*Cassidy
Aprì gli occhi, sentendo il mascara della notte precedente attaccato alle mie occhiaie. Mi sentivo intorpidita, ogni muscolo mi faceva male. Mi ritrovai confusa da quello che mi circondava, ma poi mi ricordai che avevamo tutti dormito da Michael dopo la festa.
Mi resi anche conto che non stavo dormendo su un cuscino morbido. La mia testa era sul sedere di Calum.
Ridacchiai, cercando di alzarmi senza svegliarlo o senza calpestare Luke che era steso per terra. Calum borbottò quando gli diedi una ginocchiata nella spalla. "Scusa." Sussurrai, sperando di non svegliare nessun altro.
Calum mantenne la testa sul bracciolo del divano eppure mi afferrò il polso e mi tirò di nuovo sul divano. Caddi su di lui e Calum, con gli occhi ancora chiusi, mi tirò vicino a se. "Dove stai andando?" Mormorò con la voce più roca del solito.
Gli spostai dei capelli dal viso, ispezionandone ogni dettaglio. Sembrava stanco quanto me –noi cinque eravamo rimasti svegli fino a tardi- e le sue guance erano rosse per aver avuto il viso attaccato al divano in pelle per tutta la notte.
"Stavo per fare una doccia." Dissi, cercando di parlare a passa voce. Potevo ancora sentire Ashton russare e non volevo rovinare il suo sonno. "Puzzo di piedi."
"Sei disgustosa." Si lamentò Calum, aprendo finalmente gli occhi. Borbottò. "È troppo presto. Mi sento una merda. Perché mi hai svegliato?"
Mi accigliai, sentendo il senso di colpa crescere. "Non volevo. Solo che non volevo puzzare."
Calum mi sorrise pigramente. Sollevò le braccia che prima erano intorno alla mia vita e girò la testa di lato per odorarsi l'ascella. Poi arricciò il naso. "Sembra che anche a me serva una doccia."
"L'ho detto prima io." Protestai, mettendo il broncio.
Calum sollevò le sopracciglia. Poi avvicinò di più il viso al mio e spostò le labbra vicino al mio orecchio. "Forse potremmo solo fare una doccia insieme."
Gli diedi uno schiaffo sul petto. "Calum!" Sbuffai. "Siamo a casa di Michael! Tutti i tuoi amici sarebbero al piano di sotto!"
La sua espressione calma non si alterò. Ghignò, facendo spallucce come se non gli importasse di niente. "Quindi?"
"Quindi è scortese e non voglio che qualcuno di loro ci senta." Dissi, cercando di tenere la voce bassa.
Calum ridacchiò, come se trovasse questa situazione normale e divertente. "Piccola, abbiamo fatto sesso quando c'era tutta la mia famiglia al piano di sotto solo poche settimane fa."
"E guarda cosa è successo." Dissi, riferendomi allo spavento della gravidanza.
"Beh, ho portato un preservativo con me. uno che non è scaduto. E tu predi di nuovo la pillola." Calum cercò di convincermi. "Ma non dobbiamo neanche fare sesso. Possiamo solo fare la doccia insieme per non sprecare tempo. Non hai mai fatto una doccia qui prima. Probabilmente ti serve aiuto per capire come funziona, vero, Cass?"
Alzai gli occhi al cielo, cercando di non sorridere. "È solo che non voglio che si schifino."
"A loro non importerà. Oh mio Dio." Disse Calum, piegando la testa indietro e facendo sembrare ancora più tagliente la sua mascella. La mia debolezza. E lui non lo sapeva neanche. "Cass, stanno dormendo adesso. Possiamo solo andare a fare una doccia prima che si sveglino? Possiamo iniziare il nostro 2016 nel modo giusto. E ti prometto che dopo ti preparerò la colazione."
"Va bene, conosci la strada per il mio cuore." Dissi, alzandomi e salendo le scale. Non potevo negare che fare una doccia con Calum sembrava invitante, avevo solo paura che i ragazzi ci facessero sentire in imbarazzo dopo.
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Roommates || Calum Hood TRADUZIONE ITALIANA
Fanfiction"Speriamo che essere coinquilini metterà fine alle discussioni." Questa storia è solo una traduzione, l'originale è di sugarplumluke.