardò con la coda dell'occhio, la mascella serrata e un piccolo sorriso sulle labbra. "Cassie, sai bene che non abbiamo una relazione normale." Disse con una risatina. "Ascolta, sono stato uno stronz-o con te e mi dispiace. Adesso che non stiamo litigando, voglio solo che le cose rimangano così e ricominciare. Eravamo migliori amici prima e possiamo ancora esserlo. Non deve essere strano."
L'essere amici non avrebbe mai funzionato. Non dopo la nostra storia. Riuscivo a malapena a guardarlo negli occhi per pochi secondi senza sentire il bisogno di afferrargli il viso e baciarlo. Volevo che avessimo buoni rapporti perché riaverlo nella mia vita era più importante di una relazione, ma non sapevo quanto ancora potevo far finta che una parte di me non lo amasse ancora.
Deglutì, facendo un respiro profondo prima di chiedere una cosa che mi stava infastidendo. "Ma saremo davvero solo amici?"
Lo sguardo di Calum si spostò sulle sue mani, una sua abitudine nervosa. Si mordicchiò il labbro. "Penso che possiamo farcela." Mormorò Calum, cosa che mi deluse un po'. "A meno che, uhm... hai ancora sentimenti per me?"
Le mie guance iniziarono a diventare rosse. Ovvio che si. Li avrei sempre avuti. Avevamo una connessione speciale e lui era il mio primo amore. Nonostante tutto quello che era successo e quanto miss indipendenza volesse andare avanti, avevo ancora sentimenti per lui.
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Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANA
Fanfiction"Speriamo che essere coinquilini metterà fine alle discussioni." Questa storia è solo una traduzione, l'originale è di sugarplumluke.