Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANA

Capitolo 39 // Puke

*Calum

Potevo a malapena sentire i miei pensieri con la musica che risuonava nella casa in cui eravamo stati invitati. C'era un sacco di alcool, con cui ero subito diventato familiare, nonostante la ridicola età massima per bere in America. Se fossimo stati beccati, ero sicuro che i poliziotti avrebbero capito che dovevamo festeggiare. Avevamo appena vinto un fottuto VMA.

Mi portai la seconda bottiglia alle labbra, inghiottendo il liquido amaro. Io ed i ragazzi stavamo ridendo insieme e chiacchierando con altre persone, mentre Cassidy mi aveva lasciato per andare a ballare con Bree. Potevo vedere la mia ragazza con quel vestito rosso ovunque, non importava dove fosse.

"Io e Luke andiamo a giocare a beer pong." Disse Michael, facendo un cenno verso il tavolo accanto a noi. "Vuoi venire? O hai paura di perdere di nuovo?"

Alzai gli occhi al cielo. "Fottiti, Clifford."

Lui rise, visto che sapeva che stavo scherzando, prima di seguire via Luke. avevo perso contro di loro la volta scorse e, anche se volevo la rivincita, non ero pronto per altro imbarazzo se avessi perso di nuovo.

Una ragazza dai capelli rossicci continuava a guardare nella nostra direzione e notai che stava fissando Ashton. gli diedi una gomitata, indicandola. "Ash, sta sbavando su di te da un po' ormai. Pechè non vai a parlarle?"

"Non voglio." Sbuffò, finendo di bere la sua bottiglia.

"Andiamo." Dissi, posando una mano sulla sua spalla. "E' bella, sembra avere la tua età e probabilmente è una brava ragazza. Non c'è niente di male nel provare a parlarle. Chi sa, forse potresti avere un po' d'azione di nuovo."

Ashton fece scivolare via la mia mano, lanciandomi un'occhiataccia. "Ascolta, è dura per me parlare con altre ragazze quando ho ancora sentimenti per Bree."

Quasi sputai il mio drink.

"Bree?" Ripetei, alzando la voce. "Ashton, è stato mesi fa! Sta con Michael adesso!"

Lui sospirò, borbottando. "Beh, piaceva prima a me! Non è stata una decisione comune quella di smettere di vederci. Lei ha scelto lui invece che me e fa schifo e odio vederli insieme e odio avere ancora sentimenti per lei."

Sollevai le sopracciglia. Non mi aspettavo niente di tutto questo. ci divertivamo sempre quando stavamo in gruppo e non sembrava mai esserci imbarazzo o tensione, anche se eravamo pieni di relazioni correnti ed ex.

Mi mordicchiai il labro mentre pensavo a qualche consiglio da dargli. "Mi dispiace amico, ma è tempo di andare avanti. Loro sono felici insieme. Devi rispettare Michael e la loro relazione."

"Giusto, perché Michael ha totalmente rispettato la nostra quando l'ha baciata alla festa di Troy." Sbottò Ashton, scuotendo la testa.

"L'hai scoperto?" Esclamai e le mani iniziarono a sudarmi per il senso di colpa.

Lui sbuffò. "Si, me l'ha detto Luke. Non sono uno stupido, Cal."

"Sei uno stupido perché lei ti piace ancora." Dissi, senza neanche capire quello che stavo dicendo. "Ascolta, devi andare avanti. Non puoi stare con il broncio così. Ci sono un sacco di altre ragazze, quindi smettila di comportarti da geloso e vai a trovare qualcun altro. Abbiamo appena vinto un cavolo di VMA, dovremmo festeggiare!"

Ashton mi fissò per un po' con gli occhi socchiusi. La sua mascella si irrigidì, in contrasto con il solito Ashton positivo e allegro che conoscevo così bene. "Non vedo l'ora che tu e Cassidy vi lasciate. Allora capirai."

"Non ci lasceremo. La amo." Dissi, sulla difensiva, accigliandomi con rabbia per la piega che aveva preso il discorso.

Ashton rise, una risata così chiassosa e condiscendente che mi fece venire i brividi. "Calum, andremo in tour tra una settimana. Non puoi gestire l'impegno. Non hai mai avuto una ragazza mentre eri in viaggio prima e, te lo dico io, fa schifo. Ti infastidiscono con messaggi e chiamare a cui non puoi neanche rispondere, sarete in zone d'orario differenti per la maggior parte del tempo, non potrai toccarla e dovrai masturbarti o tradirla se ne hai bisogno. Questo ti rovina il divertimento dell'essere in tour e avrai responsabilità e non potrai mai fare una pausa."