46. La pantera e il mostro

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Alexander stava ritornando al ricevimento quando alcune urla lo avevano costretto ad arrestarsi nel bel mezzo del corridoio. Molti ospiti si erano riversati spaventati fuori dalla sala del Trono, diretti all'uscita del Castello.

- Ma che diamine sta succedendo? - si era precipitato in fretta verso la sala, venendo investito da altri vampiri che tentavano di scappare. Altre urla e un ruggito. Un ruggito?

Finalmente era riuscito a rimettere piede nel grande salone e ora si trovava davanti una pantera nera che si agitava e ringhiava al centro della stanza. Accanto a lei un demone dall'aria famigliare cercava di calmarla.

- Milacre? - domandò Alexander incredulo, avvicinandosi.

L'ex druido si voltò verso di lui e, sgomento, gli fece segno di stare immobile dov'era. Sembrava tremendamente preoccupato per la pantera, non per il fatto che potesse attaccare gli ospiti, ma proprio per l'animale. Milacre cercava di tranquillizzare la pantera standole accanto e facendosi annusare, mentre la vena che aveva sul collo gli pulsava velocemente. Alexander lo vide inspirare profondamente e avvicinarsi con mano tremante al manto nero della felina per accarezzarla. Non appena le dita di Milacre sfiorarono la schiena liscia e lucida della pantera, questa scattò in avanti verso di lui atterrandolo.

- Kalì, amore... sono io! Sono il tuo Milacre... -

Alexander sentì il tono addolorato dell'ex druido ed ebbe l'impulso di volerlo aiutare, ma prima che potesse agire si ritrovò circondato da Sara, Samuel, Christian e Demian, che avevano facce impallidite dalla paura. Ben presto di unirono anche l'accompagnatore di Roxen e uno strano uomo dalla barba bianca e occhiali a mezzaluna.

- Che è successo? - sentì domandare Sara ai due sconosciuti.

- Non lo so, un tizio dallo sguardo da pazzo ha trasformato in pantera Kalì, è un complice di Mirijana - spiegò il più giovane dei due, con lo sguardo rivolto verso la pantera. Sembrava fosse in angoscia per Milacre, quindi era probabile che lo conoscesse.

- Mirijana? Io quella la faccio a pezzi! La trucido con le mie stesse mani! So in che modo ricatta Alex... giuro che quando l'avrò nelle mie mani, della sua bella faccia non esisterà più nulla! - sbraitò Sara.

Demian la guardò con gli occhi sgranati, indietreggiando di qualche passo e prima che Alexander potesse chiedere spiegazioni, l'urlo di Milacre fece girare tutti nella sua direzione. Kalì, così aveva capito si chiamasse la pantera, aveva azzannato l'ex druido a una spalla e non accennava ad aprire le fauci per liberarlo. Alexander corse da lui: Roxen aveva rischiato la vita per riportarlo dalla dimensione infernale, non avrebbe permesso che la sua azione venisse vanificata.

Nel momento in cui Alexander si chinò accanto a Milacre la pantera staccò le zanne e fissò il vampiro con occhi accecati dalla rabbia e dalla paura. Alexander afferrò la spada pronto a difendersi, ma Milacre sembrò implorarlo con lo sguardo di non far del male all'animale.

- Ehi, succhiasangue... - gli disse con voce tremante - quella è mia moglie. Ti prego, non farle del male. È così perché è stata trasformata da Patrick. -

Alexander lo vide tremare ma non seppe definire se per la ferita o per il terrore di perdere la sua compagna. E insieme a quel dubbio lo shock di udire il nome del fratello lo fece cadere all'indietro, perdendo l'equilibrio.

- Ditemi che non ha detto Patrick... DITEMELO! - La voce disperata di Sara sembrò ridestare Alexander che indietreggiò cauto per non innervosire la pantera, ma questa balzò in avanti, atterrando a pochi centimetri da lui, che iniziò a sudare freddo.

- Tua moglie? - chiese a Milacre per averne la certezza.

- Sì... sarai contento! Non cercherò più di rubarti Roxen. - Milacre tentò di alleggerire il tono, ma era troppo scosso per poter risultare veritiero.

Prophecy - Sapphire [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora