Oggi
Le goccioline di sudore imperlarono la fronte di Alexander mentre tendeva il braccio che impugnava la spada verso Roxen.
La strega aveva tutto il meraviglioso raccolto, che Sara le aveva acconciato con tanta fatica, quasi completamente disfatto, con ciocche che le ricadevano qua e là sul viso. Non avrebbe voluto arrivare a quel punto, ma lui non le aveva dato altra scelta. Sollevò con fatica la spada e la puntò contro il suo alleato.
Si girarono attorno studiandosi: ogni minimo movimento o passo era catalizzato immediatamente dallo sguardo dell'altro, anche se i loro animi pregavano silenziosamente che uno dei due si arrendesse prima che fosse troppo tardi.
La cicatrice che da qualche mese decorava il sopracciglio di Alexander pulsò provocandogli una piccola fitta di dolore, ma il ragazzo cercò di non badarvi e rimase concentrato sulla sua avversaria. Non doveva farsi vedere tentennante altrimenti avrebbe capito che la stava ingannando.
- Certo che Sara ha fatto proprio un ottimo lavoro - le disse con scherno.
Roxen sorrise. Sì, la sua amica aveva fatto proprio uno splendido intreccio sulla sua nuca, e le aveva fatto avere quell'abito così sontuoso da farla sentire per una sera una bellissima donna. Ma non era servito a molto, anzi era stato quasi inutile o non si sarebbe trovata lì in quel momento, con la lama della spada di Alexander alla gola.
- È stata solo una perdita di tempo - il dolore bruciante che provava nel petto le fece uscire quel commento condito da un tono aspro, dando forse troppa importanza a colui che aveva dinanzi.
Alexander la fissò ammirando ancora una volta la fiera figura che era diventata in quei lunghi mesi di lontananza: quando poche ore prima aveva fatto il suo silenzioso ingresso nella Sala del Trono e in mezzo alla folla l'aveva riconosciuta, si era ammutolito per lo stupore, ma aveva dovuto continuare a tener fede alla promessa, così come in quel momento avrebbe cercato di farla arrendere e passare oltre.
- Decisamente sì! - affermò dandole ragione solo per il gusto di irritarla. Spinse ancora di più la spada contro la sua pelle e sperò con tutto se stesso che la sua alleata gettasse la spugna.
Roxen tentò un affondo al fianco del vampiro per fargli capire che faceva assolutamente sul serio. - Allora o resteremo così per sempre, o moriremo entrambi. - Non gli avrebbe permesso di combattere quell'errore, non finché lei sarebbe stata in vita.
- No, se tu ti farai da parte... - Ti prego, Roxy non mi costringere a farti del male, implorò tra sè e sè.
Roxen si morse un labbro soffocando il dolore che quelle parole le avevano provocato - Assolutamente no, sono qui per convincerti a cambiare decisione! - la mano le iniziò a tremare per la presa eccessivamente ferrea attorno all'elsa.
- Piuttosto la morte - asserì fermo Alexander. Non mi lasci altra scelta.
- E sia. -
Due mesi prima
Prima di partire per Camelot, Roxen si assicurò di sostituire l'incantesimo che Lionel aveva lanciato sui compagni di scuola con uno nuovo. Non se la sentì, però, di cancellare il ricordo dell'amico dalle loro menti, quindi fu costretta a dire che lo stregone era morto in un incidente stradale per salvare un'anziana signora da un camion impazzito. Era un eroe e tale doveva essere ricordato da tutti.
La adunca e viscida figura di Selina le si avvicinò per farle mille domande, ma la strega non era affatto intenzionata a darle corda, quindi deviò il suo assedio indicandole il prof. che era era appena entrato, mentre lei sgattaiolò sulla terrazza dell'edificio per prendersi un momento di pausa.

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Prophecy - Sapphire [Completa]
Про вампировSecondo libro della Saga Prophecy. Abbiamo lasciato tutti i membri della squadra in partenza, ognuno con il cuore colmo di dolore per la morte di un caro amico. Le loro vicissitudini non sono però terminate: ostacoli imprevisti, pietre da ritrovare...